Giovanni Falcone
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Eventi e cultura

La memoria di tutti. L’Italia, Palermo 30 anni dopo

Le celebrazioni in ricordo dei caduti degli attentati del 1992

A distanza di 30 anni dalle tragiche stragi di Capaci e via D'Amelio a Palermo, la città si è mobilitata per onorare la memoria dei caduti e per promuovere una vitalità civile e culturale contro le mafie, con tantissime iniziative, nei luoghi simbolo della lotta alla criminalità mafiosa, promosse dalla Polizia di Stato in collaborazione con la Fondazione Giovanni falcone e l'Associazione Quarto Savona Quindici. La celebrazione di questo importante appuntamento passerà per vari momenti e iniziative, che toccheranno i maggiori punti di aggregazione della città di Palermo. Dal 18 maggio, giorno di nascita del giudice Giovanni Falcone. presso il foro Umberto I è stato allestito il Cantiere della memoria uno spazio aperto ad eventi culturali e commemorativi. Nella mattinata il ministro dell'interno Luciana Lamorgese, accompagnata dal capo della Polizia Lamberto Giannini, deporrà una corona di alloro alla Stele di Capaci lungo l'autostrada che collega l'aeroporto alla città; nel giardino della memoria poco distante dalla Stele, per tutta la giornata mille studenti delle scuole di Palermo si alterneranno in tantissime attività, organizzate dall'associazione Quarto Savona Quindici, legate all'educazione alla legalità.

Dalle ore 10,00 al Foro Umberto I si terrà l'evento "La memoria di tutti. L'Italia, Palermo 30 anni dopo", che sarà trasmesso in diretta su Rai1. Sul palco alterneranno gli interventi delle più alte cariche dello Stato tra cui: i ministri dell'Interno Luciana Lamorgese, degli Esteri Luigi Di Maio, della Giustizia Marta Cartabia, dell'Istruzione Patrizio Bianchi, dell'Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, del capo della Polizia Lamberto Giannini del comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Teo Luzi e del comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana. Ci saranno anche le testimonianze di alcuni familiari delle vittime di Cosa Nostra. Alle ore 12,00 presso il complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo ci sarà un evento collaterale dove si parlerà delle intuizioni e dei metodi investigativi di Giovanni Falcone; alla tavola rotonda dal tema "La vocazione globale dei pensieri di Giovanni Falcone: la proiezione internazionale della lotta alla mafia" prenderanno la parola i ministri dell'Interno, degli Esteri e della Giustizia, il capo della Polizia ed il procuratore nazionale antimafia ed antiterrorismo Giovanni Melillo.

Nel pomeriggio il capo della Polizia deporrà presso la caserma "Pietro Lungaro" una corona di alloro sulla stele che ricorda i caduti della Polizia di Stato, posta nell'atrio dell'Ufficio scorte, e successivamente visiterà la teca che custodisce i resti della Quarto Savona 15, la vettura di scorta del Giudice Falcone, distrutta nell'attentato. A seguire, a Capaci, il prefetto Giannini assisterà alla presentazione di due istallazioni artistiche di Domenico Boscia e di Gerard Moroder e di due murales realizzati uno dagli studenti dell'Istituto comprensivo "Calderone Torretta" ed uno dell'artista Mirko Cavallotto. Al termine della presentazione, gli atleti del gruppo sportivo delle Fiamme Oro provenienti dal Centro addestramento alpino della Polizia di Moena, srotoleranno dalla collina che sovrasta il luogo della strage una tela con la bandiera nazionale e la scritta #siamotutticapaci. Nel momento esatto dell'attentato alle 17,58 nel Giardino della memoria, presso la stele di Capaci, nell'atrio dell'Ufficio scorte e nei pressi dell'albero di Falcone verrà suonato il silenzio e verranno letti ad alta voce i nomi dei Caduti. Le celebrazioni termineranno alle ore 19,00 nella basilica di San Domenico, in cui è presente la tomba di Giovanni Falcone, dove verrà celebrata una messa di suffragio di tutte le vittime e nella quale sarà esposto il "Branco" di Velasco Vitali. L'opera monumentale - 54 sculture in ferro, corten, resine e bitume, acciaio e oro - rappresentano cani a grandezza naturale, riferimento e metafora poetica dello scontro tra il bene e il male per rendere evidente la speciale condizione storica di riferimento del conflitto tra Stato, comunità e criminalità organizzata.
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