Yehudah Pagliara
Yehudah Pagliara
Palazzo di città

Mai più? La Memoria tutto l’anno

Alunni in aula consiliare per ricordare la Shoah

In occasione del 27 gennaio, Giornata mondiale del ricordo della Shoah, si sono svolte nella città di Canosa una serie di iniziative organizzate soprattutto dalle scuole, che hanno voluto ricordare con varie modalità i drammatici fatti di 70 anni fa.Tutte le iniziative hanno goduto del patrocinio del Comune di Canosa, svolgendosi anche, in alcuni casi, in locali comunali. Ieri sera, 28 gennaio, a conclusione delle tante manifestazioni della "Settimana della Memoria" canosina, si è svolto in aula consiliare l'incontro dal titolo "Mai più? la Memoria tutto l'anno", promosso dall'istituto comprensivo "Foscolo -De Muro Lomanto". A questa iniziativa ha preso parte un folto pubblico composto da insegnanti, alunni delle scuole di Canosa e da rappresentanti di alcune tra le maggiori associazioni cittadine. È intervenuto il sindaco Ernesto la Salvia, che ha portato i saluti della città, partecipando attivamente alla discussione, insieme agli assessori comunali Sabino Facciolongo (Cultura e Pubblica Istruzione), Leonardo Piscitelli (Bilancio, Pm e Attività Produttive), Marco Augusto Silvestri (Politiche giovanili e Rapporti istituzionali). Relatore d'eccezione è stato l'avvocato Yehudah Pagliara, assessore ai Rapporti istituzionali per il Sud Italia della Comunità ebraica di Napoli.

"La dotta relazione – ha sottolineato Facciolongo - è andata ben oltre l'argomento pur drammatico della Shoah, della quale fra l'altro si è chiarita definitivamente l'etimologia. Si è parlato infatti di cultura ebraica in relazione all'Europa prebellica e ai rapporti fra le comunità ebraiche e quelle nazionali del nostro Continente. Non è mancato uno sguardo approfondito all'attualità, utilizzando lo sterminio degli ebrei come paradigma di vecchie e nuove intolleranze che ancora percorrono il nostro Continente e che rende chiaro come la "bestia" che ha animato quegli atti abominevoli di 70anni fa, non è ancora pienamente domata nella civilissima Europa odierna, culla della Finanza e del trattato di Schengen, e ovviamente neppure in quella molto meno civile dei movimenti politici xenofobi che stanno sempre più alzando la testa".

"Nel complesso è stata una interessante lezione di tolleranza – ha concluso il primo cittadino di Canosa - perché basata sulla conoscenza delle reciproche culture: l'unica in grado di fugare le paure del diverso che furono alla base della stessa esistenza di Auschwitz e degli altri campi di sterminio. In questo si può dire che la scuola abbia svolto perfettamente il proprio compito di diffusore delle conoscenze e di palestra di tolleranza. Di questo non possiamo che ringraziare la dirigente scolastica, Nadia Landolfi, e le docenti Antonietta Iacobone ed Elena de Ruvo, che organizzando l'incontro ci hanno dato la possibilità di ospitarlo nella "casa di tutti i canosini".
Ufficio Stampa - Francesca Lombardi
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