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Amministrazioni ed Enti

B&B, approvato ddl in Regione. Cosa cambia

Netta distinzione tra strutture a conduzione familiare e quelle imprenditoriali. Sanzioni per il mancato rispetto della legge: incassano i Comuni per l’80%

La quarta commissione consiliare della Regione Puglia ha approvato il ddl sui Bed and breakfast. Il testo normativo è il risultato di un lungo percorso di confronti in commissione consiliare tra le diverse forze politiche e sociali che doterà la Regione Puglia di una normativa per disciplinare l'attività in costante sviluppo.

La distinzione tra strutture a conduzione familiare e quelle a conduzione imprenditoriale è tra gli elementi salienti del testo di legge. La prima potrà essere svolta dal titolare dell'unità immobiliare per un numero di massimo di 3 stanze e 9 posti letto. L'attività diventa imprenditoriale con necessaria iscrizione della stessa al registro delle imprese per la gestione di non più 6 camere e 18 posti letto. Altro elemento innovativo è l'aspetto sanzionatorio per il mancato rispetto della legge, le cui entrate per l'80% finiranno nelle casse dei Comuni. Agli enti locali dunque è affidato un importante ruolo di vigilanza e controllo affinchè la normativa sia rispettata.

Il testo ora è atteso in aula consiliare per l'approvazione definitiva prima della pausa estiva. L'assessore al turismo, Silvia Godelli, ha espresso grandissima soddisfazione: «Dopo oltre un anno dalla presentazione in giunta, finalmente la commissione è riuscita a licenziare il testo, con il voto favorevole della maggioranza e con l'astensione dei gruppi di opposizione. Si è trattato di un complesso lavoro di sintesi che ha dovuto tenere conto di esigenze diverse e persino contraddittorie, ma è comunque prevalsa la volontà di normare questo settore che è in forte sviluppo, con l'obiettivo di qualificarlo e di offrire ai turisti che giungono in Puglia tutte le necessarie garanzie di organizzazione e di qualità».

Il gruppo dell'Udc, ha presentato un emendamento che esclude dall'applicazione delle nuove norme le attività di B&B già autorizzate e che non possono essere obbligate da una legge retroattiva ad adeguare le proprie strutture alla nuova legislazione. Adesso toccherà al Consiglio regionale esprimersi anche sull'irretroattività della legge.
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