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Vita di città

Giambattista Lembo: lettera al sindaco di Canosa

A casa mia invito chi mi pare. Di Lembo in vita, 16 persone non ci sono più

Buona sera,
torno a scrivere perchè, in barba ad un minimo di educazione anche formale, non ho ancora ricevuto risposta alla precedente richiesta tramite questo sito, alla mia mail diretta all'indirizzo di posta certificata del Comune.

Ho fatto richiesta di partecipare insieme a mio fratello Maurizio all'innaugurazione del Teatro Lembo che Raffaele, fratello di mio nonno,che ha donato al Comune di Canosa.

Mi giunge notizia che sulla Gazzetta del Mezzogiorno sia comparsa una risposta del Sindaco ad un'altra dei Lembo in cui, sulla base di una ricostruzione genealogica degna di banchetto da fiera paesana, si dice di aver invitato 16 persone.

Di Lembo in vita, 16 persone non ci sono più purtroppo anche contando la generazione che oggi ha 13 anni, quindi non si capisce bene chi poi sia stato invitato.

E tanto meno si capisce perchè siano state invitate, magari pure con accompagnatori al seguito, persone che Lembo non sono.

Trovo veramente spiacevole che anche in un'occasione del genere prevalga la logica delle "amicizie", sarebbe stato molto più signorile ed onesto dire semplicemente : a casa mia invito chi mi pare.


Saluti
Giambattista Lembo
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