Montaruli Savino
Montaruli Savino
Vita di città

Canosa al voto:"La vera sfida? Portare alle urne gli astenuti"

L'intervento di Savino Montaruli

A Canosa di Puglia(BT) si avvicina il giorno del ballottaggio e la città dell'archeologia avrà il suo nuovo Sindaco. Un nuovo Sindaco o un Sindaco nuovo? Questo potranno deciderlo solo gli elettori canosini e potranno deciderlo addirittura coloro che al primo turno non ci hanno creduto ed hanno disertato le urne. A Canosa di Puglia c'è un recupero da fare e quel recupero si chiama 38% cioè la percentuale che non ha ritenuto di essere stata "convinta" ma che ora, alla luce dei risultati usciti dalle urne al primo turno, potrebbe addirittura fare la differenza e risultare persino decisiva. Quel 38% di elettorato va riconquistato, va convinto, va corteggiato, va stimolato. Non so, in questi giorni trascorsi da domenica 11 giugno, quali siano state, nel dibattito politico canosino, le azioni finalizzate a "riconquistare" l'elettorato astenuto, deluso e ormai lontano addirittura anche da coloro che dovrebbero rappresentare il ruolo di "mediatori sociali", rappresentati dai candidati del Movimento che comunque è riuscito ad arrivare al ballottaggio; cosa per nulla scontata né forse neppure preventivata. Sta di fatto che chi ha disertato le urne perché non credeva che fosse possibile un risultato diverso da quello "preventivato" oggi potrebbe ripensarci e addirittura consentire una netta, decisa, ed inequivocabile vittoria di uno o dell'altro candidato alla carica di primo cittadino.

A Canosa di Puglia, quindi, ora non ci sono più alibi, per nessuno. Quelli del Movimento non potranno più dire "avete scelto gli altri, cosa volete da noi?". Non possono dirlo perché la "fetta" da conquistare è quella che non ha votato gli altri, astenendosi dal voto, così come dall'altra parte la riconquista del 38% perduto significherebbe l'affermazione della Democrazia e anche il risultato di un consenso che vada al di la, ben al di la del 45,68% calcolato però sulla percentuale del 61,89%, quanti sono stati i votanti, quindi un risultato che ne uscirebbe di gran lunga ridimensionato e di limitato valore. A Canosa di Puglia la politica, al di la degli schieramenti, non ha più alibi. A Canosa non si elegge solamente il nuovo Sindaco della città ma anche un rappresentante del territorio: nell'Ente Provincia, nel Gal, nelle Agenzie Territoriali, nel Patto Territoriale Nord Barese Ofantino, o quel che resta di quel giocattolo di latta e nei prossimi, imminenti equilibri politici e di forze per portare direttamente a Roma i "nuovi" rappresentanti del territorio a sedere sulle comode poltrone dei nominati, in Parlamento.

A Canosa di Puglia la partita è molto più importante di quella che appare ed è per questo che quel 38% non può continuare ad astenersi con il rischio che l'enorme percentuale di astenuti possa addirittura aumentare ancora al secondo turno di ballottaggio. Se ciò dovesse malauguratamente accadere sarà la sconfitta definitiva della partecipazione; il preoccupante aumento di un già gravissimo scollamento sociale ma soprattutto il grande regalo di fare proprio il gioco di chi la democrazia la vorrebbe proprio così, dimezzata e frantumata, fatta a pezzi per consentire ai pochi di continuare a ballare da soli nel deserto. Cambiare? Si, è possibile ma bisogna essere capaci, molto capaci.
Savino Montaruli
- Presidente UNIBAT
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