Calze morti
Calze morti
Eventi e cultura

La calzèt de li murt

La consegna delle calze a Canosa alta

La Commemorazione dei defunti, nella giornata dedicata alla memoria dei deceduti, in alcune zone del sud Italia, tra cui le province di Foggia, di Bari e di Barletta Andria Trani, assume un aspetto gioioso per i bambini tanto da essere stata trasformata nella "Festa dei Morti". Infatti, la notte tra il 1° e il 2 novembre, è l'unica, secondo la credenza popolare, in cui Dio concede ai defunti di far visita ai propri parenti. Le origini di questa festa risalgono all'epoca pre-cristiana, alle ritualità che legano il mondo dei vivi a quello dei morti e che, con uno scambio di doni, simboleggiano il passare delle stagioni e le fasi della natura. Negli ultimi anni, al loro passaggio lasciano i dolciumi nelle calze, mentre in passato c'erano melograno, melacotogna, fichi secchi, carrube, noci e mandorle che sono auguri di prospera vita da parte degli avi ai piccoli e la «calza» stessa, con la sua forma, rappresenta le radici della famiglia, il suolo fertile da cui la vita si sviluppa. Per rinnovare questa tradizione molto sentita a Canosa di Puglia(BT) gli instancabili cittadini Pasquale Patruno e Nunzio Leone hanno organizzato una manifestazione in Piazza Padre Antonio Maria Losito, intitolata "La calzèt de li murt" con la consegna della stessa a tutti i bambini intervenuti. L'evento socio-culturale è stato allietato dalle note musicali di tre artisti canosini doc: Peppino Liberatore, Nunzio Acquaviva e Michele Fioravante, tutti della vecchia guardia "La Uascizze", che accompagnati dalle chitarre, hanno scaldato le mani del pubblico presente, affezionato alle canzoni evergreen della tradizione locale. Tra i tanti aneddoti raccontati anche l'invito a lasciare la tavola apparecchiata, ad accendere i lumini sui davanzali per agevolare l'ingresso dei morti per la visita ai propri cari, a far trovare bicchieri d'acqua per dissetare i defunti dal lungo viaggio, dal regno dei morti a quello dei vivi. Usanze molto particolari dedicate alle anime dei defunti per dare qualcosa in cambio, che li ristori per il lungo viaggio che hanno fatto e che ricordi loro il calore della vita terrena. Storie, tradizioni e riti, socialità e condivisione in una serata sobria nel ricordo dei defunti, con la volontà di non perdere ciò che è stato prezioso nella nostra vita.
Savino Mazzarella
Liberatore, Acquaviva e FioravantePasquale PatrunoConsegna delle calzeLa calzèt de li murt
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