Emanuela Loi
Emanuela Loi
Vita di città

Nel ricordo degli eroi vittime della mafia

Saranno intitolate alcune strade di Canosa

Prosegue l'azione della Commissione toponomastica del Comune di Canosa. Alle ore 10,00 di lunedì 29 maggio, infatti, nel mese dedicato alle celebrazioni della Legalità, legate agli omicidi di mafia che insanguinarono il nostro Paese nel 1992, il Comune di Canosa di Puglia(BT) dedicherà alcune strade del quartiere 167 ad alcune vittime della Mafia. "Accanto alle vie già dedicate a Falcone e Borsellino in quel quartiere- afferma l'assessore alla cultura Sabino Facciolongo, presidente della Commissione Toponomastica- abbiamo ritenuto opportuno ricordare alla città il nome di altri eccellenti caduti nella guerra di mafia che ha caratterizzato il nostro Paese nei decenni scorsi, sostituendo nomi di fiori senza alcuna valenza evocativa con quelli di personalità come Boris Giuliano, Pio La Torre, Giuseppe Impastato, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rosario Livatino ed Emanuela Loi: martiri della legalità e del rispetto dei principi costituzionali. La dedicazione alla Loi, poliziotta componente della scorta di Paolo Borsellino, è un valore aggiunto a questa operazione della memoria, dato che dimostra in modo evidente l'apporto delle tante donne cadute in tutte le circostanze per assicurarci quella libertà alla quale siamo talmente abituati oggi da non dare il giusto peso a qualsiasi tentativo di inibirne l'esercizio".

"Un'operazione, forse l'ultima in tal senso da parte di questa Amministrazione, che dimostra la nostra volontà di rendere la città un posto migliore in cui vivere: titolo che si acquisisce anche con la capacità di rendere tangibili i principi di legalità a cui ogni cittadino consapevole dovrebbe ispirarsi- ribadisce il sindaco, Ernesto La Salvia- Leggere nei luoghi in cui viviamo i nomi di chi è morto perché fossimo liberi di dire no all'illegalità di ogni tipo, piccola o grande che sia, è forse l'azione educativa più alta che una Amministrazione pubblica possa esercitare, accanto ovviamente all'esempio concreto di atti amministrativi trasparenti e, seppur a volte impopolari, sempre volti al bene comune. Perché questo sia possibile, è indispensabile usare tutte le leve che il ruolo gravoso ma entusiasmante di amministratore mette a disposizione. Quello della toponomastica è, a nostro parere, uno dei più efficaci. Il clima elettorale che stiamo vivendo rende, inoltre, quanto mai attuale tale proposito. Il voto di scambio è sempre in agguato ed è sempre presente il rischio che la Repubblica, intesa come cosa pubblica, diventi Cosa Nostra da parte di chi non conosce neppure il significato di cura del bene comune. Opponiamoci a questo, anche attraverso i nomi delle nostre strade perché tutto a Canosa parli di legalità, anche le vie! Dimostriamo che la nostra comunità è degna del riconoscimento dato dalla giuria del "Premio Livatino- Saetta-Costa" appena un mese fa a Canosa e al suo Sindaco e che esso non rimanga un altro, seppur prestigioso, titolo della nostra antichissima città, ma una caratterizzazione del suo essere comunità legale!".
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