Le Pillole
Il G7 del Protagonista Papa Francesco
E' la prima volta per un Pontefice
sabato 15 giugno 2024
6.51
La seconda giornata del G7 Italia, in Puglia, ha avuto in Papa Francesco il Protagonista indiscusso . Ha parlato da vecchio saggio padre ai potenti del Forum Intergovernativo del G7 : una riflessione sugli effetti di uno strumento affascinante e tremendo sul futuro della Umanità, la Intelligenza Artificiale. I cattolici non sono novizi su questo tema, che progredisce in maniera vorticosa, anche grazie alla specifica competenza di Padre Paolo Benanti e del professor Luciano Floridi. Nel 2020 "Rome call for AI ethics", il primo gennaio 2024 , nella ricorrenza della 57esima Giornata della Pace, con "AI e Pace".
Ho ascoltato Sua Santità in religioso silenzio, malgrado la mia conoscenza di questo utensile nuovo e pericoloso. Ricorderete il mio intervento alla Università della Terza Età "Ovidio Gallo" dello scorso 18 marzo a Canosa di Puglia, la replica taylorata per i ragazzi delle classi superiori dell'I.I.S.S "Luigi Einaudi" del 19 marzo 2024, il mio riassunto su Canosaweb del 2 aprile. La comunicazione pacata del Papa non mi ha stupito, mi ha convinto ancor più del grande dono di Dio ad una Umanità che può essere creativa grazie ad una intelligenza, nutrita di cultura e bellezza. Comunicazione pacata, ma che mi ha emozionato quando ha ricordato il grande pregio ma anche il grande rischio della AI: gioia per il progresso tecnologico della umanità, paura per i grossi pericoli che la parte più debole del mondo può patire.
Se ricordate a Canosa mi ero fermato ad esaminare tutti i settori interessati da questa Rivoluzione da vivere ad occhi aperti, vigilando, evitando di essere "sonnambuli fruitori della tecnologia" : lavoro, salute, pace, cultura, scuola, sostenibilità sociale ed ambientale, politica. La AI è effetti una rivoluzione "cognitiva-industriale" che può permettere la democratizzazione dell'accesso al sapere, rivoluzionare la nostra vita con i risultati accelerati dagli algoritmi in ambito scientifico con particolare riflesso su salute e ambiente, aiutare nel lavoro usurante la umanità ma potrebbe anche incrementare il dislivello tra nazioni avanzate e in via di sviluppo (quel Sud globale, oggetto di altra sessione del G7), fra ceti dominanti e ceti oppressi "mettere in pericolo la cultura dell'incontro a vantaggio della cultura dello scarto".
Due i passaggi della relazione che mi hanno commosso per la semplicità di Francesco di esporre cose complicate in maniera semplicissima; il primo la definizione della AI come "strumento sui generis" ma capace di adattarsi anche autonomamente al compito assegnato, facendo scelte frutto di algoritmi anche indipendenti dalla intelligenza umana che lo ha attivato. Il secondo il rischio per la cultura, soprattutto per la scuola, di un utilizzo della AI rigenerativa, di ChatGPT, scriteriato che può annullare la capacità personale di analisi e di sintesi dei nostri ragazzi che rischierebbero di essere risucchiati nel pozzo fantastico della Macchina Intelligente.
Partendo dall'assunto che nessuna innovazione è neutrale, il Papa ha sottolineato che ogni tecnologia nasce da una idea , da una visione di chi la pensa ,la progetta ,la realizza. Ogni innovazione dovrebbe però avere un substrato etico , gli algoritmi dovrebbe avere una ispirazione etica ; è l'algoretica ed i suoi principi cardine che stanno firmando o hanno già sottoscritto le confessioni religiose del mondo intero nello spirito acceso da "Rome call AI ethics" , il sogno è che anche la geopolitica possa essere interessata a sottoscrivere questi principi forieri di pace e di messa al bando di armi intelligenti capaci di uccidere senza il controllo umano , senza guardare intorno ,pensando solo all'obiettivo strategico ,come è successo a Gaza .
Il "paradigma tecnocratico" va combattuto perchè limita una visione positiva del mondo , utilizzando categorie preconcette e prefeconfezionate dal confronto di algoritmi e di tanti informazioni desumibili dai data base. Ultimo forte messaggio per la politica : "Certamente per molti la politica è una brutta parola , e non si può ignorare che dietro questo fatto ci sono spesso gli errori, la corruzione, l'inefficienza di alcuni politici . A ciò si aggiungono le strategie che mirano ad indebolirla , a sostituirla con la economia o a domarla con qualche ideologia . E tuttavia può funzionare il mondo senza politica? Può trovare una via efficace verso la fraternità universale e la pace sociale senza una buona politica?"
Parole sante, tutte, NO, la Politica quella buona è unico rimedio alla disaffezione al voto, alle schede bianche della nostra gente, peccato ..... non vedo tanti politici efficienti all'orizzonte!
Grazie Santo Padre, il buon DIO ti benedica, la speranza è che la politica potente ascolti il tuo messaggio non urlato.
Nunzio Valentino
Ho ascoltato Sua Santità in religioso silenzio, malgrado la mia conoscenza di questo utensile nuovo e pericoloso. Ricorderete il mio intervento alla Università della Terza Età "Ovidio Gallo" dello scorso 18 marzo a Canosa di Puglia, la replica taylorata per i ragazzi delle classi superiori dell'I.I.S.S "Luigi Einaudi" del 19 marzo 2024, il mio riassunto su Canosaweb del 2 aprile. La comunicazione pacata del Papa non mi ha stupito, mi ha convinto ancor più del grande dono di Dio ad una Umanità che può essere creativa grazie ad una intelligenza, nutrita di cultura e bellezza. Comunicazione pacata, ma che mi ha emozionato quando ha ricordato il grande pregio ma anche il grande rischio della AI: gioia per il progresso tecnologico della umanità, paura per i grossi pericoli che la parte più debole del mondo può patire.
Se ricordate a Canosa mi ero fermato ad esaminare tutti i settori interessati da questa Rivoluzione da vivere ad occhi aperti, vigilando, evitando di essere "sonnambuli fruitori della tecnologia" : lavoro, salute, pace, cultura, scuola, sostenibilità sociale ed ambientale, politica. La AI è effetti una rivoluzione "cognitiva-industriale" che può permettere la democratizzazione dell'accesso al sapere, rivoluzionare la nostra vita con i risultati accelerati dagli algoritmi in ambito scientifico con particolare riflesso su salute e ambiente, aiutare nel lavoro usurante la umanità ma potrebbe anche incrementare il dislivello tra nazioni avanzate e in via di sviluppo (quel Sud globale, oggetto di altra sessione del G7), fra ceti dominanti e ceti oppressi "mettere in pericolo la cultura dell'incontro a vantaggio della cultura dello scarto".
Due i passaggi della relazione che mi hanno commosso per la semplicità di Francesco di esporre cose complicate in maniera semplicissima; il primo la definizione della AI come "strumento sui generis" ma capace di adattarsi anche autonomamente al compito assegnato, facendo scelte frutto di algoritmi anche indipendenti dalla intelligenza umana che lo ha attivato. Il secondo il rischio per la cultura, soprattutto per la scuola, di un utilizzo della AI rigenerativa, di ChatGPT, scriteriato che può annullare la capacità personale di analisi e di sintesi dei nostri ragazzi che rischierebbero di essere risucchiati nel pozzo fantastico della Macchina Intelligente.
Partendo dall'assunto che nessuna innovazione è neutrale, il Papa ha sottolineato che ogni tecnologia nasce da una idea , da una visione di chi la pensa ,la progetta ,la realizza. Ogni innovazione dovrebbe però avere un substrato etico , gli algoritmi dovrebbe avere una ispirazione etica ; è l'algoretica ed i suoi principi cardine che stanno firmando o hanno già sottoscritto le confessioni religiose del mondo intero nello spirito acceso da "Rome call AI ethics" , il sogno è che anche la geopolitica possa essere interessata a sottoscrivere questi principi forieri di pace e di messa al bando di armi intelligenti capaci di uccidere senza il controllo umano , senza guardare intorno ,pensando solo all'obiettivo strategico ,come è successo a Gaza .
Il "paradigma tecnocratico" va combattuto perchè limita una visione positiva del mondo , utilizzando categorie preconcette e prefeconfezionate dal confronto di algoritmi e di tanti informazioni desumibili dai data base. Ultimo forte messaggio per la politica : "Certamente per molti la politica è una brutta parola , e non si può ignorare che dietro questo fatto ci sono spesso gli errori, la corruzione, l'inefficienza di alcuni politici . A ciò si aggiungono le strategie che mirano ad indebolirla , a sostituirla con la economia o a domarla con qualche ideologia . E tuttavia può funzionare il mondo senza politica? Può trovare una via efficace verso la fraternità universale e la pace sociale senza una buona politica?"
Parole sante, tutte, NO, la Politica quella buona è unico rimedio alla disaffezione al voto, alle schede bianche della nostra gente, peccato ..... non vedo tanti politici efficienti all'orizzonte!
Grazie Santo Padre, il buon DIO ti benedica, la speranza è che la politica potente ascolti il tuo messaggio non urlato.
Nunzio Valentino