
Archeologia
Canosa Tardo Antica e Medievale:sul cammino del Principe Marco Boemondo d'Altavilla
Il programma del tour
Canosa - giovedì 29 agosto 2019
23.44
Gli affascinanti misteri del Principe d'Antiochia ed i suoi legami con la città ed in particolare con il Vescovo Sabino, da scoprire partecipando alla passeggiata archeologica che si svolgerà sabato 31 agosto, a Canosa di Puglia (BT). Alle ore 19.00, avrà luogo il tour "Canosa Tardo Antica e Medievale-sul cammino del Principe Marco Boemondo d'Altavilla", organizzato dalla Fondazione Archeologica Canosina Onlus, dall'impresa culturale Tango Renato-servizi per l'archeologia e il turismo e dall'Associazione Amici dell'archeologia, nell'ambito del calendario eventi dell'Estate Canosina 2019, patrocinato dal Comune di Canosa di Puglia. Si partirà, quindi, dall'affascinante Basilica di San Leucio, enorme impianto basilicale ispirato alla Chiesa di Santa Sofia ad Istanbul. Splendidi i suoi mosaici ma ancor di più i maestosi capitelli corinzi figurati originari del precedente tempio etrusco italico del III sec. a.C. Maestranze bizantine ed armene furono importate dall'Oriente ed adoperate per la costruzione di numerose chiese sul territorio, come visibile.
Si proseguirà con la visita al Mausoleo del Principe d'Antiochia, zio di Federico II di Svevia, nel cuore del centro cittadino, sepolcro rivestito di marmo pregiato con il prezioso portale di bronzo forgiato da Ruggiero da Melfi, uno dei più antichi d'Europa. Boemondo desiderò essere sepolto nelle vicinanze della tomba del Santo Sabino ma qual era il loro legame? Li dividevano oltre cinque secoli ma tra di loro c'era una forte rapporto, perché?
Successivamente, si tornerà indietro nel tempo, raggiungendo il Battistero di San Giovanni, il più grande del Sud Italia, edificato dal vescovo Sabino durante il suo longevo operato di cristianizzazione del territorio. L'incessante edificazione di basiliche voluta dal Santo è l'emblema dell'importanza ricoperta dalla diocesi primaziale canosina nel VI sec. d.C. La figura del vescovo è definita dagli studiosa tra le più rilevanti dell'età paleocristiana per via dei rapporti con San Benedetto ed i suoi viaggi in Oriente come ambasciatore del Papa durante il Concilio di Costantinopoli. Verranno descritte le mirabolanti avventure del Santo, i tentati avvelenamenti ed i prodigi da lui realizzati. Il raduno, per la passeggiata archeologica è presso il Parco Archeologico di San Leucio alle ore 18.45, l'itinerario avrà inizio alle ore 19.00. Per info e prenotazioni si rimanda all'utenza telefonica: 3338856300 ed alla pagina Facebook della Fondazione Archeologica Canosina. A fine percorso sarà possibile degustare le tipicità eno-gastronomiche canosine presso i ristoranti aderenti all'iniziativa in atto.
Si proseguirà con la visita al Mausoleo del Principe d'Antiochia, zio di Federico II di Svevia, nel cuore del centro cittadino, sepolcro rivestito di marmo pregiato con il prezioso portale di bronzo forgiato da Ruggiero da Melfi, uno dei più antichi d'Europa. Boemondo desiderò essere sepolto nelle vicinanze della tomba del Santo Sabino ma qual era il loro legame? Li dividevano oltre cinque secoli ma tra di loro c'era una forte rapporto, perché?
Successivamente, si tornerà indietro nel tempo, raggiungendo il Battistero di San Giovanni, il più grande del Sud Italia, edificato dal vescovo Sabino durante il suo longevo operato di cristianizzazione del territorio. L'incessante edificazione di basiliche voluta dal Santo è l'emblema dell'importanza ricoperta dalla diocesi primaziale canosina nel VI sec. d.C. La figura del vescovo è definita dagli studiosa tra le più rilevanti dell'età paleocristiana per via dei rapporti con San Benedetto ed i suoi viaggi in Oriente come ambasciatore del Papa durante il Concilio di Costantinopoli. Verranno descritte le mirabolanti avventure del Santo, i tentati avvelenamenti ed i prodigi da lui realizzati. Il raduno, per la passeggiata archeologica è presso il Parco Archeologico di San Leucio alle ore 18.45, l'itinerario avrà inizio alle ore 19.00. Per info e prenotazioni si rimanda all'utenza telefonica: 3338856300 ed alla pagina Facebook della Fondazione Archeologica Canosina. A fine percorso sarà possibile degustare le tipicità eno-gastronomiche canosine presso i ristoranti aderenti all'iniziativa in atto.