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Scuola e Lavoro

Sentenza della Corte costituzionale sul dimensionamento scolastico, soddisfatta la Giunta La Salvia

Ora tuttavia si riapre la questione. Ormai nota la vicenda della comunicazione alla Regione Puglia

Sentenza della Corte costituzionale che annulla l'applicazione del "Piano di dimensionamento scolastico": soddisfatta la Giunta La Salvia

In merito al "Piano di dimensionamento scolastico" varato a suo tempo dal Ministro Gelmini, con la legge 111 del 2011, e alla recente sentenza della Corte costituzionale che di fatto ne annulla l'applicazione, la Giunta comunale ha espresso il proprio parere favorevole a quanto deciso dalla Suprema Corte, così come spiega l'assessore alle Politiche scolastiche, Sabino Facciolongo.

"L'Amministrazione comunale - spiega l'assessore Facciolongo - prende atto con particolare soddisfazione della sentenza con la quale la Corte costituzionale ha, di fatto, annullato (su istanza di diverse Regioni) la legge 111/2011 sul dimensionamento della rete scolastica, riportando al limite minimo dei cinquecento alunni la conservazione dell'autonomia da parte delle istituzioni scolastiche. La soddisfazione deriva dall'avere espresso, in tempi non sospetti, tutte le nostre perplessità, in qualità di operatori scolastici, sul contenuto e sul merito nell'applicazione della legge, avanzando la proposta di differirne l'applicazione sul territorio proprio in vista di un eventuale pronunciamento negativo alla legge da parte della Suprema Corte.

Quest'ultima possibilità, tuttavia, va rilevato, non è stata sufficientemente perseguita dalla precedente amministrazione comunale. È ormai nota, infatti, la vicenda della comunicazione (più volte citata ma mai mostrata nel dettaglio) alla Regione Puglia, con la quale il sindaco uscente Ventola avrebbe chiesto il differimento dell'applicazione della legge 111/2011 sul territorio canosino, al pari di quanto concesso a molti comuni limitrofi. Purtroppo la comunicazione in questione non risulta ad oggi ancora mai spedita o (nella migliore delle ipotesi) mai ricevuta dall'Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione. Tali scelte, legittimamente assunte dall'uscente Amministrazione, complicano la situazione proprio alla luce della sentenza di cui sopra».
Conclusione: «Ora tuttavia si riapre la questione, che l'Amministrazione comunale gestirà di concerto con la Regione Puglia e con tutte le categorie interessate alla scuola con un unico obiettivo: ottimizzare i servizi e le necessità dell'utenza".

ufficio stampa
Francesca Lombardi
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