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Le Pillole

Transizione Sistemica, aspettando COP 26

Il momento delle grandi riflessioni, non più derogabili

Il Mondo aspetta con ansia decisioni propositive e fattuali dai Policy Makers che a novembre a Glasgow detteranno le regole nuove ,risultato di COP 26. Il Mondo spera , auspica una chiara ,sottoscritta strategia globale, che andrà riflessa, con date certe di realizzazione, nelle strategie nazionali dei Paesi che COP 26 sottoscriveranno. Ciascun Paese dovrà definire e pianificare gli investimenti necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati ,realizzando i progetti conseguenti . COP 26 sarà il momento delle grandi riflessioni, non più derogabili a valle della lunga paralisi imposta dalla pandemica COVID-19, mirate a definire , con gli indispensabili finanziamenti ,tempi e modi di realizzazione di una nuova via per una giusta ,equa Sostenibilità del nostro Mondo. Una via che non lasci indietro nessuno, che aiuti tutti a vinc, che riesca ad accorciare le differenze tra ricchi e poveri del nostro Pianeta. Le avanguardie progressiste del mondo andranno all'appuntamento Scozzese preparate ,forti di documenti da assumere come base delle discussioni .

Sono "Dichiarazioni per il Futuro" dove il concetto di Transizione Ecologica viene assorbito in un più generale concetto di Transizione Sistemica . I problemi derivanti dai Cambiamenti Climatici ,dovuti alle emissioni dei gas clima-alteranti , vanno in maniera sistemica connessi a quelli legati ai Diritti umani , all'acqua , al cibo, alle risorse ,al lavoro ,all'energia ,senza tralasciare la importanza dei saperi , la centralità di economia e finanza , partendo dai luoghi di vita dell'uomo ,le megalopoli ,le città, le campagne , le piccole comunità : serve una Transizione Sistemica . Le proposte sono forti : finanziamento di un"green climate fund ", carbon tax globale , blocco dell'utilizzo del carbone al 2025 , cancellazione del debito pubblico dei Paesi del Sud indigente ,dei Paesi del Terzo Mondo , legge globale contro le delocalizzazioni delle imprese in Paesi compiacenti . Ed ancora promozione e sostegno finanziario alla agroecologia contadina , riduzione dei consumi idrici e ristrutturazione delle reti per annullare le perdite dell'oro bianco, efficienza energetica , utilizzo progressivo di idrogeno verde da utilizzare nei processi più difficili da decarbonizzare (acciaierie , cementifici ,trasporti pesanti su strada ,trasporti marittimi ), coinvolgimento con dati scientifici di riferimento delle comunità nelle decisioni che riguardano il risanamento e la riqualifica del territorio di appartenenza .

Tanti i temi ma una sola avvertenza da parte mia : non pensiamo che i guai del nostro complesso mondo possano risolversi con un battito di ciglia . Vanno evitati errori grossolani , non esiste il miracolo Idrogeno verde ; il bilancio tra le emissioni di CO2 nella produzione complessiva della molecola idrogeno ,per il trasporto e stoccaggio ha bisogno ancora di tanta ricerca e sviluppo. La Comunità Europea, a trazione Tedesca, impone il rispetto di alcuni vincoli / principi per l'auspicato idrogeno verde :
- Addizionalità : l'energia elettrica rinnovabile per produrlo con l'elettrolisi deve essere aggiuntiva ,venire cioè da nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile
- Contemporaneità : contemporaneamente va prodotta energia rinnovabile ed idrogeno verde ,onde evitare scompensi alla rete elettrica
- Mancanza di congestione della rete elettrica : il luogo dove installare gli impianti di produzione di energia rinnovabile ed elettrolizzatori deve essere posto in zone dove la rete elettrica non è congestionata e come tale puo' ricevere energia in surplus alla produzione di idrogeno verde
Noi esperti non abbiamo capito ,a livello Europeo vanno definite linee guida e regole più chiare e precise .
Altra assurdità Europea l'allegato al Regolamento 2020/852 che definisce i criteri per determinare le condizioni in cui una attività economica viene considerata utile alla mitigazione del cambiamento climatico .
Calcoli alla mano vanno bene solo impianti che producano idrogeno con emissioni di CO2 inferiori a 3 tonnellate di CO2 per tonnellata di idrogeno .
Con questo principio sono fuori norma non solo gli impianti di produzione di idrogeno grigio e blu ma anche quelli di produzione di idrogeno verde non alimentati completamente da energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile .
Vale ancora il principio di realizzare il realizzabile mettendo in campo finanziamenti speciali alla ricerca , aiuto finanziario agli investimenti capex ed opex per la produzione di idrogeno verde ,non abbandonando la produzione di idrogeno blu ottenuto da idrogeno grigio accoppiato a processi di cattura e stoccaggio della CO2 .Passi decisi sui temi generali della Transizione Sistemica ,passi ponderati realizzabili sulla Transizione Energetica .
Nunzio Valentino

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