
Cronaca
Loconia :vasto incendio di sterpaglie all’interno di un’area cortiliva
Preoccupazione tra i residenti per il fuoco che lambiva le abitazioni
Canosa - sabato 2 agosto 2025
8.07
Un vasto incendio di sterpaglie all'interno di un'area cortiliva abbandonata è durato più di 2 ore a Loconia frazione di Canosa di Puglia. Preoccupazione tra i residenti di via Siena che hanno allertato il 115, segnalando la situazione di pericolo perché il fuoco lambiva le abitazioni e il fumo rendeva l'aria irrespirabile. Prima dell'arrivo di due automezzi dei Vigili del Fuoco hanno provveduto i residenti a domare le fiamme con gli estintori a disposizione dalle ore 20,30 circa alle 22,30 del 1°agosto scorso.
Il nuovo dossier "Italia in fumo" di Legambiente, riporta che nei primi sette mesi 2025 sono bruciati 30.988 ettari di territorio pari a 43.400 campi da calcio. Il Meridione il più colpito dall'emergenza incendi con sei regioni in cima alla classifica per ettari percorsi dalle fiamme: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania e Sardegna. Incendiari, ecomafiosi e crisi climatica tra le cause degli incendi boschivi. Per contrastare gli incendi Legambiente ha lanciato anche un pacchetto di 12 proposte chiedendo di: 1) Migliorare il coordinamento istituzionale per il governo integrato degli incendi boschivi e coinvolgere le istituzioni competenti per la gestione forestale. 2) Integrare le strategie di adattamento con la pianificazione forestale e quella antincendio boschivo. 3) Garantire la gestione sostenibile delle zone rurali per ridurre il rischio di incendio. 4) Adottare il pascolo prescritto per la prevenzione degli incendi. 5) Coinvolgere i cittadini e le comunità locali: Fire smart community e Fire smart territory. 6) Garantire dati e statistiche aggiornate e l'attuazione e aggiornamento del catasto delle aree percorse al fuoco. 7) Favorire il ripristino ecologico e funzionale delle aree percorse dal fuoco. 8) Integrare la pianificazione urbanistica con la prevenzione degli incendi boschivi. 9) Potenziare i presidi dello Stato nella lotta agli incendi boschivi. 10) Estendere le pene previste per il reato di incendio boschivo a qualunque tipologia di incendio. 11) Migliorare l'applicazione delle norme contro gli incendi boschivi; 12) Rafforzare i divieti previsti dalle norme nazionali e regionali.
Il nuovo dossier "Italia in fumo" di Legambiente, riporta che nei primi sette mesi 2025 sono bruciati 30.988 ettari di territorio pari a 43.400 campi da calcio. Il Meridione il più colpito dall'emergenza incendi con sei regioni in cima alla classifica per ettari percorsi dalle fiamme: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania e Sardegna. Incendiari, ecomafiosi e crisi climatica tra le cause degli incendi boschivi. Per contrastare gli incendi Legambiente ha lanciato anche un pacchetto di 12 proposte chiedendo di: 1) Migliorare il coordinamento istituzionale per il governo integrato degli incendi boschivi e coinvolgere le istituzioni competenti per la gestione forestale. 2) Integrare le strategie di adattamento con la pianificazione forestale e quella antincendio boschivo. 3) Garantire la gestione sostenibile delle zone rurali per ridurre il rischio di incendio. 4) Adottare il pascolo prescritto per la prevenzione degli incendi. 5) Coinvolgere i cittadini e le comunità locali: Fire smart community e Fire smart territory. 6) Garantire dati e statistiche aggiornate e l'attuazione e aggiornamento del catasto delle aree percorse al fuoco. 7) Favorire il ripristino ecologico e funzionale delle aree percorse dal fuoco. 8) Integrare la pianificazione urbanistica con la prevenzione degli incendi boschivi. 9) Potenziare i presidi dello Stato nella lotta agli incendi boschivi. 10) Estendere le pene previste per il reato di incendio boschivo a qualunque tipologia di incendio. 11) Migliorare l'applicazione delle norme contro gli incendi boschivi; 12) Rafforzare i divieti previsti dalle norme nazionali e regionali.