Piscine terapeutiche
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Politica

Piscine terapeutiche abbandonate

La denuncia del M5S: “Incredibile spreco di fondi, recuperare le strutture”

Da anni inutilizzate e lasciate a deperire: è la condizione in cui versano diverse piscine terapeutiche di proprietà delle ASL pugliesi. La denuncia parte dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in commissione sanità, Mario Conca e Marco Galante che hanno presentato un'interrogazione in merito indirizzata al presidente Emiliano a cui, in vista dell'imminente piano di riordino ospedaliero, i due consiglieri chiedono quali provvedimenti intenda adottare per rilanciare quello che è un patrimonio pubblico in abbandono. "La piscina riabilitativa di Toritto risulta, da svariati anni, in via di ristrutturazione, quella di Alberobello è inutilizzata dal 2011 e il servizio offerto presso la piscina dell'ex C.T.O. di Bari è sospeso dal Gennaio 2013, ufficialmente a causa di carenza di personale - dichiarano Conca e Galante, che proseguono - Come se non bastasse, risulta in cantiere la realizzazione di due piscine terapeutiche presso il "San Camillo" di Monopoli, non è questo uno spreco di denaro pubblico?"

Ma non solo nell'area barese, i consiglieri pentastellati denunciano poca oculatezza anche nell'operato dell'ASL tarantina. "Un'efficiente e moderna vasca di proprietà dell'ASL è presente anche a Taranto, ma ad oggi risulta sottoutilizzata per carenza di personale specializzato. Tutto ciò risulta ancor più paradossale se si considera che ogni anno le ASL autorizzano terapie riabilitative, persino a Cuba, in DRG e quindi a spese della collettività. Quando impareremo ad ottimizzare fondi e risorse umane? Studi medici e risultati scientifici dimostrano come la riabilitazione in acqua è tra le pratiche più accreditate alla riduzione dei tempi di recupero e rieducazione funzionale, l'attuale situazione priva i soggetti ex art. 26 della legge 833/78 delle prestazioni sanitaria che per legge le aziende sanitarie locali devono garantire. Se non è possibile procedere con una gestione diretta in economia - concludono i consiglieri pentastellati lanciando la loro proposta - l'ASL dovrebbe portare a compimento le procedure per l'esternalizzazione del servizio, nelle more che la capacità assunzionale ne consenta una gestione diretta, al fine di non disattendere l'articolo 32 della Costituzione Italiana che garantisce la tutela della salute quale diritto fondamentale dell'individuo".
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