San Paolo
San Paolo
Il Pensare tra bellezza e verità

Dall'amore per le sofferenza inflitta all'amore per la sofferenza subita

Saulo incontra Gesù

Questo titolo potrebbe richiamare una sorta di passaggio tra sadismo a masochismo, ma in realtà trova la sua ispirazione da una figura a me molto cara: San Paolo Apostolo. Sappiamo che Saulo, era questo il suo nome, mantenne i mantelli degli uccisori del protomartire Stefano mentre lo lapidavano. Saulo si fece dare un permesso dal sinedrio per perseguitare i seguaci di Gesù in tutte le sinagpghe. Amava infliggere loro sofferenza perché, sicuro del suo zelo e della difesa delle antiche tradizioni dei padri e della sacra Legge, era convinto di fare la volontà di Dio. Ricordo che il mio professore di Sacra Scrittura ci diceva che mai si parlava nel linguaggio originale biblico di conversione. Saulo troverà in Cristo la pienezza del suo zelo ed il senso dell'attaccamento alla sua fede. Saulo incontra Gesù, diventa un uomo nuovo e sceglie di farsi chiamare con il suo nome romano, cioè Paolo che significa piccolo. Colui che portava il nome del primo re di Israele, Saul, sceglie la piccolezza. Egli che perseguitava in nome di Dio, è perseguitato per il nome di Gesù. La cosa che colpisce è il fatto che afferma "quando sono debole, è allora che sono forte" (2 Cor 12, 10). Egli, innamorato di Gesù, è il più grande predicatore del Cristo e del mistero della Croce. Dall'amore per la Legge va al cuore dell'amore stesso, la "grazia", fino a considerare la Legge maledetta dinanzi all'amore di Dio. Si appellerá alla sua cittadinanza romana per poter essere martirizzato secondo quel diritto, in maniera tale da continuare ad evangelizzare ancora, pur avendo la certezza di essere ucciso. Cosa può cambiare la vita di un uomo, così radicalmente, da fare di un persecutore dei cristiani un martire di Cristo? L'incontro con lui. Sarebbe interessante fermarsi sul fatto che Cristo gli ha detto: "Perché mi perseguiti? " (At 9,4). Egli perseguitava i cristiani, non lui. Successivamente capirà che dove si perseguita un battezzato, si perseguita Cristo stesso. Si può continuare ad adorare Cristo nel capo, come facciamo nell'eucarestia, e perseguitarlo nelle sue membra, come non di rado si fa con i battezzati? Ma questa è un'altra storia.
Salvatore Sciannamea
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