Francesco Persichella
Francesco Persichella
Il Pensare tra bellezza e verità

Francesco e la fraternità universale

Una persona unica nella sua semplicità

Ho da poco appreso della notizia dai social della scomparsa del carissimo Francesco Persichella (40anni). Ho avuto la fortuna di essergli stato amico nell'adolescenza, la fortuna di essere stato arricchito da una persona unica nella sua semplicità, essenziale per la praticità, ma soprattutto, una persona autenticamente buona. Le persone buone sanno arricchirti, donarti un sorriso, sanno prendere e farsi prendere in giro con l'umorismo proprio di chi è umile, lontani da ogni forma di sarcasmo, sapendo a giusto tempo porre le questioni serie ed autentiche della vita. Francesco era tutto questo e non solo. Pur non frequentandolo da anni, era sempre bello incontrarlo anche per un semplice saluto o una breve battuta culminante in una risata. Che bello incontrare qualcuno che ti sorride sempre! Era una frase di rito, ogni volta che lo incontravo, sentirmi dire: "Tutto a posto?". È questo il modo tutto canosino di chi si sá prendere cura dell'altro. Nella semplicità, con quella frase, si è sempre preso cura di me. In quante riflessioni, più volte, mi sono lamentato del fatto che tanti non si sentono dire "come stai", neanche da chi gli sta più vicino, dimenticando la cura dell'altro. In assoluta semplicità, con il sorriso di sempre invece Francesco, forse non piena consapevole, si prendeva cura di tutti. Un altro Francesco, il poverello di Assisi, aveva fatto, grazie a Dio, una scoperta così bella dell'umanità da considerare ogni essere umano in fratello e una sorella. Il Papa più volte ha parlato, ultimamente anche Natale, di fraternità universale. Per tanti sentirsi chiamare fratello e sorella era qualcosa che potevi sentire in Chiesa, ma non per questo diventava reale. Come quel folle d'Assisi, per il nostro Francesco tutti, invece, venivano chiamati così. È la follia e la semplicità di chi ama, di chi vuol bene, di chi ti lascia un segno dentro che non va via. È la bellezza di chi è migliore di te, anche se non lo pensa minimamente, è il linguaggio di chi trasforma in voce ciò che sente nel cuore. Grazie Francesco per tutte le volte che, non solo a me, ma a tutti quelli che incontrarvi, in mezzo a tanta indifferenza, ti prendevi cura chiedendo: "tutto a posto?".

Grazie sopratutto per la tua appartenenza a tutti, per i tanti fratelli e sorelle che ci hanno fatto sentire tua famiglia. Con il tuo esempio hai vissuto il prendersi cura e hai testimoniato, con i fatti, che siamo fratelli. Sono sicuro che sei felice con tanti fratelli e sorelle come te hanno raggiunto la vera felicità, quella che scimmiottiamo quaggiù, ma perdona me e tanti altri se questa tua gioia, per noi, si trasforma in lacrime amare e momenti di profonda tristezza. Continua a starci vicino, noi tutti abbiamo bisogno di un amico e fratello sincero che si prenda cura di noi. Ti vogliamo veramente bene!
Salvatore Sciannamea
La Redazione di Canosaweb esprime sentite condoglianze alla Famiglia Persichella
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