Un Paese di Poesia
Storje e patorje: serata in vernacolo canosino
Con Clemente Cirillo,Sante Valentino e Antonio Faretina, ospiti della Pro Loco
sabato 17 agosto 2019
15.57
Grande interesse e partecipazione di pubblico agli eventi estivi organizzati dalla Pro Loco Canosa presso le terrazze di Palazzo Iliceto, in via Trieste e Trento n.20 .Il prossimo, si terrà domenica 18 agosto, a partire dalle ore 20,00, con una serata a tema, in vernacolo canosino, intitolata "Storje e patorje" che vedrà la partecipazione :del poeta Sante Valentino, Clemente Cirillo e Antonio Faretina. In più occasioni, il neo presidente della Pro Loco Canosa, Elia Marro ha ribadito che il fine di questi incontri è "quello di mettere in luce le eccellenze della nostra città nei vari ambiti legati a cultura e creatività, sempre tenendo a mente il filo che ci unisce al passato, quello della tradizione".
Di recente, il poeta Sante Valentino, con la poesia in vernacolo "PAJOSE MOJE" ha inaugurato una rubrica su Canosaweb, primo portale cittadino, dal titolo "Un paese di poesia" per rivivere le gioie di un tempo, i ricordi attraverso il dialetto che deve continuare a vivere e resistere ai neologismi e anglicismi ricorrenti nel parlato quotidiano. Sante Valentino, attualmente residente a Roma, dove ha lavorato nella Banca d'Italia, rivestendo ruoli di prestigio, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, diverse sillogi ed alcune pergamene storico-linguistiche dedicate al suo"amato" paese natìo, che continuano a riscuotere consensi di pubblico e di critica a livello nazionale. Clemente Cirillo che di mestiere fa il panettiere, è un artista a tutto tondo e poliedrico con le sue performances a volte suggestive ed altre divertenti, tra le più cliccate sui social, molto comunicative riuscendo ad emozionare il pubblico. Non da meno. la presenza scenica e le interpretazioni di Antonio Faretina, artista per hobby, che in questi anni ha preso parte a rappresentazioni teatrali, letterarie e religiose, alternando ilarità e commozione.
Occasione da non perdere domenica 18 agosto per conoscere da vicino tre cultori del dialetto del calibro di Sante Valentino, Clemente Cirillo e Antonio Faretina che nel corso degli anni si sono fatti apprezzare e stimare per la loro vena poetica inesauribile e l'orgoglio campanilistico, pure espressioni dell'animo popolare tese a valorizzare in ogni circostanza il grande amore per le radici canosine fondate su tradizioni, arte letteraria e storia, patrimonio di valore inestimabile da tramandare e divulgare alle giovani generazioni e a tutti i livelli.
Di recente, il poeta Sante Valentino, con la poesia in vernacolo "PAJOSE MOJE" ha inaugurato una rubrica su Canosaweb, primo portale cittadino, dal titolo "Un paese di poesia" per rivivere le gioie di un tempo, i ricordi attraverso il dialetto che deve continuare a vivere e resistere ai neologismi e anglicismi ricorrenti nel parlato quotidiano. Sante Valentino, attualmente residente a Roma, dove ha lavorato nella Banca d'Italia, rivestendo ruoli di prestigio, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, diverse sillogi ed alcune pergamene storico-linguistiche dedicate al suo"amato" paese natìo, che continuano a riscuotere consensi di pubblico e di critica a livello nazionale. Clemente Cirillo che di mestiere fa il panettiere, è un artista a tutto tondo e poliedrico con le sue performances a volte suggestive ed altre divertenti, tra le più cliccate sui social, molto comunicative riuscendo ad emozionare il pubblico. Non da meno. la presenza scenica e le interpretazioni di Antonio Faretina, artista per hobby, che in questi anni ha preso parte a rappresentazioni teatrali, letterarie e religiose, alternando ilarità e commozione.
Occasione da non perdere domenica 18 agosto per conoscere da vicino tre cultori del dialetto del calibro di Sante Valentino, Clemente Cirillo e Antonio Faretina che nel corso degli anni si sono fatti apprezzare e stimare per la loro vena poetica inesauribile e l'orgoglio campanilistico, pure espressioni dell'animo popolare tese a valorizzare in ogni circostanza il grande amore per le radici canosine fondate su tradizioni, arte letteraria e storia, patrimonio di valore inestimabile da tramandare e divulgare alle giovani generazioni e a tutti i livelli.