
Cultura e spettacoli
Presentazione del libro "Manifesto per un Umanesimo Musicale" con l'autore Francesco Lotoro
mercoledì 14 maggio 2025
Nell'ambito della manifestazione nazionale "Il Maggio dei Libri", promossa dal Ministero della Cultura e dal Centro per il libro e la lettura - il musicista Francesco Lotoro, presidente della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria, presenterà il suo libro "Manifesto per un Umanesimo Musicale", pubblicato da ILMC Edizioni, casa editrice della Fondazione ILMC. L'incontro con l'Autore che sarà moderato dalla giornalista Nunzia Saccotelli, si terrà il prossimo 14 maggio alle ore 17.30, a Barletta, presso la Sala Conferenze della Biblioteca di Comunità che ha sede in Palazzo San Domenico (C.so Cavour).
Il volume, che contiene una prefazione del semiologo e filosofo Ugo Volli, rappresenta un importante punto di arrivo dell'ultratrentennale percorso di ricerca condotto dall'autore nell'ambito della musica scritta nei campi di concentramento, sterminio e altri luoghi di prigionia civile e militare del mondo negli anni della Seconda Guerra Mondiale; il tema - trattato anche nel precedente libro "Un canto salverà il mondo" (Feltrinelli) -, viene questa volta affrontato da un altro punto di vista, quello dei valori umani che la musica sottratta all'oblio da Lotoro è in grado di trasmettere al mondo contemporaneo e alle generazioni future.
Il libro fornisce infatti una lettura profondamente alternativa degli eventi più drammatici del Novecento, meno politica e più umanistica, mostrando come Ghetti, Lager e Gulag, oltre che luoghi di sofferenza e di morte siano stati - grazie allo spirito di resilienza dell'essere umano - centrali di intelletto e cuore, laboratori di un nuovo Uomo vitruviano. Quello che infatti Francesco Lotoro invita a considerare - sottolinea Ugo Volli - "è il ruolo emancipatore della creazione musicale in prigionia e deportazione". Oltre che uno scritto sulla musica concentrazionaria, creata in condizioni di privazione dei diritti fondamentali dell'uomo, è dunque anche un invito a ripensare un'Europa fortemente antropocentrica nella quale Cultura e Arte in generale siano motori del benessere sociale e dell'economia.
Il volume, che contiene una prefazione del semiologo e filosofo Ugo Volli, rappresenta un importante punto di arrivo dell'ultratrentennale percorso di ricerca condotto dall'autore nell'ambito della musica scritta nei campi di concentramento, sterminio e altri luoghi di prigionia civile e militare del mondo negli anni della Seconda Guerra Mondiale; il tema - trattato anche nel precedente libro "Un canto salverà il mondo" (Feltrinelli) -, viene questa volta affrontato da un altro punto di vista, quello dei valori umani che la musica sottratta all'oblio da Lotoro è in grado di trasmettere al mondo contemporaneo e alle generazioni future.
Il libro fornisce infatti una lettura profondamente alternativa degli eventi più drammatici del Novecento, meno politica e più umanistica, mostrando come Ghetti, Lager e Gulag, oltre che luoghi di sofferenza e di morte siano stati - grazie allo spirito di resilienza dell'essere umano - centrali di intelletto e cuore, laboratori di un nuovo Uomo vitruviano. Quello che infatti Francesco Lotoro invita a considerare - sottolinea Ugo Volli - "è il ruolo emancipatore della creazione musicale in prigionia e deportazione". Oltre che uno scritto sulla musica concentrazionaria, creata in condizioni di privazione dei diritti fondamentali dell'uomo, è dunque anche un invito a ripensare un'Europa fortemente antropocentrica nella quale Cultura e Arte in generale siano motori del benessere sociale e dell'economia.