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Canosa: Tra Storia e Cultur@
Focus sulle "Memorie dal sottosuolo. Archeologia e conservazione nelle Catacombe di Canosa"
Presentata la tredicesima campagna di scavi di Lamapopoli sotto la direzione della professoressa Paola De Santis
mercoledì 8 ottobre 2025
23.30
Una platea gremita per la presentazione delle "Memorie dal sottosuolo. Archeologia e conservazione nelle Catacombe di Canosa" che stasera ha avuto luogo presso il Teatro Comunale "Raffaele Lembo" di Canosa di Puglia. Il complesso catacombale tardoantico di Canosa (metà IV-metà VI secolo d.C.), sito in località Lamapopoli, all'esterno della città antica e in prossimità della via Traiana, è uno degli "esempi più evidenti dell'eccezionale compresenza di un patrimonio storico e archeologico di notevole valore unito a una potenziale ricchezza di tipo paesaggistico e naturalistico". L'unico di questo genere sull'intero territorio regionale che negli ultimi anni è stato al centro di conferenze, convegni nazionali e internazionali tenutisi a Pechino, Leiden, Belgrado, Roma, Napoli e Udine. La monografia scientifica intitolata : "Coemeteria Requirere I. Archeologia e conservazione nel complesso cimiteriale tardoantico di Lamapopoli a Canosa di Puglia: gli ipogei F, G, H (2016-2022)" – Pontificia Commissione di Archeologia Sacra Città del Vaticano 2023 - di Paola De Santis ha ricevuto il prestigioso Premio Cimitile 2024 incentrato sul valore della cultura quale fattore di sviluppo socio–economico anche attraverso la valorizzazione del patrimonio archeologico-cristiano a livello internazionale. Riflettori puntati sull'integrazione tra archeologia e conservazione per la valorizzazione dell' immane ricchezza presente in località Lamapopoli, evidenziando tra l'altro il concetto di "comunità di patrimonio", definito come "un insieme di persone che attribuisce valore ad aspetti specifici del patrimonio, e che desidera, nel quadro di un'azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future".
Nel corso dell'incontro hanno preso la parola: il Sindaco di Canosa di Puglia Vito Malcangio; il vicario generale della Diocesi di Andria, Don Mimmo Basile; l'europarlamentare Francesco Ventola attraverso un video da Strasburgo; la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province BAT e Foggia Anita Guarnieri; l'Assessore alla Cultura e all'Archeologia del Comune di Canosa, Cristina Saccinto; la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, Anita Rocco e il segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra Raffaella Giuliani. Focus sul complesso catacombale di Lamapopoli di Canosa di Puglia, risalente al IV-VI secolo, che rappresenta uno straordinario esempio della compresenza di storia ed archeologia unite ai notevoli potenziali paesaggistici e naturalistici con gli interventi sugli esiti delle ricerche da parte dell'Ispettore per le Catacombe della Puglia Paola De Santis e del Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra Mons. Pasquale Iacobone.
Negli ultimi mesi, da maggio ad ottobre, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (Ispettorato per le Catacombe della Puglia) ha condotto la tredicesima campagna di scavi nelle catacombe cristiane, sotto la direzione della professoressa Paola De Santis dell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari. Ha lavorato incessantemente un équipe, composta da archeologi professionisti, dottori di ricerca e dottorandi, specialisti e specializzandi in archeologia e studenti magistrali in archeologia dell'Università di Bari e maestranze canosine. Il Comune di Canosa ha partecipato alle attività contribuendo a sostenere le spese di vitto e alloggio dell'équipe di archeologi, impegnata anche in laboratori pomeridiani finalizzati alla classificazione preliminare dei reperti rinvenuti e alla rielaborazione della documentazione scritta, grafica e fotografica prodotta nel corso delle giornate di scavo. Gli interventi condotti dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra a Canosa dal 2016, con programmatica sistematicità e senza soluzione di continuità, sono finalizzati a rendere, in futuro, gradualmente fruibile al pubblico il complesso catacombale di Lamapopoli. Si auspica che, "in sinergia gli Enti e le Istituzioni preposte", possano procedere al risanamento dell'intera area interessata, per consentire un reale e concreto processo di valorizzazione del complesso catacombale, affrontando le difficoltà di accesso e fornire possibili itinerari di fruibilità.
Riproduzione@riservata
Nel corso dell'incontro hanno preso la parola: il Sindaco di Canosa di Puglia Vito Malcangio; il vicario generale della Diocesi di Andria, Don Mimmo Basile; l'europarlamentare Francesco Ventola attraverso un video da Strasburgo; la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province BAT e Foggia Anita Guarnieri; l'Assessore alla Cultura e all'Archeologia del Comune di Canosa, Cristina Saccinto; la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, Anita Rocco e il segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra Raffaella Giuliani. Focus sul complesso catacombale di Lamapopoli di Canosa di Puglia, risalente al IV-VI secolo, che rappresenta uno straordinario esempio della compresenza di storia ed archeologia unite ai notevoli potenziali paesaggistici e naturalistici con gli interventi sugli esiti delle ricerche da parte dell'Ispettore per le Catacombe della Puglia Paola De Santis e del Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra Mons. Pasquale Iacobone.
Negli ultimi mesi, da maggio ad ottobre, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (Ispettorato per le Catacombe della Puglia) ha condotto la tredicesima campagna di scavi nelle catacombe cristiane, sotto la direzione della professoressa Paola De Santis dell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari. Ha lavorato incessantemente un équipe, composta da archeologi professionisti, dottori di ricerca e dottorandi, specialisti e specializzandi in archeologia e studenti magistrali in archeologia dell'Università di Bari e maestranze canosine. Il Comune di Canosa ha partecipato alle attività contribuendo a sostenere le spese di vitto e alloggio dell'équipe di archeologi, impegnata anche in laboratori pomeridiani finalizzati alla classificazione preliminare dei reperti rinvenuti e alla rielaborazione della documentazione scritta, grafica e fotografica prodotta nel corso delle giornate di scavo. Gli interventi condotti dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra a Canosa dal 2016, con programmatica sistematicità e senza soluzione di continuità, sono finalizzati a rendere, in futuro, gradualmente fruibile al pubblico il complesso catacombale di Lamapopoli. Si auspica che, "in sinergia gli Enti e le Istituzioni preposte", possano procedere al risanamento dell'intera area interessata, per consentire un reale e concreto processo di valorizzazione del complesso catacombale, affrontando le difficoltà di accesso e fornire possibili itinerari di fruibilità.
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