Miele
Miele
Territorio

Sostenibilità: cresce la filiera del miele in Puglia

E' messo a rischio dall'import sleale dall'estero

A dispetto dei cambiamenti climatici, di siccità ed eventi estremi, oltre all'abbandono dei terreni in alcune aeree causato dalla Xylella, cresce la filiera del miele in Puglia con un aumento a tripla cifra degli alveari del +167% e del numero di aziende apistiche che fanno un balzo del +363%. E' quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del CREA che ha analizzato l'andamento del settore apistico in 10 anni, nell'intervallo temporale dei due Censimenti Istat. Attraverso l'acquisto diretto del miele dagli apicoltori pugliesi si sostiene il presidio del territorio e la presenza di una sentinella importante della qualità dell'ambiente e della biodiversità quale è l'ape. Infatti oltre alla produzione di miele le api svolgono un ruolo fondamentale nell'impollinazione di moltissime piante selvatiche e delle principali colture erbacee ed arboree.

Ma il miele Made in Italy è messo a rischio anche dall'import sleale dall'estero, quando solo nei primi quattro mesi del 2024 le importazioni dall'estero sono aumentate dell'11% secondo l'analisi Coldiretti su dati Istat con prodotto di bassa qualità acquistato a prezzi stracciati per essere poi venduto come nazionale. Il prezzo medio del prodotto importato dai Paesi extra Ue è stato di 2,14 euro al chilo. Una mole di prodotto a prezzi stracciati finita nel mirino di un'indagine della Commissione Ue che ha fatto analizzare una quota di campioni di miele importato, riscontrando che nel 46% dei casi non è conferme alle regole comunitarie, con l'impiego di sciroppi zuccherini per adulterare il prodotto, aumentarne le quantità e abbassarne il prezzo e l'uso di additivi e coloranti per falsificare l'origine botanica. Il numero maggiore in valore assoluto di partite sospette proveniva dalla Cina (66 su 89, pari al 74%), mentre il paese con la percentuale più elevata di campioni di miele sospetti è risultata la Turchia (14 su 15, pari al 93%).

Un dumping insostenibile ai danni di 1070 le aziende apistiche in Puglia che si prendono cura di 32.000 alveari e 13.00 sciami e producono numerose tipologie di miele, dal ricercato alle mandorle agli agrumi, dalle clementine al rosmarino al timo, fino al fiordaliso, sulla, eucalipto, coriandolo, trifoglio e millefiori, con una crescita sensibile della presenza di donne e giovani a condurre le aziende apistiche. Ma a questo scenario si aggiungono i danni causati dal maltempo e della siccità, che penalizzano le fioriture e del caldo anomalo, con le api "ingannate" e spinte ad uscire dagli alveari senza però trovare i fiori. Così i produttori – precisa la Coldiretti – sono costretti ad intervenire con alimentazione zuccherina, per sostenere le famiglie di api, che rischiano perdite consistenti. Ma oltre al clima e al diffondersi dei calabroni alieni predatori delle api (Vespa velutina e Vespa orientalis) – sottolinea Coldiretti – i "pastori delle api" hanno dovuto fare fronte anche all'esplosione dei costi, dai vasetti di vetro alle etichette, dai cartoni al gasolio.

Il miele prodotto sul territorio, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, è riconoscibile attraverso l'etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti. La parola Italia deve essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale (Es. Miele italiano) mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell'unione Europea, l'etichetta deve riportare l'indicazione "miscela di mieli originari della Ue" indicando il nome dei Paesi (ad esempio, se viene da Italia e Ungheria sul barattolo dovrà esserci scritto Italia, Ungheria); se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta "miscela di mieli non originari della Ue" con il nome dei Paesi, mentre se si tratta di un mix va scritto "miscela di mieli originari e non originari della Ue", anche qui con l'indicazione dei nomi dei Paesi.

Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall'estero, spesso di bassa qualità, occorre – consiglia la Coldiretti Puglia – verificare con attenzione l'origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica, è questo il modo migliore per sostenere l'apicoltura italiana, difendere le api e la biodiversità.
  • Coldiretti Puglia
  • Miele
Altri contenuti a tema
Puglia: Fari accesi sulla strategia ‘al ribasso’ dei prezzi dell’olio Puglia: Fari accesi sulla strategia ‘al ribasso’ dei prezzi dell’olio Servono regole più forti per fermare speculazioni
A San Martino ogni mosto diventa vino A San Martino ogni mosto diventa vino In Puglia si stappa il "Novello"
Agricoltura, acqua e  semplificazione amministrativa le priorità per la  Puglia Agricoltura, acqua e semplificazione amministrativa le priorità per la Puglia L'appello dei mille associati di Coldiretti Puglia
In Puglia cresce il welfare verde In Puglia cresce il welfare verde Unisce inclusione, educazione e benessere
La crisi idrica si fa sempre più critica La crisi idrica si fa sempre più critica La denuncia Coldiretti Puglia sulla base dei dati ANBI
Il turismo equestre si integra perfettamente con le vacanze a contatto con la natura Il turismo equestre si integra perfettamente con le vacanze a contatto con la natura Tra sport, passeggiate, fattorie didattiche e pet therapy.
Trasformazione profonda nei comportamenti di consumo degli italiani Trasformazione profonda nei comportamenti di consumo degli italiani E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base del Rapporto Italmercati-Ismea 2025, curata dal Censis
Movimentazioni anomale e sospette di olio proveniente da Paesi extra UE Movimentazioni anomale e sospette di olio proveniente da Paesi extra UE A lanciare l’allarme Coldiretti e UNAPROL
© 2005-2025 CanosaWeb è un portale gestito da 3CPower srl Partita iva 07161380725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
CanosaWeb funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.