
sport
CONI Ragazzi: sport e disagio minorile
Un progetto innovativo del Comitato Olimpico per il recupero del disagio sociale
Puglia - venerdì 11 settembre 2015
17.16
La Regione intende creare la massima sinergia istituzionale con il CONI per promuovere politiche sportive integrate con le politiche sociali, educative e sanitarie. Per questo è necessario mettere insieme le risorse umane ed economiche ma anche le idee e le progettualità al fine di ottimizzare i risultati. Insieme ai progetti finanziati dall'Assessorato regionale alla Sanità nel campo della salute, della prevenzione sanitaria e della sport terapia, con la collaborazione del CONI e del CIP, viene proposto un progetto (denominato CONI Ragazzi) finanziato in gran parte dal CONI e riguardante il recupero del disagio minorile attraverso la pratica sportiva. Si tratta di un progetto sociale, educativo e sportivo che mira a declinare concretamente il principio del diritto allo sport per tutti, a fornire un servizio sociale alla comunità ed a costruire un importante tassello del sistema educativo in aree di disagio sociale ed economico. In sostanza si tratta di consentire a bambini poveri o in condizioni di disagio sociale, di frequentare corsi in diverse discipline sportive con la possibilità di avviarli alla pratica sportiva con continuità. Si opererà in contesti periferici e marginali di numerose città pugliesi, in cui si manifestano problematiche di povertà, bassa scolarizzazione o legalità e individuando ragazzi provenienti da famiglie disagiate o in difficoltà. In questi contesti, lo sport ricopre un ruolo fondamentale, rappresentando uno dei più importanti strumenti educativi per la prevenzione del disagio sociale e psicofisico dei giovanissimi: lo sport, infatti, sviluppa capacità di integrazione e di socializzazione, attraverso il confronto e l'interazione collaborativa e stimola uno stile di vita sano e attivo.
Il progetto è finalizzato soprattutto a garantire l'attività sportiva extrascolastica gratuita a bambini che, altrimenti, non potrebbero frequentare un corso sportivo, offrendo un'opportunità concreta alle famiglie che non hanno possibilità economiche. Inoltre si promuoverà uno stile di vita attivo e un'educazione alimentare corretta coinvolgendo anche le famiglie, per combattere l'obesità infantile, particolarmente presente nelle aree più disagiate del Paese e per incoraggiare i bambini a svolgere attività fisica facilitando il processo di crescita sana dal punto di vista fisico-motorio, relazionale e affettivo. Il progetto coinvolgerà 69 Comuni in tutta la regione per un totale di 3.710 bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni residenti in aree disagiate. L'attività sportivo-didattica si svolgerà due volte a settimana per la durata di 1 ora su due turni presso associazioni/società sportive dilettantistiche ed avrà una durata di ca. 6 mesi, da fine ottobre 2015 a maggio 2016.
Il progetto è finalizzato soprattutto a garantire l'attività sportiva extrascolastica gratuita a bambini che, altrimenti, non potrebbero frequentare un corso sportivo, offrendo un'opportunità concreta alle famiglie che non hanno possibilità economiche. Inoltre si promuoverà uno stile di vita attivo e un'educazione alimentare corretta coinvolgendo anche le famiglie, per combattere l'obesità infantile, particolarmente presente nelle aree più disagiate del Paese e per incoraggiare i bambini a svolgere attività fisica facilitando il processo di crescita sana dal punto di vista fisico-motorio, relazionale e affettivo. Il progetto coinvolgerà 69 Comuni in tutta la regione per un totale di 3.710 bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni residenti in aree disagiate. L'attività sportivo-didattica si svolgerà due volte a settimana per la durata di 1 ora su due turni presso associazioni/società sportive dilettantistiche ed avrà una durata di ca. 6 mesi, da fine ottobre 2015 a maggio 2016.