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Comunicato Stampa

Smartworking e vista: quali sono le accortezze da prendere per non avere problemi

Durante il lockdown lo smartworking ha preso piede anche in Italia

La pandemia e di conseguenza la quarantena hanno fatto si che molte aziende richiedessero ai propri dipendenti di proseguire il loro lavoro con la modalità dello smartworking. All'estero sono molte le aziende che normalmente applicano questa tipologia di lavoro, ovviamente onde è possibile. In Italia, invece, lo smartworking ha preso piede durante il lockdown e sembra essere piaciuto molto e aver dato dei buoni risultati. Nonostante lavorare da casa possa essere molto più comodo oltre che conveniente economicamente ha alcuni lati negativi. I punti negativi dello smartworking sono tutti (o quasi) riconducibili alla salute della vista. Fortunatamente ci sono molte soluzioni utili da poter adoperare per proteggere i propri occhi e ve le indicheremo lungo questo articolo.

Proteggere la vista con la giusta postazione di lavoro

Generalmente chi lavora da casa passa molte ore davanti a pc, tablet e smartphone e non sempre ha una postazione idonea per l'utilizzo di questi device. La nostra casa, a meno che non ci sia una stanza ad uso di studio, non è predisposta al lavoro con il pc come lo sarebbe un ufficio. Però poter ricavare uno spazio al suo interno per poter svolgere il proprio turno non è difficile. Prima di iniziare è fondamentale tener presente alcune indicazioni da mettere poi in pratica. La stanza dove lavorerete deve avere innanzitutto un tavolo e una sedia. Generalmente la sala da pranzo è quella che si presta meglio per questo secondo uso. La sedia deve essere comoda e non provocare dolori alla schiena a fine giornata e il tavolo non deve essere né troppo basso e né troppo alto, rischierete solo di affaticare le braccia e il collo. In più, cosa ancor più importante è l'illuminazione della stanza. Oltre alla luce naturale, che non deve essere diretta sullo schermo né da dietro e né da davanti lo schermo, è necessario installare anche una luce artificiale, non fredda e che non colpisca lo schermo, rischiando di abbagliarvi.

Proteggere la vista con la regola: 20-20-20

Una volta ricavato il vostro ufficio casalingo è il momento di iniziare a lavorare. Generalmente un turno di lavoro dura al massimo 8 ore, ma ci possono essere degli imprevisti che richiedono ore extra di lavoro oppure proseguire la serata davanti al pc per motivi personali quali lo studio o lo svago. Questo non è il massimo però per gli occhi, perché vengono messi sotto sforzo per tante ore. Cercate di usare i dispositivi elettronici soltanto per lo stretto necessario e soprattutto durante le ore di lavoro davanti al pc prendetevi qualche pausa. La regola da seguire per poter riposare gli occhi è chiamata anche la regola del 20-20-20. Ma cosa indicano questi numeri? Ve lo spieghiamo brevemente. Ogni 20 minuti di lavoro davanti al pc è fondamentale alzare lo sguardo dallo schermo e fissare un punto lontano almeno 20 metri da esso per almeno 20 secondi. Questo è utile per rilassare i muscoli dell'occhio e cercare di mettere a fuoco un oggetto lontano, dopo 20 minuti che l'occhio si sforza a leggere e guardare oggetti e scritte molte vicine al viso.

Occhiali per smartworking

Infine, la soluzione più sbrigativa e funzionale è quella di adoperare degli occhiali da smartworking. Questi occhiali non sono altro che i classici occhiali con filtro luce blu che fungono da scudo protettivo per gli occhi. Gli occhiali sono un accessorio comodo da utilizzare e soprattutto molto funzionale. È risaputo come la luce blu provochi molti danni ai nostri occhi e se non curati arrivano a danneggiare anche la vista. Se la sera hai gli occhi stanchi, rossi e irritati oltre che un forte mal di testa e la sera non riesci a prendere sonno è tutta colpa della luce blu che è emanata dagli schermi dei dispositivi elettronici. Gli occhiali con filtro luce blu sono utilissimi per chi passa la maggior parte della giornata davanti a questi device e indossandoli potrà proteggere gli occhi dalle radiazioni e non avere più quei fastidiosi sintomi.
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