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APP “IMMUNI": In Puglia partirà la sperimentazione
La dichiarazione del professor Pier Luigi Lopalco
Italia - martedì 26 maggio 2020
18.52
La Puglia sarà tra le prime regioni di Italia a sperimentare la app "Immuni". "Potrà essere uno strumento - spiega il professor Pier Luigi Lopalco, dirigente del coordinamento per le emergenze epidemiologiche della Regione Puglia - a supporto delle attività di contact tracing svolte quotidianamente dai Dipartimenti di Prevenzione nella lotta all'epidemia da Covid 19. Ci hanno comunicato che per poter prendere il via, le funzionalità della app sono state sottoposte a una valutazione da parte del Garante della Privacy. La tecnologia utilizzata non consentirà in alcun modo di risalire ad informazioni sensibili dell'utilizzatore e per questo motivo è stata anche esclusa la funzionalità di localizzazione geografica. Nel futuro, un soggetto che risultasse positivo al tampone, sarà contattato dal medico di riferimento e, se ha scaricato la App, invitato a segnalare la positività sul sistema. In quello stesso istante, partirà un messaggio a tutti i possibili contatti avvenuti nei giorni precedenti, che saranno invitati a rivolgersi al sistema sanitario per le valutazioni del caso".
In Italia, continua l'impegno del Dipartimento nelle attività di coordinamento di tutte le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile. In particolare, nell'ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio, a oggi, 26 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 230.555, con un incremento rispetto a ieri di 397 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 52.942, con una decrescita di 2.358 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 521 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 20 pazienti rispetto a ieri. 7.917 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 268 pazienti rispetto a ieri. 44.504 persone, pari all'84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 78 e portano il totale a 32.955. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 144.658, con un incremento di 2.677 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono: 24.477 in Lombardia, 6.941 in Piemonte, 4.146 in Emilia-Romagna, 2.431 in Veneto, 1.522 in Toscana, 1.438 in Liguria, 3.538 nel Lazio, 1.575 nelle Marche, 1.184 in Campania, 1.539 in Puglia, 513 nella Provincia autonoma di Trento, 1.430 in Sicilia, 375 in Friuli Venezia Giulia, 909 in Abruzzo, 179 nella Provincia autonoma di Bolzano, 42 in Umbria, 224 in Sardegna, 31 in Valle d'Aosta, 238 in Calabria, 174 in Molise e 36 in Basilicata.
In Italia, continua l'impegno del Dipartimento nelle attività di coordinamento di tutte le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile. In particolare, nell'ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio, a oggi, 26 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 230.555, con un incremento rispetto a ieri di 397 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 52.942, con una decrescita di 2.358 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 521 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 20 pazienti rispetto a ieri. 7.917 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 268 pazienti rispetto a ieri. 44.504 persone, pari all'84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 78 e portano il totale a 32.955. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 144.658, con un incremento di 2.677 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono: 24.477 in Lombardia, 6.941 in Piemonte, 4.146 in Emilia-Romagna, 2.431 in Veneto, 1.522 in Toscana, 1.438 in Liguria, 3.538 nel Lazio, 1.575 nelle Marche, 1.184 in Campania, 1.539 in Puglia, 513 nella Provincia autonoma di Trento, 1.430 in Sicilia, 375 in Friuli Venezia Giulia, 909 in Abruzzo, 179 nella Provincia autonoma di Bolzano, 42 in Umbria, 224 in Sardegna, 31 in Valle d'Aosta, 238 in Calabria, 174 in Molise e 36 in Basilicata.