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Cronaca

Canosa: In aumento le truffe agli anziani

I consigli contro i raggiri

Ma cosa sta succedendo a Canosa di Puglia e dintorni? Si susseguono i post sui social di familiari di anziani che raccontano della truffa subìta dal loro parente."""E' successo questo pomeriggio, verso le ore 15,00 in via Giovanni Falcone, si sono presentati telefonicamente a mia madre che ha 80 anni e vive da sola, fingendosi carabinieri e dicendo di aver arrestato 2 suoi figli e che avevano bisogno di soldi per mettere un avvocato per aiutare. Hanno chiesto di uscire oro, preziosi e ciò che aveva solo per fotografare. Mia mamma presa dalla paura, ha messo fuori quel poco che aveva, di lì a poco sempre sotto 'ordini telefonici' le hanno detto di aprire ed è subito arrivato l'avvocato- complice che con molta calma ha preso tutto e portato via. E' successo nella mia città a Canosa, quindi chiunque ha ,come me, un genitore, un parente da solo, avvisate di stare molto attenti, sono abili manipolatori mentali e riescono, soprattutto, con gli anziani ad ottenere tutto."""

E' uno dei tanti episodi di cronaca accaduti in questi giorni a Canosa di Puglia dove le truffe agli anziani rappresenta un fenomeno che colpisce sempre più frequentemente. Negli ultimi mesi le truffe a danno di persone anziane, soggetti fragili che sono soliti trascorrere molto tempo da soli, stanno assumendo caratteristiche molto diversificate, in quanto avvengono in molteplici contesti e con modalità differenti, che vedono all'opera malviventi in veste di "attori" abili e scaltri. Le statistiche riportano che chi compie truffe agli anziani generalmente si presenta come persona educata, sorridente e ben vestita e accondiscendente.

Le truffe possono essere perpetrate di persona, al telefono o anche per posta, non esclusa quella che viaggia su Internet. Si può essere fermati anche per strada, si può ricevere una visita a casa, in più occasioni, si può essere contattati attraverso diversi sistemi, ma gli atteggiamenti dei malintenzionati sono sempre gli stessi. Apparenze distinte, sorrisi cordiali, massima disponibilità per conquistare prima la simpatia e poi introdursi abilmente nelle case, per appropriarsi di denaro e gioielli.

Della ingenuità i truffatori se ne approfittano anche per strada, ostentando cortesia che consentirà loro di avvicinarsi alle persone anziane per far sparire il portafogli o la pensione, appena usciti dalla banca o dalle poste. E sull'insicurezza gioca anche il "sedicente amico", che non esiterà ad abbracciare affettuosamente sfilando dalla tasca cellulare, denaro e documenti. I truffatori sanno colloquiare quando il contatto è telefonico riuscendo a coinvolgere la persona anziana attraverso offerte all'apparenza assai vantaggiose. Occorre prestare la massima attenzione soprattutto a non aprire agli sconosciuti, ricordando che funzionari del Comune o delle Poste, tecnici del gas o della luce, non si presentano a casa senza preavviso. Agli stessi non compete la riscossione di bollette o controllo dei pagamenti e delle banconote. La visita è sempre preceduta e garantita da una comunicazione in cui ne risulta il motivo.

Nessuna confidenza al telefono, soprattutto quando chiedono urgentemente denaro per un familiare stretto in difficoltà ed inviano subito un incaricato a prelevarlo, magari disposto ad accompagnare al bancomat. "Non consegnare denaro" in nessun caso, meglio rivolgersi ad una persona di fiducia e spiegare l'accaduto. In caso di necessità, reale o presunta, "non esitate a chiamare le forze di polizia" componendo i numeri telefonici 112(CARABINIERI) -113(POLIZIA DI STATO), la chiamata è gratuita, risponderanno gli operatori sempre pronti ad aiutare e fornire utili consigli. Una buona prevenzione può essere utile per fronteggiare tali episodi di microcriminalità, informando la comunità sulle cautele da adottare in simili circostanze, attraverso indicazioni per riconoscere le situazioni più a rischio e smascherare così ogni tipologia di tentativo di truffa.
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