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Storia

L’Esercito Italiano, risorsa importante per il Paese

Il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il 160° di fondazione

Nella ricorrenza del 160° Anniversario della fondazione dell'Esercito Italiano, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata, Pietro Serino, il seguente messaggio: «Il 160° Anniversario della fondazione dell'Esercito Italiano, offre l'occasione di esprimere gratitudine verso una Forza Armata, risorsa importante per il Paese e protagonista in momenti significativi della nostra storia unitaria. Un patrimonio professionale giustamente riconosciuto e valorizzato anche in occasione della presente crisi pandemica.
Giungano così a voi ufficiali, sottufficiali, graduati, militari di truppa e personale civile, sentimenti di riconoscenza per il servizio che rendete alle istituzioni della Repubblica, alla quale siete legati da giuramento di fedeltà e, in particolare, l'apprezzamento per quanto avete fatto e state facendo per contrastare la grave emergenza sanitaria.
Il vostro prezioso e qualificato contributo al funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale e, in concorso alle Forze di polizia, per garantire nella sicurezza la cornice dell'esercizio delle libere attività delle nostre comunità, si è confermato di assoluto valore. Supereremo questa prova e sarà anche per il vostro contributo.
In questa importante giornata desidero innanzitutto rivolgere il mio pensiero alla Bandiera dell'Esercito, simbolo di onore e valore scritto nelle pagine secolari dei suoi Corpi e delle sue Specialità, e a tutti coloro che hanno donato la vita o che sono rimasti feriti per il bene della Patria. Il loro sacrificio è per tutti noi chiaro esempio della dedizione e delle virtù proprie ai cittadini in uniforme.
L'Esercito, fiero delle proprie tradizioni, ha confermato la sua funzione di componente fondamentale nella gestione dei molteplici impegni assunti nell'ambito delle alleanze e delle coalizioni cui aderiamo per decisione del Parlamento.
La storia ultracentenaria della Forza Armata continua oggi attraverso il processo di innovazione capace di affrontare in chiave interforze nuove sfide in scenari sempre più complessi ed in rapido cambiamento, con al centro la valorizzazione del capitale umano.
In questa solenne ricorrenza esprimo agli uomini ed alle donne di ogni grado e specialità, nonché al personale civile della Forza Armata, in servizio e in congedo, l'augurio più intenso per un domani ricco di meritate soddisfazioni, per il bene della nostra amata Italia.Viva l'Esercito Italiano, viva le Forze Armate, viva la Repubblica!»


La storia riporta che il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano. "Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda." Firmato: ​Manfredo Fanti, Ministro della Guerra.

L' Esercito ha radici molto più lontane e profonde che affondano e fanno proprie quelle dei precedenti stati preunitari che hanno contribuito a costituirlo. Si ricorda, il 18 aprile 1659, quando il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all'impiego per il proprio reale esercito sardo-piemontese​, indisse un bando per il reclutamento di 1.200 uomini da inquadrare in un reggimento detto "delle Guardie". Questo evento segnò il passaggio dalle milizie di ventura alle unità permanenti, organismi propri dello Stato. Il Reggimento "delle Guardie" fu, dunque, il primo reparto permanente d'Europa, precursore dell'attuale Esercito di professionisti.​​
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