Emilio Di Conza
Emilio Di Conza
Sindacati

Irregolarità nel mondo del lavoro

La Cisl plaude all'azione dell'Ispettorato di Foggia

"Il report dell'Ispettorato del Lavoro, che evidenzia il 62% di aziende irregolari tra quelle ispezionate nell'anno 2015, conferma la drammaticità di una situazione che il sindacato da anni continua a denunciare, senza trovare il giusto ascolto nel sistema delle imprese". E' quanto afferma il segretario generale dell'Ust Cisl di Foggia, Emilio Di Conza, che rivolge "un plauso agli Ispettori del Lavoro per l'azione svolta in situazioni difficili di scarsa collaborazione e con una dotazione di personale e mezzi che andrebbe rafforzata, vista la particolare gravità del fenomeno in Capitanata". Per Emilio Di Conza, si tratta di "un report che non rappresenta una novità in assoluto ma ripropone la necessità di agire in maniera energica e propositiva contro l'illegalità diffusa che si ripercuote sul piano economico e sociale danneggiando la parte sana del mondo delle imprese ed i tanti lavoratori sfruttati e danneggiati cui vengono negati i diritti minimi. A queste situazione bisogna aggiungere quelle che riguardano la moltitudine dei lavoratori e delle lavoratrici relegate nel cono d'ombra del lavoro grigio che si fa ancor più fatica ad individuare, come nei casi dell'abuso dei voucher e dei contratti part time di quanti lavorano full time o addirittura con orario di lavoro giornaliero fino a 12 ore per 6 giorni settimanali".

Per il segretario generale della Cisl di Foggia, sono condivisibili le affermazioni della dottoressa Antonella Di Modugno, dirigente dell'Ispettorato del Lavoro di Foggia: "Vi è senza dubbio una questione culturale alla base del fenomeno del lavoro irregolare, ma riteniamo che - prosegue Di Conza - oltre alla presa di coscienza di questo dato, serva una reale assunzione di responsabilità del sistema associativo delle imprese che deve affiancare le altre Istituzioni ed associazioni di categoria nel promuovere maggiormente il rispetto non solo delle regole ma anche della dignità delle persone". Inoltre, per la Cisl si pone "la necessità di accompagnare alla sanzioni amministrative quelle penali in tutte le forme, al fine di punire efficacemente chi continua ad ignorare la legge ed a mortificare i diritti. Come pure è opportuno introdurre norme premiali per le imprese che si dotano del rating della legalità, sia sul versante degli appalti sia per l'accesso al credito, applicando un sistema virtuoso premiante che renda più conveniente rispettare la legge che ignorarla o violarla, come accade ancora oggi".

In questa direzione, il sindacato propone "il rafforzamento della stazione unica appaltante, quale strumento che aiuti a monitorare gli appalti ai limiti della congruità, nei lavori pubblici e nei servizi, e la definizione di un 'bando tipo' basato che favorisca le aziende virtuose. A tal fine, è necessario 'attenzionare' le scatole vuote che portano alla frammentazione delle fasi lavorative e alla elusione di norme e contratti. Bisogna potenziare - aggiunge Di Conza - i controlli da parte dei direttori dei lavoratori che devono essere responsabilizzati sia per la qualità delle opere e dei servizi sia per il rispetto delle norme contrattuali e di legge. Per quanto riguarda il lavoro in agricoltura, occorre definire gli indici di congruità ed escludere da ogni agevolazione pubblica le aziende che operano in maniera irregolare, perseguendo penalmente - conclude il segretario Cisl - quelle che favoriscono il caporalato".
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