Moser a Canosa
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Eventi e cultura

Bartolo Carbone: inaugurata a Canosa una mostra dedicata al ciclismo

In attesa del passaggio del Giro d’Italia. Riproduzione vietata anche parziale


Fonti storiche fanno risalire il primo passaggio del Giro d'Italia a Canosa di Puglia(BT) al 4 giugno 1947 come riportato ne "La Squilla Ofantina" quindicinale cattolico : """Sono passati i girini per la tappa Bari-Foggia del Giro ciclistico d'Italia. Grande è l'attesa. In Piazza San Sabino ove era il traguardo, i tifosi attendevano con le pompe in mano. La carovana è passata accompagnata da un gran numero di automobili delle ditte allestitrici e dei giornali.
Abbiamo così potuto osservare la bella macchina del Vittorioso. Il dott.Paschella ha lanciato molti numeri del giornale più bello. Il primo a toccare il traguardo è stato il ciclista Corrieri, l'ultimo Maggini tutto bendato . Bartali è passato bello nella sua maglia rosa .Quelli che erano vicini gli hanno applaudito""".


E' il racconto del primo passaggio del Giro d'Italia nel 1947 vinto da Coppi davanti a Bartali e che vide la vittoria dell'undicesima tappa Bari-Foggia del corridore Mario Ricci della Legnano. Dopo 37 anni il Giro d'Italia attraversò nuovamente Canosa nel corso della 7ª tappa Foggia-Marconia di Pisticci svoltasi il 24 maggio 1984 e vinta dallo svizzero Urs Freuler dell'Atala-Campagnolo con Francesco Moser in maglia rosa e dominatore della 67ª Edizione.

Questo passaggio che riecheggia ancora nei ricordi di molti canosini, fu organizzato in extremis grazie all'interessamento della famiglia Iacobone legata da forte amicizia al ciclista trentino che riuscì a convincere l'allora patron della corsa rosa Vincenzo Torriani (1918-1996) a transitare per Canosa.
Pagine di imprese sportive storiche che hanno entusiasmato e continuano a farlo con i tifosi, gli sportivi e gli amanti del ciclismo sempre pronti ai bordi delle strade ad applaudire ed incitare i propri beniamini in gara al Giro d'Italia giunto alla 96esima edizione partita sabato scorso da Napoli.

In attesa della 6ª tappa del giro, di giovedì 9 maggio, con partenza da Mola di Bari (intorno alle ore 13,00) passaggio da Canosa di Puglia previsto alle ore 15,45 circa ed arrivo a Margherita di Savoia (alle ore 17,00 circa), è stata inaugurata a Canosa di Puglia(BT) una mostra dal titolo "La storia del ciclismo" con fotografie e cimeli della Famiglia Iacobone che ha dato molto al ciclismo locale e nazionale nel corso degli anni ed in particolare: Pasquale (1922-2010) il capostipite, tra i primi organizzatori della Coppa San Sabino di ciclismo in onore del santo patrono; al figlio Nicola (classe 1947) ex corridore, giudice di gara, consigliere regionale F.C.I. per dodici anni ed organizzatore delle più importanti corse ciclistiche locali, all'altro figlio Antonio(classe 1950) attualmente residente a Imola, ex corridore con 56 gare vinte in carriera, tra le quali un campionato regionale allievi nel 1967, la 18ª Coppa S. Sabino nel 1969 e la partecipazione al Giro d'Italia per dilettanti oltre ad aver militato nella Compagnia Atleti del Centro Sportivo Esercito della Cecchignola a Roma insieme al campione Francesco Moser; al nipote Pasquale(classe 1973) giudice di gara per un quinquennio.

La canzone "Il bandito e il campione" di Francesco De Gregari reinterpretata da Paco Bucci e dal chitarrista Dino Pignatelli ha fatto da colonna sonora alla cerimonia di apertura che ha visto la presenza del sindaco di Canosa Ernesto La Salvia, dell'assessore allo sport Giovanni Quinto, dell'assessore ai servizi sociali Francesco Minerva, dell'assessore alla cultura Sabino Facciolongo, di Mons.Felice Bacco, di Nicola Iacobone e centinaia di sportivi e appassionati di ciclismo.

Per l'occasione non sono passate inosservate: la maglia rosa di Francesco Moser del 1984, le maglie di campione pugliese allievi su strada del 1967 e dell'Italia B del giro d'Italia dilettanti del 1971 indossate da Antonio Iacobone, le famose maglie della Magniflex e dell'Inoxpran, la prima maglia del G.S.Canusium, la gigantografia di Coppi e Bartali, le foto di Marco Pantani e Michele Bartoli, la bandiera a scacchi sempre tra le mani di Pasquale Iacobone sulla linea di partenza, il gagliardetto autografato del G.S.GIS Gelati-Campagnolo campione d'Italia negli anni 1978/80/81, la borraccia dell'Astana Cycling Team, il cappellino Carrera, i manifesti della 50a Coppa San Sabino Trofeo del Cinquantenario, del Campionato Italiano Categoria Juniores del 1996, dell'arrivo di Moser a Canosa, la pagina de "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 7 febbraio 1983…Sono solo alcuni dei tanti cimeli esposti nell'androne del Palazzo Minerva in Piazza Vittorio Veneto a Canosa per la mostra che sarà aperta fino a giovedì in concomitanza del passaggio della carovana rosa.

La bacheca dei ricordi della Famiglia Iacobone per rievocare un recente passato attraverso documenti di inestimabile valore e per valorizzare con le risorse della memoria il presente proiettato nel futuro del ciclismo, espressione di cultura sportiva e di passione legata alla magia delle gare e dei suoi personaggi interpreti di imprese sportive che hanno regalato emozioni in serie a generazioni di appassionati del pedale e della corsa rosa, una grande festa popolare, qualcosa di più di una semplice competizione sportiva. Il Giro d'Italia è tra le gare più amate e seguite dai tifosi, che anima la passione degli sportivi attratti dalle "fatiche" sui pedali e dalle corse dove forza, velocità, resistenza, destrezza, tecnica esecutiva sono indissolubilmente legati per renderlo armonioso e spettacolare.
Buon giro!

Bartolo Carbone

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