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Applausi per il Coro Accademico dell'Università della Terza Età di Canosa a Mola di Bari
Ha partecipato alla XXIII Edizione del Saggio-Rassegna Cori dell'U.T.E. di Puglia
Puglia - mercoledì 30 aprile 2025
18.54
Il Coro Accademico dell'Università della Terza Età - Sezione "Prof. Ovidio Gallo" di Canosa di Puglia ha partecipato alla XXIII Edizione del Saggio-Rassegna Cori dell'U.T.E. di Puglia che nella serata dello scorso 29 aprile ha avuto luogo presso la Chiesa Sacro Cuore di Mola di Bari. "I valori racchiusi e trasmessi dalle canzoni" è stato il tema della rassegna organizzata dall'UTE di Mola e dal Comune di Mola di Bari, sotto il patrocinio della Regione Puglia, che ha visto l'esibizione canora di 11 cori provenienti da Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Bitonto, Canosa di Puglia, Cassano, Conversano, Modugno, Putignano, Rutigliano, Sannicandro e Terlizzi. La serata, presentata da Patrizio Grisanzio è stata aperta dai saluti di Don Franco Fanizza, della professoressa Fonte Maria Giovanna Fralonardo, Presidente Nazionale di FEDERUNI e dell'UTE di Mola, e dei presidenti dell' UTE Puglia, tra i quali il dottor Sabino Trotta dell'Università della Terza Età di Canosa: "Celebriamo in questa manifestazione dei Cori Accademici la festa della 'Musica' espressa col Canto. La musica rappresenta l'emozione più grande vissuta nella nostra esistenza, - ha esordito così il dottor Sabino Trotta - perchè in qualsiasi età la rende più ricca di valori di cui l'umanità ha tanto bisogno. Essa sveglia quell'emozione che ci eleva a sognare un mondo ricco di amore, di serenità, di pace dell'anima, e ci invita ad una maggiore solidarietà sociale donandoci una gioia che ci fa dimenticare spesso anche sofferenze e solitudine. La 'Musica' espressa da un Coro inoltre, - ha proseguito il presidente Trotta - ci rende anche partecipi di una armonia condivisa da più persone e ci invita a credere in un sogno da vivere da protagonisti nell'esprimere amore per chi ci sta vicino. Le nostre Università tra le tante attività, ricordano culturalmente con la musica i suoi più grandi compositori e maestri, esprimendo i loro sogni dedicati ad una fratellanza che spiritualmente deve unire l'intera umanità. La condivisione culturale del mondo della musica, - ha concluso il presidente dell'UTE Canosa - con queste manifestazioni, ci rende così capaci di trasmettere ancora una volta alla Società intera e alle nostre Comunità Cittadine l'importanza della nostra presenza nel tramandare questi sogni necessari per realizzare un mondo migliore per le future generazioni."
Il Coro Accademico dell'Università della Terza Età di Canosa di Puglia, diretto dal soprano Monica Paciolla, con il M°Vincenzo Dell'Uovo al pianoforte, che ha ricevuto la coppa- staffetta della Regione Puglia, per l'occasione ha proposto: "Imagine" di John Lennon e "Va pensiero" di Giuseppe Verdi. Il primo brano è un'inno alla speranza che invita a immaginare un mondo senza divisioni, dove tutti vivono in pace e amore, mentre, il secondo è incentrato sullo stoicismo e sulla resilienza, in fronte alle avversità della vita, in particolare, un elogio sommesso "al popolo italiano che intendeva battersi per l'unità della propria patria così bella e perduta". Gli applausi hanno gratificato un' altra esperienza significativa per tutti i partecipanti che hanno vissuto momenti intensi e coinvolgenti, in una rassegna condivisa attraverso la passione per la musica, ambasciatrice di pace, fratellanza, inclusione e amicizia, a dimostrazione che "l'età non è un limite, ma un'opportunità" per continuare a formarsi e ad esprimersi anche con il canto, una delle forme più antiche di espressione umana.
Riproduzione@riservata
Il Coro Accademico dell'Università della Terza Età di Canosa di Puglia, diretto dal soprano Monica Paciolla, con il M°Vincenzo Dell'Uovo al pianoforte, che ha ricevuto la coppa- staffetta della Regione Puglia, per l'occasione ha proposto: "Imagine" di John Lennon e "Va pensiero" di Giuseppe Verdi. Il primo brano è un'inno alla speranza che invita a immaginare un mondo senza divisioni, dove tutti vivono in pace e amore, mentre, il secondo è incentrato sullo stoicismo e sulla resilienza, in fronte alle avversità della vita, in particolare, un elogio sommesso "al popolo italiano che intendeva battersi per l'unità della propria patria così bella e perduta". Gli applausi hanno gratificato un' altra esperienza significativa per tutti i partecipanti che hanno vissuto momenti intensi e coinvolgenti, in una rassegna condivisa attraverso la passione per la musica, ambasciatrice di pace, fratellanza, inclusione e amicizia, a dimostrazione che "l'età non è un limite, ma un'opportunità" per continuare a formarsi e ad esprimersi anche con il canto, una delle forme più antiche di espressione umana.
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