Cannati e Grasso
Cannati e Grasso
Eventi e cultura

L'estate d'arte di Kataos

Dai villaggi vacanze ai siti archeologici

L'estate 2016 targata KATAOS, il nome d'arte della canosina Caterina Cannati che dallo scorso 13 luglio sta partecipando alla mostra di opere pittoriche intitolata 'Arte in Valtur', curata dal critico internazionale Giorgio Grasso ed ospitata dai famosi villaggi vacanze presenti in Italia e all'estero, tra i quali, quello della città bianca di Ostuni. Un progetto interessante e propositivo "per far avvicinare i turisti al mondo dell'arte mettendo a disposizione le sale dei nostri villaggi sparsi in tutta Italia ad artisti prestigiosi che avranno la possibilità di dare ancora maggior risalto alle loro creazioni" come hanno dichiarato i massimi rappresentanti della Valtur Italia ed il tutto sotto l'attenta e scrupolosa supervisione del famoso critico Giorgio Grasso. Positivi i commenti e gli apprezzamenti che giungono da più parti per KATAOS che aggiunge altri tasselli rilevanti alla carriera artistica: "vedo realizzare ogni giorno di più il mio Sogno...e cioè quello di fare arrivare l' arte ovunque e lasciare un pezzetto di me al mondo, oltre se..."

Negli ultimi anni, l'artista canosina ha preso parte, tra le altre, all'esposizione International Contemporary Art, inserita tra gli eventi collaterali che hanno caratterizzato Expo Milano 2015; al "Festival dell'Immagine" a Martina Franca(TA), e alla prima Edizione della Biennale d'Arte Contemporanea sulle Dolomiti. Mostre collettive famose a favore dell'arte e della sua promozione a 360°, in particolare della pittura espressionista perché coglie "il lato più profondo dell'animo umano, non si ferma all'apparenza va oltre. È un particolare tipo di pittura che ha come scopo quello di non fermarsi all'occhio dell'osservatore ma giunge all'interno, dove la visione interagisce con la nostra sensibilità psicologica, suscitando un emozione." come sostiene KATAOS nei suoi discorsi e spesso postati sui social, mezzi potenti di comunicazione ed interazione per realizzare le proprie attività. Non da meno le opere d'arte dedicate al sacro come le icone dipinte su tavola antica, la Madonna della Fonte, l'ultima in ordine di tempo, realizzata su richiesta del Comune di Canosa e poi donata al neo Vescovo della Diocesi di Andria Mons. Luigi Mansi, in occasione del suo primo saluto alla 'Città d'Arte e di Cultura" con la sua storia ultramillenaria. Inoltre, l'immagine di un suo dipinto sacro che ritrae San Sabino è stata utilizzata per la mostra allestita lo scorso 31 luglio negli scavi archeologici di San Pietro per la Rievocazione Storica della Traslazione del Corpo del santo patrono di Canosa di Puglia. La bellezza dell'arte e dell'arte sacra, un binomio sposato alla perfezione da Kataos che non finisce di stupire nei diversi ambiti storici-culturali che la vedono coinvolta da protagonista in tutte le stagioni.
Bartolo Carbone
Icona della Madonna della Fonte di Caterina CannatiSan Sabino di KataosIl critico d'arte Giorgio Grasso"L'Infinito" di KATAOS in Mostra c/o Valtur Isola d'Elba
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