Ventola Francesco
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Politica

Famiglia, unioni civili e adozioni

Le opinioni degli onorevoli D'Ambrosio, Ginefra e Fucci

Famiglia, unioni civili e adozioni, è stato questo il tema di assoluta attualità sul quale si sono confrontati tre autorevoli parlamentari di diversa appartenenza politica, in un incontro organizzato dal consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola. Ad ospitare l'appuntamento è stato "Il Laboratorio di Francesco" di via Giuliani (angolo via Rovetta, nei pressi di piazza Terme), sede dell'Associazione culturale no profit "La buona terra di Francesco", tenutosi lo scorso 11 marzo. Moderati dal Consigliere Regionale Francesco Ventola, la serata è stata incentrata sugli interventi dei deputati Giuseppe D'Ambrosio del Movimento Cinque Stelle, di Benedetto Fucci dei Conservatori e Riformisti e di Dario Ginefra del Partito Democratico. Come è noto, dopo l'ok del Senato, il disegno di legge Cirinnà è passato a Montecitorio. L'obiettivo dichiarato del governo Renzi - è quello della successiva approvazione alla Camera, anche con l'uso della fiducia se dovesse servire, affinché sia legge dello Stato entro il prossimo mese di maggio. Pertanto, il confronto, oltre che attuale, è stato di particolare interesse. Dopo il caso eclatante e le polemiche sull'utero in affitto, le cosiddette mamme surrogate, della vicenda dell'ex governatore pugliese Nichi Vendola, sul tappeto ci sono i tanti argomenti che da sempre mobilitano ampie fasce sociali perché sempre maggiori sono le persone direttamente coinvolte.

In apertura del dibattito, l'on. Ginefra ha richiamato per sommi capi e difeso il testo approvato dal primo ramo del Parlamento, ridimensionato dopo l'eliminazione della parte più controversa, la stepchild adoption, l'adozione del figlio del partner tanto perseguito dalle coppie omosessuali. Accantonare il tema più discusso ha consentito il procedere di un provvedimento da troppo tempo atteso per le risposte alle tante situazioni sociali. Il rappresentante del M5S, l'on. D'Ambrosio ha invece stigmatizzato il comportamento del PD, incapace a suo dire di assumersi le proprie responsabilità nel sostenere il provvedimento così come portato originariamente all'attenzione del Senato. Tanto per scaricare sugli altri le diverse anime e le fratture interne a quel partito. Da qui la decisione del Movimento di abbandonare l'Aula dopo aver lungamente lavorato nelle Commissioni parlamentari. Ha così ribadito il vincolo di mandato che li obbliga ad attenersi alle indicazioni ricevute dai loro sostenitori nella consultazione via web lasciando libertà di coscienza per la parte delle adozioni. Diversa la posizione del rappresentante dei Conservatori e Riformisti, il movimento da poco messo in piedi dal leader pugliese Raffaele Fitto, l'on. Fucci. Piena condivisione sullo spirito di fondo che ha ispirato la proposta Cirinnà: il riconoscimento dei diritti civili per le coppie omosessuali. Netta, invece la contrarietà a quanto previsto per le adozioni a favore di quelle stesse coppie. Piuttosto che parlare di diritto alla genitorialità, bisogna parlare e preoccuparsi dei diritti del nascituro, del diritto a nascere da una mamma e da un papà. In tal senso, il ruolo ed i valori che la Costituzione riconosce alla famiglia, come tradizionalmente intesa, rappresenta un imprescindibile riferimento che va tutelato e sostenuto. Quanto al tema delle adozioni, sono insostenibili le difficoltà che le coppie etero incontrano per adottare i tanti bambini non riconosciuti ospiti in strutture che si vorrebbe vuote.

"""Fuori da ogni steccato preconcetto - ha dichiarato Francesco Ventolasono questi temi che toccano varie sensibilità e che meritano un confronto aperto. Del resto sono decenni che si è tentato di superare i problemi legati ad una visione della società che contempla famiglie classiche, coppie di fatto e coppie omosessuali. Conseguentemente sono tanti i diritti e le situazioni che occorre opportunamente disciplinare affinchè non ci siano discriminazioni di sorta. Attenti, però, a non stravolgere il senso delle cose. E' grande Il rischio che, alla fine, proprio la famiglia, fondamento della nostra società, possa risultarne discriminata""". Il dibattito, pertanto, rimane ancora aperto in attesa del voto alla Camera. Averne parlato confrontando le tesi, è stato sicuramente un modo proficuo per accrescere le consapevolezze di tutti.
Ufficio Stampa - Associazione "La buona terra di Francesco"
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