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Amministrazioni ed Enti
No Women No Panel -Senza Donne non se ne parla. Parità di genere nella comunicazione pubblica
Presentata l’indagine nell’ambito del protocollo d’intesa tra Regione Puglia e la Rai sulla partecipazione equa e plurale di donne e uomini negli eventi pubblici
Puglia - lunedì 21 luglio 2025
15.20
La Regione Puglia conferma il suo impegno concreto per una comunicazione pubblica più equa e inclusiva. L'indagine approfondita, pubblicata da Rai nell'ambito dell'iniziativa "No Women No Panel (NWNP) - Senza donne non se ne parla", sui panel organizzati nel 2024 restituisce una fotografia dettagliata della partecipazione di uomini e donne negli eventi regionali, offrendo spunti importanti per il futuro. Sono 316 i panel mappati. I dati sui partecipanti parlano chiaro: su 2.145 relatori censiti, 926 sono donne e 1.219 uomini, con un gap di genere pari al 14%. Un divario che, seppur ancora presente, viene affrontato con strumenti di analisi e consapevolezza istituzionale, segnando un passo deciso verso la parità di genere nella rappresentanza pubblica e nei processi decisionali. SI tratta dell'analisi e monitoraggio dei panel, elaborato e validato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) implementato, per il 2024, su una piattaforma informatica nell'ambito del progetto della Rai realizzato con le istituzioni e nei territori ispirandosi all'iniziativa della Commissione europea per l'equilibrio di genere nella comunicazione pubblica. La Puglia ha sottoscritto il protocollo con Rai nel 2022, come prima regione pilota, rinnovando l'accordo nel 2024. Un monitoraggio non solo quantitativo, sulla presenza femminile a convegni, seminari e talk, ma anche qualitativo, rispetto al ruolo, alle competenze e ai talenti che le donne esprimono, accanto agli uomini, nel dibattito pubblico, e che il progetto della Rai, mutuato dalla Commissione europea, intende valorizzare e rafforzare. IPRES ha registrato una percentuale di panel bilanciati pari al 66%, con una particolare attenzione all'equilibrio di genere tra relatori e referenti politici, più che alla figura del moderatore. Tuttavia, è proprio il moderatore che, se scelto strategicamente, avrebbe potuto riequilibrare l'80% dei panel sbilanciati.
"La Puglia è stata capofila in questo percorso rivoluzionario culturale a garanzia della parità di genere nei contesti pubblici – ha sottolineato l'assessora alle Politiche di Genere della Regione Puglia, Serena Triggiani –. Non è un titolo che ci auto attribuiamo, ma il riconoscimento di un impegno reale, costante, strutturato che ci ha portati, negli ultimi anni, a sperimentare soluzioni, strumenti e approcci innovativi nel campo dell'equilibrio di genere. Un impegno che si è tradotto in azioni concrete e misurabili, anche in tema di rappresentazione pubblica e presenza equilibrata nei panel e negli spazi decisionali. Sappiamo bene – ha proseguito – che c'è ancora molto da fare, soprattutto sul piano culturale. I cambiamenti veri, quelli che durano nel tempo, si costruiscono attraverso un lavoro di educazione, di consapevolezza, di responsabilità diffusa. Ma oggi possiamo dire che il cammino è tracciato, e che è sostenuto da scelte politiche chiare, convinte, coraggiose. La nostra Regione è stata ed è precursora nelle politiche di uguaglianza tra donne e uomini: non solo enunciazioni di principio, ma strumenti operativi capaci di incidere realmente sulla vita delle persone. L'iniziativa odierna – ha aggiunto Triggiani – rappresenta un altro passo avanti, tangibile e concreto, nella direzione di una piena democrazia paritaria. Una democrazia che non può dirsi tale se non garantisce pari accesso, pari voce, pari visibilità alle donne nei panel, nei dibattiti pubblici, nei contesti istituzionali e culturali. Perché la rappresentanza – e soprattutto la rappresentazione – di genere è uno degli indicatori più significativi per misurare la qualità di una democrazia e la vitalità di una Repubblica. Come Regione Puglia ci siamo dotati di strumenti innovativi e coerenti: dall'Agenda di Genere alla valutazione di genere negli atti pubblici, dal bilancio di genere all'istituzione di un Assessorato specifico – che ho l'onore di guidare – con la funzione di coordinare, rappresentare le istanze e indirizzare le politiche in un'ottica integrata e trasversale. Non ci accontentiamo di azioni isolate: il nostro obiettivo è costruire un sistema che renda strutturale la parità di genere in ogni ambito dell'amministrazione e della società. L'auspicio – ha concluso Triggiani – è che il lavoro svolto fino ad oggi non rappresenti un punto di arrivo, ma una base solida su cui costruire ancora di più. Servono impegno, alleanze, investimenti e soprattutto coerenza. La parità non può essere una parola di moda: deve diventare un principio guida in ogni scelta pubblica e privata. E sono certa che la Puglia continuerà a fare la sua parte, con determinazione e visione, nel solco già tracciato".
Nel quadro del monitoraggio NWNP 2024, la Regione Puglia ha adottato una metodologia più rigorosa e strutturata rispetto all'anno precedente, rinunciando al confronto diretto con i dati 2023 ma ottenendo una maggiore attendibilità scientifica. L'analisi ha permesso di individuare criticità nei sistemi informativi e negli strumenti di raccolta, suggerendo azioni concrete per migliorare sia il processo che i risultati. La maggior parte delle strutture organizzatrici ha altresì mostrato la sensibilità di operare un riequilibrio di genere non utilizzando il ruolo del moderatore, bensì attraverso la scelta di esperti ed esperte nonché di referenti politici in rappresentanza di entrambi i generi. L'attuazione del protocollo "No Women No Panel (NWNP)– Senza donne non se ne parla" è in capo alla Sezione per l'Attuazione delle Politiche di Genere della Regione Puglia, diretta da Annalisa Bellino, che ne ha coordinato il processo grazie alla collaborazione con la Fondazione Ipres e grazie al supporto di un Tavolo Tecnico composto dalle/dai referenti di tutti i dipartimenti e strutture speciali della Giunta Regionale.
"La parità di genere – ha dichiarato la consigliere per l'Attuazione del Programma regionale, Titti De Simone - non è solo un tema di diritti e di civiltà, che è pure fondamentale, ma è anche un motore strategico dal punto di vista sociale, culturale ed economico, quindi non ci può essere una democrazia compiuta senza una parità di genere. Nell'ambito della comunicazione pubblica e della garanzia della rappresentanza di genere Regione Puglia la prima regione in Italia ad avere sottoscritto nel 2022 il protocollo No Women No Panel, promosso dalla RAI nazionale. L'obiettivo è assicurare che donne e uomini siano equamente rappresentati nei convegni, nelle iniziative, manifestazioni, fiere. Regione Puglia da questo punto di vista ha una strategia regionale sulla parità di genere che intercetta anche la comunicazione e il linguaggio come elementi fondamentali e che coinvolge tutto il sistema della pubblica amministrazione, istituzioni, enti, comuni, che hanno a loro volta avviato processi virtuosi in questa direzione".
"La parità non è un'opinione, un'ideologia o la rivendicazione di una parte – ha sottolineato Arianna Voto, responsabile Campagna RAI No Women No Panel -: è un fatto di democrazia, di partecipazione di uomini e donne al dibattito pubblico e allo sviluppo sociale. Le donne sono metà della società e, quindi, meritano di essere presenti e rappresentate in modo paritario. Come per la matematica, sono le cifre a parlare, a dimostrare con il monitoraggio di genere che abbiamo realizzato in Puglia e in tutta Italia, le disparità ancora esistenti ma anche il cammino che Rai, insieme alle istituzioni, alle regioni, ai comuni, alle università, sta compiendo per raggiungere la parità effettiva sancita dalla Costituzione".
Con il contributo del CNR, partner scientifico di Rai, sono stati analizzati 5.534 panel, realizzati nel 2024 da 60 istituzioni firmatarie fra Regioni, Enti locali, Organizzazioni di ricerca e Università, per un totale di 48.876 speaker. Presi complessivamente, i panel monitorati risultano equilibrati, con una leggera prevalenza di donne nel ruolo di moderatrice negli Enti locali e Regioni così come di uomini nel ruolo di esperti nel sistema Università e Ricerca. Si evidenzia così un crescente impegno delle istituzioni italiane verso una rappresentazione di genere più equilibrata nei contesti di comunicazione pubblica. La maggior parte delle strutture organizzatrici ha altresì mostrato la sensibilità di operare un riequilibrio di genere non utilizzando il ruolo del moderatore, bensì attraverso la scelta di esperti ed esperte nonché di referenti politici in rappresentanza di entrambi i generi.
"La Puglia è stata capofila in questo percorso rivoluzionario culturale a garanzia della parità di genere nei contesti pubblici – ha sottolineato l'assessora alle Politiche di Genere della Regione Puglia, Serena Triggiani –. Non è un titolo che ci auto attribuiamo, ma il riconoscimento di un impegno reale, costante, strutturato che ci ha portati, negli ultimi anni, a sperimentare soluzioni, strumenti e approcci innovativi nel campo dell'equilibrio di genere. Un impegno che si è tradotto in azioni concrete e misurabili, anche in tema di rappresentazione pubblica e presenza equilibrata nei panel e negli spazi decisionali. Sappiamo bene – ha proseguito – che c'è ancora molto da fare, soprattutto sul piano culturale. I cambiamenti veri, quelli che durano nel tempo, si costruiscono attraverso un lavoro di educazione, di consapevolezza, di responsabilità diffusa. Ma oggi possiamo dire che il cammino è tracciato, e che è sostenuto da scelte politiche chiare, convinte, coraggiose. La nostra Regione è stata ed è precursora nelle politiche di uguaglianza tra donne e uomini: non solo enunciazioni di principio, ma strumenti operativi capaci di incidere realmente sulla vita delle persone. L'iniziativa odierna – ha aggiunto Triggiani – rappresenta un altro passo avanti, tangibile e concreto, nella direzione di una piena democrazia paritaria. Una democrazia che non può dirsi tale se non garantisce pari accesso, pari voce, pari visibilità alle donne nei panel, nei dibattiti pubblici, nei contesti istituzionali e culturali. Perché la rappresentanza – e soprattutto la rappresentazione – di genere è uno degli indicatori più significativi per misurare la qualità di una democrazia e la vitalità di una Repubblica. Come Regione Puglia ci siamo dotati di strumenti innovativi e coerenti: dall'Agenda di Genere alla valutazione di genere negli atti pubblici, dal bilancio di genere all'istituzione di un Assessorato specifico – che ho l'onore di guidare – con la funzione di coordinare, rappresentare le istanze e indirizzare le politiche in un'ottica integrata e trasversale. Non ci accontentiamo di azioni isolate: il nostro obiettivo è costruire un sistema che renda strutturale la parità di genere in ogni ambito dell'amministrazione e della società. L'auspicio – ha concluso Triggiani – è che il lavoro svolto fino ad oggi non rappresenti un punto di arrivo, ma una base solida su cui costruire ancora di più. Servono impegno, alleanze, investimenti e soprattutto coerenza. La parità non può essere una parola di moda: deve diventare un principio guida in ogni scelta pubblica e privata. E sono certa che la Puglia continuerà a fare la sua parte, con determinazione e visione, nel solco già tracciato".
Nel quadro del monitoraggio NWNP 2024, la Regione Puglia ha adottato una metodologia più rigorosa e strutturata rispetto all'anno precedente, rinunciando al confronto diretto con i dati 2023 ma ottenendo una maggiore attendibilità scientifica. L'analisi ha permesso di individuare criticità nei sistemi informativi e negli strumenti di raccolta, suggerendo azioni concrete per migliorare sia il processo che i risultati. La maggior parte delle strutture organizzatrici ha altresì mostrato la sensibilità di operare un riequilibrio di genere non utilizzando il ruolo del moderatore, bensì attraverso la scelta di esperti ed esperte nonché di referenti politici in rappresentanza di entrambi i generi. L'attuazione del protocollo "No Women No Panel (NWNP)– Senza donne non se ne parla" è in capo alla Sezione per l'Attuazione delle Politiche di Genere della Regione Puglia, diretta da Annalisa Bellino, che ne ha coordinato il processo grazie alla collaborazione con la Fondazione Ipres e grazie al supporto di un Tavolo Tecnico composto dalle/dai referenti di tutti i dipartimenti e strutture speciali della Giunta Regionale.
"La parità di genere – ha dichiarato la consigliere per l'Attuazione del Programma regionale, Titti De Simone - non è solo un tema di diritti e di civiltà, che è pure fondamentale, ma è anche un motore strategico dal punto di vista sociale, culturale ed economico, quindi non ci può essere una democrazia compiuta senza una parità di genere. Nell'ambito della comunicazione pubblica e della garanzia della rappresentanza di genere Regione Puglia la prima regione in Italia ad avere sottoscritto nel 2022 il protocollo No Women No Panel, promosso dalla RAI nazionale. L'obiettivo è assicurare che donne e uomini siano equamente rappresentati nei convegni, nelle iniziative, manifestazioni, fiere. Regione Puglia da questo punto di vista ha una strategia regionale sulla parità di genere che intercetta anche la comunicazione e il linguaggio come elementi fondamentali e che coinvolge tutto il sistema della pubblica amministrazione, istituzioni, enti, comuni, che hanno a loro volta avviato processi virtuosi in questa direzione".
"La parità non è un'opinione, un'ideologia o la rivendicazione di una parte – ha sottolineato Arianna Voto, responsabile Campagna RAI No Women No Panel -: è un fatto di democrazia, di partecipazione di uomini e donne al dibattito pubblico e allo sviluppo sociale. Le donne sono metà della società e, quindi, meritano di essere presenti e rappresentate in modo paritario. Come per la matematica, sono le cifre a parlare, a dimostrare con il monitoraggio di genere che abbiamo realizzato in Puglia e in tutta Italia, le disparità ancora esistenti ma anche il cammino che Rai, insieme alle istituzioni, alle regioni, ai comuni, alle università, sta compiendo per raggiungere la parità effettiva sancita dalla Costituzione".
Con il contributo del CNR, partner scientifico di Rai, sono stati analizzati 5.534 panel, realizzati nel 2024 da 60 istituzioni firmatarie fra Regioni, Enti locali, Organizzazioni di ricerca e Università, per un totale di 48.876 speaker. Presi complessivamente, i panel monitorati risultano equilibrati, con una leggera prevalenza di donne nel ruolo di moderatrice negli Enti locali e Regioni così come di uomini nel ruolo di esperti nel sistema Università e Ricerca. Si evidenzia così un crescente impegno delle istituzioni italiane verso una rappresentazione di genere più equilibrata nei contesti di comunicazione pubblica. La maggior parte delle strutture organizzatrici ha altresì mostrato la sensibilità di operare un riequilibrio di genere non utilizzando il ruolo del moderatore, bensì attraverso la scelta di esperti ed esperte nonché di referenti politici in rappresentanza di entrambi i generi.