
Territorio
Gelate: Sopralluoghi dei tecnici della Regione Puglia in campagna
A marzo hanno messo a rischio i raccolti dopo un lungo periodo di alte temperature
Puglia - mercoledì 30 aprile 2025
15.33
Sopralluoghi in campagna per verificare gli effetti delle gelate, a seguito del crollo a marzo della colonnina di mercurio che in Puglia ha messo a rischio i raccolti dopo un lungo periodo di alte temperature che hanno favorito il risveglio della vegetazione con alberi e piante fiorite sin da gennaio. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alle verifiche dei tecnici della Regione Puglia nelle campagne in provincia di Bari, con i sopralluoghi iniziati a Turi, a seguito delle gelate di marzo 2025 che hanno duramente colpito mandorleti, ciliegeti, frutteti, vigneti in tutta la provincia di Bari e in ampie aree della BAT, di Foggia, Taranto e nel leccese a Gallipoli. Le piante durante il riposo invernale sono in grado di sopportare temperature inferiori allo zero, anche di decine di gradi, ma diventano particolarmente sensibili, una volta risvegliate, in fase di fioritura o dopo aver emesso le nuove foglioline. La discesa della colonnina di mercurio con il gelo brucia fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui raccolti.
Il Fondo Mutualistico Nazionale, istituito con la Legge n. 234 del 30 dicembre 2021, offre una protezione essenziale per gli agricoltori colpiti da eventi catastrofali come alluvioni, gelo, brina o siccità. Questo fondo è parte del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 e offre indennità a favore degli agricoltori partecipanti. L'agricoltura è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – continua la Coldiretti Puglia – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Le piante durante il riposo invernale sono in grado di sopportare temperature inferiori allo zero, anche di decine di gradi, ma diventano particolarmente sensibili, una volta risvegliate, in fase di fioritura o dopo aver emesso le nuove foglioline.
L'abbassamento delle temperature per lungo tempo sotto lo zero – conclude Coldiretti Puglia – provoca danni gravissimi ma lo sbalzo termico ha inevitabilmente un impatto anche sull'aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra di ortaggi e di fiori, soprattutto se si considera il rincaro dei prezzi del gasolio. Siamo di fronte in Puglia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere oltre 6 miliardi di euro in un decennio.
Il Fondo Mutualistico Nazionale, istituito con la Legge n. 234 del 30 dicembre 2021, offre una protezione essenziale per gli agricoltori colpiti da eventi catastrofali come alluvioni, gelo, brina o siccità. Questo fondo è parte del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 e offre indennità a favore degli agricoltori partecipanti. L'agricoltura è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – continua la Coldiretti Puglia – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Le piante durante il riposo invernale sono in grado di sopportare temperature inferiori allo zero, anche di decine di gradi, ma diventano particolarmente sensibili, una volta risvegliate, in fase di fioritura o dopo aver emesso le nuove foglioline.
L'abbassamento delle temperature per lungo tempo sotto lo zero – conclude Coldiretti Puglia – provoca danni gravissimi ma lo sbalzo termico ha inevitabilmente un impatto anche sull'aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra di ortaggi e di fiori, soprattutto se si considera il rincaro dei prezzi del gasolio. Siamo di fronte in Puglia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere oltre 6 miliardi di euro in un decennio.