Dodonaea viscosa  purpurea
Dodonaea viscosa purpurea
Territorio

Xylella a Canosa: saranno distrutte le piante in centro produttivo

Coldiretti Puglia segnala il via all’eradicazione

Nella giornata di martedì 22 dicembre, saranno eradicate e distrutte le piante Dodonaea viscosa purpurea risultate infette da Xylella fastidiosa nel centro produttivo di Canosa di Puglia nella provincia della BAT, a completamento dell'azione puntuale e tempestiva di sorveglianza e contenimento dell'Osservatorio Fitosanitario regionale, partita proprio da un sistema di analisi e autocontrollo aziendale. A darne notizie è Coldiretti Puglia, che segnala il via all'eradicazione anche di tutte le piante specificate alla Xylella fastidiosa pauca – aggiunge Coldiretti puglia - nel raggio di 50 metri attorno ai lotti di Dodonaea viscosa purpurea. "Sono state sottoposte a controllo oltre 5 mila piante specificate intorno al focolaio dal Servizio Fitosanitario regionale che non ha riscontrato la presenza di Xylella. Siamo fiduciosi che si tratti di un caso isolato che è stato immediatamente circoscritto, con il campionamento e le analisi in tutta l'area buffer e la distruzione delle piante del lotto individuato", dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

L'infezione sulla Dodonaea viscosa è stata immediatamente accertata e circoscritta, con l'attivazione immediata di uno stringente cordone sanitario, grazie al senso di responsabilità del 'centro produttivo' che ha un programma di analisi interne a calendario e il 14 ottobre scorso – spiega Coldiretti Puglia – ha disposto il campionamento e le relative analisi sul lotto delle piante 'specie ospite', riuscendo ad intervenire tempestivamente, attivando tutte le misure prescritte dal regolamento comunitario in caso di ritrovamento di fitopatie. La Dodonaea è un genere di circa 70 specie di piante da fiore spesso note come cespugli di luppolo, nella famiglia dei mirtilli, Sapindaceae. Ha una distribuzione cosmopolita nelle regioni tropicali, subtropicali e temperate calde dell'Africa, delle Americhe, dell'Asia meridionale e dell'Australasia. Sotto accusa il sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari da altri continenti, favorito dall'intensificarsi degli scambi commerciali, attraverso i quali arrivano in Puglia, dove trovano un habitat favorevole a causa dei cambiamenti climatici, aggiunge Coldiretti Puglia.

"Uno scenario 'senza difesa', soprattutto nell'attuale contesto pugliese dove è determinante l'attività di contenimento della malattia, è inimmaginabile. Lotta al vettore anche finanziata, monitoraggi e campionamenti sono attività cruciali – incalza il presidente Muraglia - considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l'individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L'efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non va messo in alcun modo in discussione, anzi il sistema dei monitoraggi e campionamenti va potenziato, perché la lotta all'insetto vettore è stata trascurata e monitoraggi e campionamenti degli ulivi ancora oggi si basano principalmente su analisi visiva di piante troppo spesso asintomatiche", conclude il presidente Muraglia.

La vastità del problema, la rilevanza economica della coltura per l'intero territorio regionale e le prescrizioni della normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena – aggiunge Coldiretti Puglia - impongono scelte e provvedimenti urgenti, anche in considerazione della diffusione della malattia che, dopo aver causato il disseccamento degli ulivi leccesi ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando sino alla provincia di Bari, con effetti disastrosi sull'ambiente, sull'economia e sull'occupazione. La Xylella è certamente la peggior fitopatia che l'Italia potesse conoscere – conclude Coldiretti Puglia – che ha già colpito il 40% della regione, con un danno al patrimonio olivetato che ha superato 1,6 miliardi di euro.
  • Coldiretti Puglia
  • Xylella
Altri contenuti a tema
Trasformazione profonda nei comportamenti di consumo degli italiani Trasformazione profonda nei comportamenti di consumo degli italiani E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base del Rapporto Italmercati-Ismea 2025, curata dal Censis
Movimentazioni anomale e sospette di olio proveniente da Paesi extra UE Movimentazioni anomale e sospette di olio proveniente da Paesi extra UE A lanciare l’allarme Coldiretti e UNAPROL
Rischio insonnia per il ritorno dell'ora solare Rischio insonnia per il ritorno dell'ora solare Coldiretti Puglia ha redatto menù “jet lag da cuscino”.
Orecchiette  fatte in casa, un ritorno in cucina per passione Orecchiette fatte in casa, un ritorno in cucina per passione Celebrato il World Pasta Day
Gli effetti benefici  della dieta mediterranea Gli effetti benefici della dieta mediterranea E’ emerso nel corso del confronto organizzato dalla LILT di Bari sulla promozione della salute
Severità idrica al livello massimo per il servizio potabile in Puglia Severità idrica al livello massimo per il servizio potabile in Puglia Coldiretti Puglia:"Serve un intervento strutturale immediato: occorre completare e ammodernare le infrastrutture irrigue"
Puglia: In attivo il saldo delle imprese agricole Puglia: In attivo il saldo delle imprese agricole È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia
Furti di olive nelle campagne Furti di olive nelle campagne Si riaccende il fenomeno con la campagna olivicola e olearia in Puglia
© 2005-2025 CanosaWeb è un portale gestito da 3CPower srl Partita iva 07161380725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
CanosaWeb funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.