
Territorio
Presepe 2025: Integrazione e sicurezza nei luoghi di lavoro
La statuina realizzata dal Maestro artigiano leccese Claudio Riso
Puglia - lunedì 8 dicembre 2025
11.49
All'Immacolata si fa il Presepe arricchito dalla statuina 2025, realizzata anche quest'anno dal Maestro artigiano leccese Claudio Riso, che racconta il lavoro nei settori dell'agricoltura e delle costruzioni, con l'obiettivo di dare voce ai temi dell'integrazione e dell'inclusione attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro. La statuina sarà distribuita in Puglia a tutti i vescovi da Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola, con l'iniziativa che punta ad aggiungere al presepe figure che parlino del presente e che guardino al futuro. Il presepe è una delle tradizioni che portano speranza e serenità anche nei momenti difficili, è la buona novella che diventa quotidianità e che richiama la rinascita, il mettersi in cammino, la vicinanza alle persone e ai territori, l'inclusione, la famiglia. Con la forza delle energie raccolte sotto l'egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, con il patrocinio della Fondazione Fratelli tutti e di Avvenire, intendono offrire un contributo per diffondere l'attualità e la potenza di questa narrazione gentile. Il presepe racconta la nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi descrive anche la vita quotidiana. Accanto al Bambinello troviamo artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e animali di ogni tipo, dal bue e l'asinello alle pecore, alle caprette, fino a oche, galline, cani e gatti, a rappresentare la ricchezza del Creato che parte dalla terra. Per rendere sempre attuale questo messaggio vengono aggiunte ogni anno nuove figure e nuovi mestieri. Nel 2020 la statuina era dedicata alla solidarietà ai tempi del Covid, nel 2021 all'innovazione digitale, nel 2022 alla sostenibilità e al rispetto dell'ambiente, nel 2023 alla formazione e all'apprendistato, nel 2024 alla qualità del cibo made in Italy.
La grande ricchezza delle fonti narrative, evangeliche e popolari, ha permesso sin dal XIV secolo di differenziare in Puglia la rappresentazione della Natività da quella del presepe che si è diffusa a partire dall'Ottocento, quando nelle famiglie si costruivano miniature della scena natalizia con materiali naturali e artigianali. Da qui si è sviluppata l'arte presepiale, raggiungendo un notevole livello artigianale grazie alla cartapesta di Lecce, dove gli artigiani iniziarono a creare strutture e figure policrome modellate e drappeggiate su telai in ferro. I presepi artistici sono diventati una delle caratteristiche natalizie più rappresentative della Puglia. La tradizione si è conservata fino a oggi ed è stata esportata oltre i confini regionali, con capolavori che risalgono persino al XIV e XV secolo. Tra questi ci sono il Presepe di Altobello Persio nella Cattedrale di Maria SS. Assunta ad Altamura, quello di Stefano da Putignano nella Chiesa di Maria SS. degli Angeli a Cassano Murge, nella Cattedrale di Maria SS. Assunta a Polignano a Mare, a Grottaglie nella Chiesa di Maria SS. del Carmine, a Putignano nella Chiesa di San Pietro Apostolo, il Presepe Ligneo dell'Ottocento nella Cattedrale di Maria SS. Assunta ad Andria, il Dolmen con Gesù Bambino nel sito archeologico di Montalbano di Fasano, il presepe di Nuzzo Barba del XV secolo nella Chiesa di S. Caterina d'Alessandria a Galatina, il Presepe Ligneo dell'Ottocento nella Basilica di San Martino a Martina Franca e il Presepe Poliscenico Antico nella Chiesa del Sacro Cuore a Torremaggiore. Il presepe è una tradizione profondamente italiana, la cui origine viene ricondotta a quello realizzato da San Francesco a Greccio nel Natale del 1223. Da allora si è diffuso in tutta la Penisola per raccontare la devozione ma anche la sofferenza, la gioia, il lavoro e la vita familiare attraverso personaggi che uniscono ispirazione religiosa e modernità.
La grande ricchezza delle fonti narrative, evangeliche e popolari, ha permesso sin dal XIV secolo di differenziare in Puglia la rappresentazione della Natività da quella del presepe che si è diffusa a partire dall'Ottocento, quando nelle famiglie si costruivano miniature della scena natalizia con materiali naturali e artigianali. Da qui si è sviluppata l'arte presepiale, raggiungendo un notevole livello artigianale grazie alla cartapesta di Lecce, dove gli artigiani iniziarono a creare strutture e figure policrome modellate e drappeggiate su telai in ferro. I presepi artistici sono diventati una delle caratteristiche natalizie più rappresentative della Puglia. La tradizione si è conservata fino a oggi ed è stata esportata oltre i confini regionali, con capolavori che risalgono persino al XIV e XV secolo. Tra questi ci sono il Presepe di Altobello Persio nella Cattedrale di Maria SS. Assunta ad Altamura, quello di Stefano da Putignano nella Chiesa di Maria SS. degli Angeli a Cassano Murge, nella Cattedrale di Maria SS. Assunta a Polignano a Mare, a Grottaglie nella Chiesa di Maria SS. del Carmine, a Putignano nella Chiesa di San Pietro Apostolo, il Presepe Ligneo dell'Ottocento nella Cattedrale di Maria SS. Assunta ad Andria, il Dolmen con Gesù Bambino nel sito archeologico di Montalbano di Fasano, il presepe di Nuzzo Barba del XV secolo nella Chiesa di S. Caterina d'Alessandria a Galatina, il Presepe Ligneo dell'Ottocento nella Basilica di San Martino a Martina Franca e il Presepe Poliscenico Antico nella Chiesa del Sacro Cuore a Torremaggiore. Il presepe è una tradizione profondamente italiana, la cui origine viene ricondotta a quello realizzato da San Francesco a Greccio nel Natale del 1223. Da allora si è diffuso in tutta la Penisola per raccontare la devozione ma anche la sofferenza, la gioia, il lavoro e la vita familiare attraverso personaggi che uniscono ispirazione religiosa e modernità.



Ricevi aggiornamenti e contenuti da Canosa 


.jpg)



