
Territorio
La Cucina Italiana affonda le sue radici nella tradizione culinaria delle campagne
I piatti simbolo capaci di raccontare, in un solo assaggio, la stagionalità, la semplicità e il legame diretto con il territorio.
Puglia - sabato 13 dicembre 2025
17.10
Una vera e propria staffetta della cucina italiana patrimonio dell'umanità è andata in scena nei mercati di Campagna Amica in Puglia, con agricoltori e cuochi contadini di Coldiretti che hanno celebrato il riconoscimento Unesco con iniziative ed eventi diffusi, trasformando i farmers' market in luoghi di racconto, degustazione e condivisione. L'iscrizione della cucina italiana affonda infatti le sue radici nella tradizione culinaria delle campagne e nella straordinaria ricchezza dei piatti regionali, spesso custoditi e tramandati proprio dalla cultura rurale. Olio extravergine di oliva, grano duro, ortofrutta, pane e formaggi sono stati i protagonisti di una cucina essenziale e autentica, che nei mercati contadini ha trovato il suo palcoscenico naturale. Al Mercato Coperto di Bari, i cuochi contadini hanno proposto gli strascinati con sugo di pomodorino fresco e cacioricotta, un piatto simbolo capace di raccontare, in un solo assaggio, la stagionalità, la semplicità e il legame diretto con il territorio.
In Puglia, la staffetta ha trovato una delle sue tappe più significative. La regione rappresenta uno dei pilastri dell'agroalimentare nazionale, con una filiera che vale circa 13 miliardi di euro e una Dop economy che conta oltre 60 prodotti certificati, coinvolge 4.300 operatori e genera un valore vicino ai 711 milioni di euro. Numeri che spiegano perché la cucina pugliese sia profondamente legata alla qualità delle materie prime e alla tutela delle produzioni identitarie. Una cucina che nasce dalla terra ma ha una dimensione globale. La cucina italiana vale oggi 251 miliardi di euro nel mondo, con una crescita del +5% rispetto all'anno precedente, secondo l'analisi Coldiretti su dati Deloitte Foodservice Market Monitor 2025. Stati Uniti e Cina rappresentano insieme oltre il 65% dei consumi globali, confermando che il valore della cucina italiana – e pugliese – poggia su territori, produzioni certificate e un modello agricolo che continua a fare scuola nel mondo.
In Puglia, la staffetta ha trovato una delle sue tappe più significative. La regione rappresenta uno dei pilastri dell'agroalimentare nazionale, con una filiera che vale circa 13 miliardi di euro e una Dop economy che conta oltre 60 prodotti certificati, coinvolge 4.300 operatori e genera un valore vicino ai 711 milioni di euro. Numeri che spiegano perché la cucina pugliese sia profondamente legata alla qualità delle materie prime e alla tutela delle produzioni identitarie. Una cucina che nasce dalla terra ma ha una dimensione globale. La cucina italiana vale oggi 251 miliardi di euro nel mondo, con una crescita del +5% rispetto all'anno precedente, secondo l'analisi Coldiretti su dati Deloitte Foodservice Market Monitor 2025. Stati Uniti e Cina rappresentano insieme oltre il 65% dei consumi globali, confermando che il valore della cucina italiana – e pugliese – poggia su territori, produzioni certificate e un modello agricolo che continua a fare scuola nel mondo.


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