
Storia
Il 23 maggio per non dimenticare mai
Nel ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e degli uomini della scorta
Italia - mercoledì 23 maggio 2018
22.44
Il 23 maggio è ormai una data simbolo nella lotta contro tutte le mafie. Dal 2002, in occasione del decennale della strage di Capaci si svolgono iniziative di educazione alla legalità che hanno il loro momento conclusivo proprio nell'anniversario del 23 maggio. Nel ricordo del sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: due eroi, nella memoria di tutti, due esempi, nel messaggio che la società vuole custodire e trasmettere ai cittadini di domani. Nel XXVI anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio, il Miur e la Fondazione Falcone hanno organizzato la Nave della Legalità che anche quest'anno, è giunta in Sicilia. In questi anni la partecipazione delle scuole è stata resa possibile anche grazie alla stretta collaborazione con le Forze dell'Ordine, gli Enti e le Associazioni che hanno collaborato con il MIUR e la Fondazione Falcone per garantire il massimo coinvolgimento delle scuole. Quest'oggi migliaia di studenti hanno partecipato al momento conclusivo del percorso di educazione alla legalità a Palermo con la cerimonia dall'alto valore educativo e simbolico. Ieri il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha salutato al Porto di Civitavecchia le ragazze e i ragazzi che, accompagnati dai loro insegnanti e dirigenti scolastici, sono saliti a bordo della Nave della Legalità, nell'ambito delle iniziative di #PalermoChiamaItalia per ricordare il 26° anniversario delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, in cui persero la vita i giudici Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti delle loro scorte Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Claudio Traina. Giovani studenti con la voglia di fare qualcosa di buono, pieni di speranza nel futuro.
I ragazzi di oggi devono conoscere le storie di tutti loro, la memoria va alimentata come ha dichiarato il Capo della Polizia Franco Gabrielli: "questi erano poco più che ragazzi, che avevano accettato non di scortare il potente di turno, ma di scortare persone che rischiavano la vita, e la rischiavano ogni giorno in maniera molto concreta. Questi ragazzi non rinunciarono al loro impegno, avevano ben presente che quel lavoro non era un lavoro come tutti i lavori, quell'impegno non era un impegno come tutti gli impegni, e nonostante questo, nonostante fossero ragazzi pieni di vita, con affetti, con gioie, con speranze, quel maledetto, erano lì a servire il Paese e a proteggere le persone che gli erano state affidate". Significativo il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "E' importante la testimonianza che state portando, ricordiamo con riconoscenza Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e con loro Paolo Borsellino. Tra il 23 maggio e il 19 luglio passano poche settimane, una stagione tragica per il nostro paese da non dimenticare per fare motivo continuo di impegno.Falcone e Borsellino erano legati tra loro dall'impegno per la giustizia e dalla modernità di metodi di lavoro, dai valori e dall'amicizia personale: insieme a loro e a Francesca Morvillo ricordiamo i loro angeli custodi, anche io li ricordo uno per uno".- Ha dichiarato il capo dello Stato nominando gli 8 uomini e donne della scorta morti nelle stragi di Capaci e di via d'Amelio. Mattarella ha stretto la mano a Tina Montinaro, vedova di uno degli agenti uccisi. Con Falcone e Borsellino, Mattarella ha ricordato "gli angeli custodi, quei ragazzi che tutelavano anche la nostra libertà, quei giovani hanno tutelato, difeso, garantito la vostra libertà crescita, il vostri futuro, li ricordiamo con riconoscenza e affetto, ringraziando i loro familiari" . Rivolgendosi agli studenti ha concluso : "La solidarietà si deve trasformare in impegno come voi ragazzi state facendo con questa vostra traversata: un impegno di tutti contro le mafie, dell'intera comunità nazionale non solo delle forze dell'ordine e della magistratura. La vostra presenza rappresenta tutti noi: buona traversata ragazzi". Il coraggio non va mai dimenticato, da nessuno.
I ragazzi di oggi devono conoscere le storie di tutti loro, la memoria va alimentata come ha dichiarato il Capo della Polizia Franco Gabrielli: "questi erano poco più che ragazzi, che avevano accettato non di scortare il potente di turno, ma di scortare persone che rischiavano la vita, e la rischiavano ogni giorno in maniera molto concreta. Questi ragazzi non rinunciarono al loro impegno, avevano ben presente che quel lavoro non era un lavoro come tutti i lavori, quell'impegno non era un impegno come tutti gli impegni, e nonostante questo, nonostante fossero ragazzi pieni di vita, con affetti, con gioie, con speranze, quel maledetto, erano lì a servire il Paese e a proteggere le persone che gli erano state affidate". Significativo il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "E' importante la testimonianza che state portando, ricordiamo con riconoscenza Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e con loro Paolo Borsellino. Tra il 23 maggio e il 19 luglio passano poche settimane, una stagione tragica per il nostro paese da non dimenticare per fare motivo continuo di impegno.Falcone e Borsellino erano legati tra loro dall'impegno per la giustizia e dalla modernità di metodi di lavoro, dai valori e dall'amicizia personale: insieme a loro e a Francesca Morvillo ricordiamo i loro angeli custodi, anche io li ricordo uno per uno".- Ha dichiarato il capo dello Stato nominando gli 8 uomini e donne della scorta morti nelle stragi di Capaci e di via d'Amelio. Mattarella ha stretto la mano a Tina Montinaro, vedova di uno degli agenti uccisi. Con Falcone e Borsellino, Mattarella ha ricordato "gli angeli custodi, quei ragazzi che tutelavano anche la nostra libertà, quei giovani hanno tutelato, difeso, garantito la vostra libertà crescita, il vostri futuro, li ricordiamo con riconoscenza e affetto, ringraziando i loro familiari" . Rivolgendosi agli studenti ha concluso : "La solidarietà si deve trasformare in impegno come voi ragazzi state facendo con questa vostra traversata: un impegno di tutti contro le mafie, dell'intera comunità nazionale non solo delle forze dell'ordine e della magistratura. La vostra presenza rappresenta tutti noi: buona traversata ragazzi". Il coraggio non va mai dimenticato, da nessuno.