
Palazzo di città
Il sindaco La Salvia replica a Pellegrino dell'IDV : "autocelebrati rappresentanti di se stessi"
Il sindaco descrive le sue perplessità sull'improvviso dietro front del rappresentante di una forza politica
Canosa - mercoledì 21 gennaio 2015
20.54
A distanza di alcuni giorni dalla revoca dell'incarico assessorile a Laura Lupu, rappresentante in Giunta dell'Italia dei Valori, alla quale si sono aggiunte le polemiche sollevate da un esponente del partito di Di Pietro relativamente a taluni atti amministrativi, il sindaco Ernesto La Salvia scrive una lettera aperta, per chiarire alla cittadinanza i recenti accadimenti.
"Politica è interessarsi della cosa pubblica utilizzando strumenti che sono il rispetto delle norme e delle leggi vigenti, finalizzando l'azione al miglioramento della vita dei cittadini: rispettare le norme per far crescere la comunità – esordisce il primo cittadino –. Ci siamo proposti alla cittadinanza, facendo un patto tra galantuomini, firmato e sottoscritto da persone che erano legittimi rappresentanti di forze politiche, non autocelebrati rappresentanti di sé stessi".
"Ad onta del chiacchiericcio circa la scarsa conoscenza della vita amministrativa, di cui si è abbondantemente riferito a giornali e televisioni in un recente passato – scrive il sindaco – è nota a tutti l'ultima vicenda circa le "incomprensioni" suscitate da qualcuno nella maggioranza. Lo abbiamo detto: riallineare le incongruenze amministrative degli anni passati è stato considerato necessario per non annullare anni di attesa e di aspettative. Si chiama "continuità amministrativa" e nessun Governo della Città può sottrarvisi, e gli atti formali del Consiglio comunale erano stati condivisi all'unanimità da tutte le forze politiche di maggioranza".
E così prosegue il primo cittadino nel suo scritto: "Oggi però, meglio, da circa dieci giorni, il capogruppo dell'IDV, marito della segretaria cittadina del partito, padre degli iscritti, sostenitore della nomina ad Assessore della dottoressa Laura Lupu, dichiara guerra alla maggioranza già in Consiglio comunale, rimproverando dapprima l'adozione di provvedimenti (proposti dalla dottoressa Lupu), poi ritirati, quindi l'inadeguatezza della Deliberazione relativa all'area D5-San Giorgio (che conferma quanto ha egli stesso votato nell'approvazione del PUG); contesta l'intervento per la rimozione della neve nella frazione di Loconia (e lui rappresentava l'Amministrazione, delegato per quel territorio, già sul palco con l'Assessore regionale alla "Sagra della Percoca"); scrive ai Carabinieri per la rimozione dei rifiuti (l'Arma inoltra alla Polizia Municipale la denuncia e gli stessi Vigili, che avevano già documentato tutto con oltre cinquecento fotografie, rispondono all'Assessore Piscitelli dell'Italia dei Valori). Ci chiediamo quale sia, a questo punto, la ragione vera che spinge chi si diceva trasparente ed immacolato difensore della coalizione, ad intraprendere vie che nei contenuti e nei modi sono assimilabili non già alla politica del ragionamento e del confronto ma ad un oramai tristemente noto sedicente "integralismo politico".
"Ancora – aggiunge il sindaco La Salvia – non abbiamo risposte ufficiali da chi l'IDV lo rappresenta a livelli sovraordinati alla sezione cittadina. Dovranno chiarire ufficialmente se la voce del Consigliere Pellegrino è la voce ufficiale del partito, anche nella considerazione della certa non condivisione di Assessori e Consiglieri rappresentanti la lista di Di Pietro. Lo diciamo con tutta la franchezza di cui siamo capaci: non riusciamo a capire che cosa sia cambiato, quale dietrologia sia improvvisamente esplosa e le motivazioni di un simile scellerato attacco, ma soprattutto dove voglia arrivare se non a rompere facendo cadere l'Amministrazione. Posso non essere stato il migliore dei candidati, come riferisce sui giornali Pellegrino, ma certamente, nonostante lui, tale pensiero non è stato condiviso dalla gente: della valutazione non già politica ma arrabbiata e virulenta dell'ex delegato alla frazione di Loconia ci preoccupiamo veramente poco. La parola che riassume la vicenda è solo una: incoerenza; legittimata politicamente dalla locale segreteria, forte di diciotto "iscritti, attivisti, ex candidati e simpatizzanti", a fronte dell'impegno preso con la Città. E di questo chiediamo ragioni all'IDV regionale. Ma attenzione: incoerenza del rappresentante consiliare, non di tutto il partito lì eletto, se è vero che dissenso è stato comunque espresso da taluni non temendo rappresaglie politiche".
E così conclude: "Non consentiremo a nessuno di fermare per sedicenti consapevolezze tecniche sconfessate dagli uffici comunali e non già dallo scrivente, di rallentare o di fermare, per ragioni fumose, il tormentato sviluppo di questa città.. Azzerare ogni progetto solo per dimostrare radicali quanto inutili cambiamenti significa far arretrare questa collettività di altri dieci anni: non giova alla gente anche se può forse giovare a qualche progettista locale. Correggere, allineare gli atti e proseguire a testa bassa e determinata è quanto chiede la cittadinanza, alla quale nulla interessa delle faide personali né delle ipocrisie della politica. Abbiamo un compito da svolgere e, senza Cosimo Pellegrino e senza inutili tatticismi, lo svolgeremo meglio: la spallata non butterà giù l'Amministrazione ma quel che resta della credibilità dell'IDV, se non interverranno fatti nuovi. Ci piacerebbe solo sapere: nell'interesse di chi succede tutto questo? Sono alle porte le elezioni regionali del prossimo maggio: si vuol fare l'election day anche a Canosa, con coalizioni locali di cui non siamo a conoscenza?".
Ufficio Stampa
Francesca Lombardi