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Territorio

Qualità della vita, nella Bat tasso di disagio sociale più basso in Italia

Ma scarsi risultati negli affari e nel sistema scolastico


Strano ma vero, nonostante la crisi, la qualità della vita in Italia è migliorata. Ma non nel Mezzogiorno e nella sesta provincia pugliese. Dove trionfano la disoccupazione e le imprese in difficoltà. La Bat, però, tra le province pugliesi è quella che salva la faccia guadagnandosi un primato e qualche buon piazzamento. E' il risultato di uno studio del Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università "La Sapienza" di Roma per il quotidiano "Italia Oggi". Una classifica che, prendendo come riferimento nove macro categorie (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita), 21 sottodimensioni e 94 indicatori di base, pone al primo posto la provincia di Trento, seguita da Bolzano, Aosta e Cuneo.

Nonostante la recessione economica, salgono a 59 su 110 le province in cui la qualità della vita risulta buona o accettabile. Gruppo, però, di cui non fa parte la Bat: nella classifica finale, la sesta provincia è alla posizione numero 83. Nella graduatoria sul tenore di vita, che prende in esame il numero delle imprese e il tasso di disoccupazione , Barletta-Andria-Trani non se la passa benissimo: è 92esima (prime Bolzano, Belluno e Trento) e risente - come si legge sul quotidiano economico - "di un alto tasso di disoccupazione e degli effetti della crisi che ha portato alla chiusura di numerose imprese del territorio". Maglia nera anche per ciò che concerne i servizi finanziari e scolastici: qui la provincia è ultima in Italia. E non va meglio sul versante della criminalità: la Bat è 93sima, ovvero tra le prime 20 province più pericolose insieme a grandi centri come Milano, Rimini, Roma, Firenze e Bologna.

Ma non sono tutte delusioni. Un primato il territorio del nord barese lo conquista. E lo fa nella classifica sul disagio sociale: la Bat è in testa, sopra Avellino e Caserta. Vuol dire che in questi territori è piu o meno basso il tasso di infortuni sul lavoro, morti per tumore, suicidi, reati a sfondo sessuale, incidenti stradali e disabilità. Possono sorridere i cittadini della Barletta-Andria-Trani anche nella classificazione sulla qualità ambientale: per piste ciclabili, zone a traffico limitato, concentrazione di biossido d'azoto, dispersione nella rete idrica, consumo pro capite di energia elettrica, raccolta differenziata e uso del trasporto pubblico, la sesta provincia pugliese è 13esima. Prime Belluno, Matera e Potenza. Bene anche sul versante popolazione (terza dopo Bolzano e Latina), meno sul sistema salute: la Bat è al numero 51 in una graduatoria dove primeggiano Pisa, Milano e Isernia.

Dall'indagine, emerge un'Italia spaccata in due: al nord si vive meglio, ma non nei grandi centri, al sud si soffre. Ben 51 tra le 110 province dove la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente sono del Mezzogiorno. Per la Bat, invece, un risultato tra luci ed ombre.
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