Il Pensare tra bellezza e verità
I Social in Fabula
Google, Messanger, Whatsapp, Mail e Facebook insieme per la Pasquetta
lunedì 5 aprile 2021
10.04
C'era una volta un pescatore che nel suo mare trovava ogni tipo di pesce. In realtà in quel mare, attraverso la sua grande rete, non tutto ciò che si pescava era effettivamente buono. Infatti vi si potevano trovare cibi molto tossici che facevano molto male alla salute. Ogni giorno milioni e milioni di persone facevano riferimento al pescatore che vi raccoglieva ogni genere di cibo. Questo pescatore, dalla rete immensa, si chiamava Google. È importate sapere che la sua rete prende di tutto dal suo immenso mare, ma non per questo tutto è buono. Oceanica infatti è la cattiveria che vi si può pescare. Bisogna saper scegliere il cibo migliore, quello che non fa ammalare o star male.
Un amico del pescatore Google faceva il 'messaggero'. Veniva chiamato così perché era velocissimo, come solo gli angeli sanno fare, abbattendo le barriere dello spazio e del tempo. Il suo lavoro era eccezionale ma, purtroppo, non tutti gli lasciavano messaggi buoni da consegnare. Non conta dunque la velocità del comunicare né quanto si comunica, ma la qualità dei contenuti. Il messaggero era felice solo quando veniva utilizzato per il bene, egli era per tutti Messanger.
La gente si chiede continuamente il perché delle cose e cosa sta succedendo in giro. Fu così che, un nuovo amico di Messanger e Google, iniziò a dar il suo contributo per il mondo, come il più veloce dei super-eroi, dicendo cosa stesse accadendo per mezzo di vocali, immagini, allegando, da una persona all'altra o per gruppi, tutto ciò che si desiderava far conoscere. Il suo nome era appunto Whatsapp. Chi invece faticava tantissimo, più degli amici molto presenti in giro e molto sociali con tutti era un bravissimo postino. Non era veloce come gli altri suoi compagni, soprattutto quando doveva caricarsi di foto, di testi, di video. Tutto quel peso lo rallentava nelle spedizioni. Nonostante ciò era amatissimo e il suo lavoro lo faceva egregiamente. Non sempre infatti la velocità è sinonimo di qualità. Il postino però era molto ben voluto soprattutto perché riusciva a venire incontro alle necessità di tanti per ogni genere di bisogno. Il nome dell'elettrizzante postino, tale perchè non amava il cartaceo, era Mail.
Tra questi amici ce ne era un altro, il più conosciuto. Amava molto i volti e aveva un grande libro con le foto di tutti, custode di dati e delle identità personali. Per il fatto che era venuto al mondo per custodire il libro dei volti fu chiamato Facebook. Questi amici, tutti molto sociali con la gente, sempre a lavoro con posta, rete, ricerche, informazioni, comunicazioni, erano molto felici per il loro lavoro, perché potevano aiutare tante persone nelle più svariate necessità di lavoro o di svago. Spesso però li si vedeva tristi perché tanti abusavano, in maniera sbagliata, dei loro servigi coinvolgendoli nel male. Fu così che, stanchi e delusi del mondo degli adulti, scrissero ai bambini questa lettera affermando: 'Cari bambini. Tante volte ci sentiamo tristi e delusi. Saremo felici quando imparerete a riconoscere i frutti buoni della rete da quelli cattivi. Staremo meglio quando scrivere con parole di amicizia, affetto e bontà, saprete comunicare con la tenerezza. Ci darete gioia custodendo la bellezza, socializzando nella verità. Ogni volta che, una volta cresciuti, ci userete male e per il male ci sentiremo traditi anche da voi. Ci siamo rivolti già ai grandi, ma non ci hanno ascoltato. Adesso tocca a voi a renderci strumento di bontà. Bambini, siamo nelle vostre mani! Trattateci bene e il vostro mondo sarà sicuramente più luminoso rispetto alle tante giornate buie che molti adulti vi stanno lasciando. Fateci fare bene il nostro lavoro e vi garantiremo un mondo dove saremo tutti più felici e contenti'.
Firmato i vostri amici social Google, Messanger, Whatsapp, Mail e Facebook
In home page l'opera dell'artista guatemalteco, Giovanni Mijangos Chex esposta presso l'Abbazia del Goleto, situata a Sant'Angelo dei Lombardi:
Un amico del pescatore Google faceva il 'messaggero'. Veniva chiamato così perché era velocissimo, come solo gli angeli sanno fare, abbattendo le barriere dello spazio e del tempo. Il suo lavoro era eccezionale ma, purtroppo, non tutti gli lasciavano messaggi buoni da consegnare. Non conta dunque la velocità del comunicare né quanto si comunica, ma la qualità dei contenuti. Il messaggero era felice solo quando veniva utilizzato per il bene, egli era per tutti Messanger.
La gente si chiede continuamente il perché delle cose e cosa sta succedendo in giro. Fu così che, un nuovo amico di Messanger e Google, iniziò a dar il suo contributo per il mondo, come il più veloce dei super-eroi, dicendo cosa stesse accadendo per mezzo di vocali, immagini, allegando, da una persona all'altra o per gruppi, tutto ciò che si desiderava far conoscere. Il suo nome era appunto Whatsapp. Chi invece faticava tantissimo, più degli amici molto presenti in giro e molto sociali con tutti era un bravissimo postino. Non era veloce come gli altri suoi compagni, soprattutto quando doveva caricarsi di foto, di testi, di video. Tutto quel peso lo rallentava nelle spedizioni. Nonostante ciò era amatissimo e il suo lavoro lo faceva egregiamente. Non sempre infatti la velocità è sinonimo di qualità. Il postino però era molto ben voluto soprattutto perché riusciva a venire incontro alle necessità di tanti per ogni genere di bisogno. Il nome dell'elettrizzante postino, tale perchè non amava il cartaceo, era Mail.
Tra questi amici ce ne era un altro, il più conosciuto. Amava molto i volti e aveva un grande libro con le foto di tutti, custode di dati e delle identità personali. Per il fatto che era venuto al mondo per custodire il libro dei volti fu chiamato Facebook. Questi amici, tutti molto sociali con la gente, sempre a lavoro con posta, rete, ricerche, informazioni, comunicazioni, erano molto felici per il loro lavoro, perché potevano aiutare tante persone nelle più svariate necessità di lavoro o di svago. Spesso però li si vedeva tristi perché tanti abusavano, in maniera sbagliata, dei loro servigi coinvolgendoli nel male. Fu così che, stanchi e delusi del mondo degli adulti, scrissero ai bambini questa lettera affermando: 'Cari bambini. Tante volte ci sentiamo tristi e delusi. Saremo felici quando imparerete a riconoscere i frutti buoni della rete da quelli cattivi. Staremo meglio quando scrivere con parole di amicizia, affetto e bontà, saprete comunicare con la tenerezza. Ci darete gioia custodendo la bellezza, socializzando nella verità. Ogni volta che, una volta cresciuti, ci userete male e per il male ci sentiremo traditi anche da voi. Ci siamo rivolti già ai grandi, ma non ci hanno ascoltato. Adesso tocca a voi a renderci strumento di bontà. Bambini, siamo nelle vostre mani! Trattateci bene e il vostro mondo sarà sicuramente più luminoso rispetto alle tante giornate buie che molti adulti vi stanno lasciando. Fateci fare bene il nostro lavoro e vi garantiremo un mondo dove saremo tutti più felici e contenti'.
Firmato i vostri amici social Google, Messanger, Whatsapp, Mail e Facebook
In home page l'opera dell'artista guatemalteco, Giovanni Mijangos Chex esposta presso l'Abbazia del Goleto, situata a Sant'Angelo dei Lombardi: