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Puglia: quarta dose vaccino, al via le le prenotazioni per over 60

Presso i Cup, in farmacia o attraverso il Call Center

A partire da venerdì 15 luglio le persone dai 60 anni in su possono prenotare la seconda dose di richiamo ("quarta dose") del vaccino anti-Covid attraverso il portale www.lapugliativaccina.it

La somministrazione può avvenire almeno quattro mesi dopo la prima dose di richiamo ("terza dose") o, in caso di infezione successiva al richiamo, la data del primo test positivo. È possibile ricevere il secondo richiamo anche presentandosi senza prenotazione in una delle sedi vaccinali pugliesi, nelle giornate e negli orari indicati in calendario su: http://rpu.gl/SediVaccinaliPuglia

Si può ricevere il vaccino anche nelle farmacie, dai medici di medicina generale e anche nei centri specialistici di cura per le persone con fragilità. Sono attive nell'Asl Bt le prenotazioni per il secondo richiamo (quarta dose) per over 60 anni e fragili over 12 anni. E' necessaria, pertanto, la prenotazione presso i Cup, in farmacia o attraverso il Call Center al numero 800.550.177. Le vaccinazioni vengono eseguite presso tutti gli Uffici di Igiene dei dieci comuni della provincia BAT. È possibile non solo effettuare la quarta dose ma anche avviare o completare il ciclo vaccinale anti/covid.

LA CIRCOLARE DELLA REGIONE PUGLIA CON L'AGGIORNAMENTO DELLE INDICAZIONI OPERATIVE
L'assessore alla Sanità, Rocco Palese, e il direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro, hanno emanato la circolare per l'estensione della platea vaccinale destinataria della seconda dose di richiamo nell'ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, con l'aggiornamento delle indicazioni operative, in linea con la nota congiunta trasmessa dal Ministero della Salute applicabile a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della determina AIFA.

Applicando il principio di massima precauzione - si legge nella circolare - e tenuto conto sia dell'attuale condizione di aumentata circolazione virale con ripresa della curva epidemica, associata ad aumento dell'occupazione di posti letto nelle aree mediche e, in minor misura, nelle terapie intensive, sia delle evidenze disponibili sulla efficacia della seconda dose di richiamo (second booster e quindi quarta dose) nel prevenire forme gravi di Covid19 sostenute dalle varianti maggiormente circolanti, le Autorità europee e nazionali hanno aggiornato le categorie di soggetti per il quali la vaccinazioni anti SARS-CoV-2 è raccomandata. È necessario, pertanto, che le Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionali assicurino la massima copertura vaccinale a tutte le categorie target.

Si riportano di seguito le parti principali della nuova circolare:

Categorie target
La somministrazione di una seconda dose di richiamo (second booster), con vaccino a mRNA è raccomandata:
a) a tutte le persone di età ≥ 60 anni, nei dosaggi autorizzati per la dose booster (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax);
b) alle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti (tabella allegato 2 della circolare Ministero Salute) di età ≥ 12 anni, con vaccino a mRNA ai dosaggi autorizzati per la dose booster e per età (dai 12 ai 17 anni con il solo vaccino Comirnaty al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL, a partire dai 18 anni con vaccino a mRNA, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty e di 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax).
Per tutti i soggetti, la somministrazione può avvenire a condizione che sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall'ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).
Come specificato anche nella nuova circolare ministeriale e come peraltro già indicato da questo Dipartimento con le note sopra richiamate, si ribadisce che la priorità assoluta delle attività vaccinale è quella di mettere in massima protezione tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto né il ciclo di vaccinazione primaria, né la prima dose di richiamo (booster) e per i quali la stessa è già stata raccomandata.

Organizzazione offerta vaccinale
I Direttori Generali in indirizzo e i Coordinatori delle Reti di patologia e delle Malattie rare, assicurano l'immediato potenziamento dell'offerta a livello territoriale al fine di conseguire la massima copertura vaccinale per le categorie target sopra indicate.
A tal fine, l'organizzazione dell'offerta di vaccino anti SARS-CoV-2/COVID-19 è coordinata, su base territoriale, dai Direttori Sanitari e dai Direttori dei SISP dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali e deve essere assicurata da tutte le articolazioni delle Aziende Sanitarie Locali, delle Aziende Ospedaliero-Universitarie, degli I.R.C.C.S. pubblici, degli I.R.C.C.S./E.E. privati, dagli istituti di ricovero privati accreditati, dalle strutture residenziali e dai Nodi/Centri specialistici delle Reti di Patologia e della Rete Malattie Rare della Puglia in favore delle diverse categorie target.
L'obiettivo di copertura vaccinale deve essere garantito mediante:
a) idonea organizzazione e distribuzione territoriale dei Punti Vaccinali di Popolazione, dei Punti Vaccinali Territoriali e dei Punti Vaccinali Ospedalieri;
b) accesso senza prenotazione, presso i PVP, i PVT e i PVO e organizzazione di "open day" per specifiche fasce d'età;
c) accesso con prenotazione, presso i Punti Vaccinali con tale tipologia di accesso;
d) il coinvolgimento, da parte dei Dipartimenti di Prevenzione/SISP ASL, delle Direzioni Sanitarie delle RSA, RSSA perché sia assicurata la vaccinazione dei soggetti ivi ospitati;
e) l'impegno dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, sulla base di quanto concordato nelle sedute dei rispettivi CPR, per la vaccinazione degli assistiti appartenenti alle categorie target e, in specie, i soggetti con elevata fragilità e i soggetti in assistenza domiciliare;
f) il coinvolgimento massivo della rete delle Farmacie pubbliche e private convenzionate, sulla base di quanto previsto dall'art. 12 del decreto-legge 24.12.2021, n.221 convertito, con modificazioni, dalla legge 18.02.2022, n.11, nonché dalla deliberazione della Giunta Regionale 29.07.2021, n.1290 e dall'Atto Dirigenziale 6.8.2021, n.167, in favore delle persone over 60 non in condizione di elevata fragilità;
g) il rafforzamento del sistema di "chiamata attiva" dei singoli cittadini interessati alla somministrazione, da parte dei Centri/Nodi specialistici delle Reti di Patologia e della Rete Malattie Rare per i soggetti in carico alle rispettive Strutture nonché da parte dei SISP/Dipartimenti di Prevenzione per la popolazione generale.

Logistica vaccini
Tenuto conto che il numero di dosi di vaccino attualmente disponibili presso le sedi delle farmacie sedi Hub sono ampiamente sufficienti per la copertura delle categorie target, i Direttori Sanitari e i Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione/SISP organizzano con il supporto della Sezione Protezione Civile della Puglia le attività logistiche per assicurare la fornitura delle dosi necessarie a tutti i Punti vaccinali ivi comprese le farmacie, i MMG/PLS, le RSA/RSSA.
La Sezione Protezione Civile della Puglia impiega tutte le risorse professionali necessarie per assicurare il monitoraggio delle dosi di vaccino anti SARS-CoV-2 disponibili presso le farmacie sedi Hub.
Le Aziende Sanitarie provvedono alla gestione logistica dei vaccini secondo le modalità organizzative già in essere, al fine di assicurare la gestione delle richieste di vaccino e la distribuzione delle dosi in favore di tutti i soggetti coinvolti e di tutti punti vaccinali attivi.

Soggetti con pregressa infezione da Covid-19
Secondo le indicazioni di AIFA per le persone che hanno avuto il Covid (con o senza sintomi) si devono osservare le seguenti indicazioni:
a) per le persone che devono ancora iniziare il ciclo vaccinale primario possono essere vaccinate con un'unica dose di vaccino non prima dei 3 mesi dalla positività, ma preferenzialmente entro 6 mesi e comunque entro 12 mesi dalla guarigione;
b) per le persone in condizione di immunodeficienza primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici, in caso di pregressa infezione da Covid, resta valida la raccomandazione di proseguire con la schedula vaccinale completa prevista;
c) per le persone che hanno contratto il Covid dopo la prima dose di vaccino con schedula vaccinale a due dosi, si seguono le seguenti indicazioni:
• in caso di infezione confermata, entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, è indicato il completamento della schedula vaccinale con una seconda dose da effettuare entro 6 mesi (180 giorni) dalla documentata infezione (data del primo test molecolare positivo).
Trascorso successivamente un intervallo minimo di almeno 5 mesi (150 giorni) dal ciclo vaccinale così completato è quindi indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster) ai dosaggi autorizzati per la stessa;
• in caso di infezione confermata, oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, la schedula vaccinale è da intendersi completata in quanto l'infezione stessa è da considerarsi equivalente alla somministrazione della seconda dose; l'eventuale somministrazione di una seconda dose non è comunque controindicata;
d) per le persone che hanno contratto il Covid dopo un ciclo primario completo è indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster) purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 4 mesi (120 giorni).

Si pone in evidenza che, in ragione dell'utilizzo improprio di test antigenici rapidi per SARS-CoV-2 autosomministrati con conseguente mancata registrazione della positività e della guarigione nel sistema informativo regionale "IRIS", la posizione dei soggetti eleggibili alla somministrazione della prima o della seconda dose booster deve essere attentamente valutata da parte dei medici vaccinatori mediante idoneo approfondimento anamnestico con i soggetti da sottoporre a vaccinazione acquisendo, ove ritenuto opportuno, anche l'autodichiarazione circa l'assenza di pregresse infezioni da Covid-19 e di conseguente guarigione in un periodo non inferiore a 120 giorni dalla data prevista per la somministrazione della dose di vaccino.
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