
Ampliamento discarica in contrada Tufarelle: "Chiesto aggiornamento audizione con la Asl. Necessario avere dati aggiornati su impatto sanitario"
La dichiarazione della consigliera del M5S Grazia Di Bari
lunedì 9 giugno 2025
17.23
iReport
"L'audizione oggi dell'Arpa Puglia e del Procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti sulla discarica in contrada Tufarelle ci ha dato la conferma che le preoccupazioni della comunità per la decisione della Provincia Bat di concedere l'autorizzazione alla richiesta di sopralzo di uno degli impianti sono più che fondate. Ricordiamo che in quella zona esiste un concentramento di più impianti nel giro di 500 metri, che hanno compromesso l'intero territorio e continuano a creare pericoli per la salute dei cittadini. Ho chiesto di riaggiornare l'audizione con la presenza anche del Dipartimento di Prevenzione della Asl, dal momento che il procuratore ha parlato di uno studio prodotto nel 2008 Arpa Puglia da cui è stato rilevato uno scostamento della mortalità a Canosa, con particolare riferimento al tumore al fegato. Vogliamo avere dati aggiornati sull'impatto sanitario ed è indispensabile approfondire quanto detto oggi". Lo dichiara la consigliera del M5S Grazia Di Bari a margine dell'audizione da lei richiesta sull'ampliamento della discarica di "Tufarelle", alla presenza del direttore del Dipartimento Ambiente Garofoli, del Sindaco di Canosa, del Direttore di Arpa Puglia, del Procuratore della repubblica di Trani dott. Nitti e dei referenti del Comitato No discarica di Canosa.
"Il procuratore Nitti - continua Di Bari - ha spiegato che con riferimento dall'impianto Cobema, formalmente chiuso da anni, gli accertamenti fatti nel 2020 hanno rilevato che nel fondo c'è una pesante dispersione di percolato a causa del deterioramento del telo che avrebbe dovuto evitare la permeabilità del terreno. Non si può dire che una discarica sia chiusa con capping incompleto e con dispersione di percolato, non emunto neanche quando da Cobema la gestione della discarica è passata a un'altra società. C'è un altro procedimento penale anche per questa seconda fase, con diverse ipotesi di reato, da cui è venuto fuori che la caratterizzazione del sito è del tutto incompleta. Arpa ha chiarito che il parere positivo al sopralzo dato in conferenza dei servizi a settembre 2024 è stato dato con condizioni vincolanti e dirimenti ai fini dell'esercizio, e ora siamo nella fase in cui l'Agenzia sta valutando ottemperanza delle condizioni che via via vengono presentate dalla società. Per Cobema si è invece in attesa della Provincia per procedere a un nuovo monitoraggio dei pozzi spia. La grande assente in commissione continua a essere la Provincia, la cui presenza sarebbe invece fondamentale per capire su quali basi sia stata concessa l'autorizzazione al sopralzo, che è un vero e proprio ampliamento, anche se in verticale. Come si può autorizzare l'ulteriore conferimento di rifiuti? Dobbiamo avere dati certi per poter tutelare i cittadini e di sicuro la battaglia non si ferma. Sappiamo che la Regione non ha competenze per il rilascio del parere, visto che il procedimento è iniziato con la precedente normativa, ma non possiamo far finta di niente e lasciare sole le comunità. Parliamo di un territorio che ha già pagato tanto in termini ambientali e di salute. Siamo dalla parte dei cittadini"
"Il procuratore Nitti - continua Di Bari - ha spiegato che con riferimento dall'impianto Cobema, formalmente chiuso da anni, gli accertamenti fatti nel 2020 hanno rilevato che nel fondo c'è una pesante dispersione di percolato a causa del deterioramento del telo che avrebbe dovuto evitare la permeabilità del terreno. Non si può dire che una discarica sia chiusa con capping incompleto e con dispersione di percolato, non emunto neanche quando da Cobema la gestione della discarica è passata a un'altra società. C'è un altro procedimento penale anche per questa seconda fase, con diverse ipotesi di reato, da cui è venuto fuori che la caratterizzazione del sito è del tutto incompleta. Arpa ha chiarito che il parere positivo al sopralzo dato in conferenza dei servizi a settembre 2024 è stato dato con condizioni vincolanti e dirimenti ai fini dell'esercizio, e ora siamo nella fase in cui l'Agenzia sta valutando ottemperanza delle condizioni che via via vengono presentate dalla società. Per Cobema si è invece in attesa della Provincia per procedere a un nuovo monitoraggio dei pozzi spia. La grande assente in commissione continua a essere la Provincia, la cui presenza sarebbe invece fondamentale per capire su quali basi sia stata concessa l'autorizzazione al sopralzo, che è un vero e proprio ampliamento, anche se in verticale. Come si può autorizzare l'ulteriore conferimento di rifiuti? Dobbiamo avere dati certi per poter tutelare i cittadini e di sicuro la battaglia non si ferma. Sappiamo che la Regione non ha competenze per il rilascio del parere, visto che il procedimento è iniziato con la precedente normativa, ma non possiamo far finta di niente e lasciare sole le comunità. Parliamo di un territorio che ha già pagato tanto in termini ambientali e di salute. Siamo dalla parte dei cittadini"