
Amministrazioni ed Enti
Abbandono rifiuti: pizzicati dalle telecamere di videosorveglianza mobile
Inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli
Canosa - lunedì 8 settembre 2025
22.08
Il Comando della Polizia Locale e l'Assessorato all'Ambiente del Comune di Canosa di Puglia hanno reso noto con un video sui social che da gennaio 2025 è attivo il nuovo servizio di videosorveglianza mobile per contrastare l'abbandono dei rifiuti. "Grazie alle telecamere installate a rotazione nei punti critici del territorio, da gennaio ad agosto sono già state elevate 134 sanzioni. L'obiettivo è tutelare l'ambiente e migliorare il decoro urbano. La collaborazione dei cittadini è fondamentale: conferire correttamente i rifiuti significa avere una città più pulita e vivibile per tutti. L'attività di contrasto all'abbandono dei rifiuti proseguirà nei prossimi giorni."
Il Decreto-Legge n. 116, entrato in vigore il 9 agosto 2025, introduce un inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli. La nuova normativa non solo prevede multe fino a 18.000 euro e, nei casi più gravi, l'arresto, ma consente anche l'utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private come prova per colpire i trasgressori, eliminando la necessità della contestazione immediata. Il nuovo quadro normativo distingue tra diversi livelli di gravità: dalla sanzione amministrativa fino a oltre mille euro per i rifiuti minori, all'ammenda penale per i rifiuti non pericolosi, fino all'arresto per abbandono in aree protette o zone di particolare pregio ambientale. Previste anche sanzioni accessorie come la sospensione della patente e, per le violazioni più gravi, la confisca del veicolo, con particolare attenzione ai mezzi aziendali utilizzati per smaltimenti illeciti.
Il Decreto-Legge n. 116, entrato in vigore il 9 agosto 2025, introduce un inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli. La nuova normativa non solo prevede multe fino a 18.000 euro e, nei casi più gravi, l'arresto, ma consente anche l'utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private come prova per colpire i trasgressori, eliminando la necessità della contestazione immediata. Il nuovo quadro normativo distingue tra diversi livelli di gravità: dalla sanzione amministrativa fino a oltre mille euro per i rifiuti minori, all'ammenda penale per i rifiuti non pericolosi, fino all'arresto per abbandono in aree protette o zone di particolare pregio ambientale. Previste anche sanzioni accessorie come la sospensione della patente e, per le violazioni più gravi, la confisca del veicolo, con particolare attenzione ai mezzi aziendali utilizzati per smaltimenti illeciti.