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La Puglia vuole tornare a correre sui binari

Alta velocità, ammodernamento e nuovi progetti

Il 2015 anno zero per il trasporto ferroviario in Puglia, con l'avvio di una serie di progetti che la regione attende da tempo. Via alla variante della stazione di Bari, alla velocizzazione della linea adriatica, all'ammodernamento della dorsale appenninica, all'incremento del traffico merci su ferro. È servito ad una ricognizione a 360° di tutti i problemi, le esigenze e le prospettive della Puglia sui binari, l'incontro romano tra due pugliesi, il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna e l'amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Michele Elia. Sono intervenuti anche i tecnici di Rfi.

Ecco i temi che sono stati affrontati nell'incontro:
  • Alta Capacità Benevento Foggia: a settembre-ottobre del 2015 via agli "atti propedeutici", gara, progettazioni, incontro con le Regioni.
  • Stazione di Bari: a dicembre 2014 sarà pubblicato il bando di gara per il progetto Bari Sud, che da piazza Moro porterà a Torre a Mare passando da Triggiano, eliminando il "collo d'oca", il fascio dei binari paralleli mal mare. È prevista la realizzazione di un nuovo tracciato di circa 10,2 km, con tre nuove fermate (Campus, Executive, Triggiano) e 3 passaggi a livello soppressi, oltre a opere di mitigazione ambientale. Spesa 396 milioni di euro. Fine lavori 2022.
  • Alta Velocità Adriatica: 50 minuti in meno dal Nord al Salento, con i lavori tra il 2015 e il 2018. La chiusura di passaggi a livello e tecnologie moderne consentiranno di guadagnare 40 minuti tra Bologna e Bari e altri 10 minuti fino a Lecce.
  • In via di completamento a fine 2015 i lavori della linea traffico merci, con due gallerie a Ortona e Cattolica. Consentirà di incentivare il trasporto di camion su rotaie.
  • Strozzatura Termoli-Lesina: il presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha sollecitato il Molise a dare l'OK al progetto. Col via libera si passerebbe al Cipe per il finanziamento.
L'ing. Elia ha auspicato, inoltre, un accordo quadro della Regione Puglia, a costo zero, su tutte le esigenze e integrare i servizi RFI con le altre ferrovie in concessione, Sud Est, Bari Nord, Calabro Lucane, Ferrovie Gargano, e con il trasporto su gomma. Introna si è fatto interprete delle attese della Puglia "che vuole riprendere a correre, non solo sui binari e che vede nelle infrastrutture ferroviarie una leva irrinunciabile per lo sviluppo. Siamo Europa – ha detto – e i treni devono avvicinarci sempre di più al cuore del continente".

Il presidente del Consiglio regionale ha ricordato all'AD di FSItaliane le campagne dei quotidiani pugliesi che, raccogliendo le "voci dei territori" rivendicano treni più moderni, veloci, confortevoli, adattai ad una regione "moderna e veloce, con la vocazione a crescere, a superare i ritardi. E i collegamenti su rotaie sono limiti che si possono e devono superare, perchè condizionano ogni speranza di un rilancio economico.
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