Le interviste di Bartolo Carbone

Coletti sogna la grande squadra dopo la promozione in B col Pescara Calcio!

Canosaweb intervista Tommaso Roberto Coletti, a cura di Bartolo Carbone

Un'altra stagione da protagonista per il calciatore Tommaso Roberto Coletti, risultato tra i migliori nel Pescara Calcio promosso in serie B: figlio d'arte(papà Sabino), è nato a Canosa di Puglia (BT) il 09/05/1984, gioca da centrocampista centrale con licenza di play-maker.

"Una vita da mediano a recuperar palloni, nato senza i piedi buoni, lavorare sui polmoni, una vita da mediano, con dei compiti precisi, a coprire certe zone…". Una "vita calcistica" da mediano per cantarla alla Ligabue, Tommy Coletti predilige anche la fase offensiva ma non pecca in copertura. E' ben strutturato fisicamente, 180 cm d'altezza per 74 Kg di peso, merito di ore e ore trascorse sui campi e in palestra, vanta un'ottima capacità d'interdizione, frutto dell'asfissiante pressing che suole mettere in pratica. Buona visione di gioco e bello a vedere, gioca sia di sciabola sia di fioretto. Ha militato in serie D nel Lavello nel 2004-05; in C1 nell'A.C. Martina dal 2005 al 2007; dal 2007 al febbraio 2009 in Prima Divisione nell'U.S.Foggia prima di passare nel Pescara Calcio dando un notevole contributo alla fantastica vittoria che nello scorso 13 giugno ha sancito la promozione in serie B. Nell'ultimo campionato ha totalizzato 2.334 minuti di gioco e 2 reti, un curriculum di tutto rispetto per l'atleta canosino nel pieno della maturità calcistica e umana.

Durante le meritate vacanze estive, al termine della brillante e faticosa stagione agonistica, in pieno relax ha risposto per Canosaweb alle domande on line:
- Per presentarti a chi non ti conosce, le due domande ricorrenti di questi giorni : sei single? Sei su Facebook?
Sono fidanzato e innamorato di una donna pescarese. Non sono su facebook.
- Titolo di studio e voglia di studiare…Un saluto all'insegnante preferito:
Mi sono diplomato alla Ragioneria di Canosa di Puglia(BT) e iscritto all'ISEF di Foggia, ma non ho molta voglia di studiare in questo periodo molto particolare. I miei saluti vanno al prof. di educazione fisica Riccardo Piccolo, sempre vicino ai giovani studenti.
- Quanto i tuoi genitori hanno influito sulle tue scelte nell'attività sportiva? C'è stato lo zampino di papà?
I miei genitori non hanno assolutamente influito nelle scelte, mi hanno sempre lasciato la libertà di decidere, naturalmente quando ho scelto il calcio mio padre è stato contentissimo.
- Chi ti ha scoperto?
Ad avviarmi al calcio è stato Franco Merafina, ma a scoprirmi è stato Riccardo Di Bari, attuale direttore sportivo dell'Andria.
- Prima squadra, primo allenatore, prime trasferte:
Prima squadra il Lavello in serie D, primo allenatore Ranko Lazic, prime trasferte a Scafati, Angri, Somma Vesuviana...
- Cosa si prova a giocare "lontano" dalla propria città ?
Un po' di nostalgia ma nel contempo cerco di fare il possibile per crescere, per dare un senso ai sacrifici fatti in primis dai miei e poi da me.
- Hai giocato in diverse squadre, ottenuto diverse soddisfazioni, quanto e' importante avere in squadra giocatori di talento? Si possono ottenere ottimi risultati anche con queste individualità, o contano altri fattori?
Sicuramente il talento è un componente importante ma credo che senza un buon gruppo non si va da nessuna parte, i singoli anche se forti ma senza testa vengono purtroppo emarginati, salvo alcuni casi.
- Tra i giocatori che hai affrontato in questa stagione, chi ti ha colpito di più?
Il giocatore che mi ha colpito di più è stato Berrettoni Emanuele del Verona.
- Che differenze ci sono tra le tifoserie delle squadre dove hai giocato? Conosci gli Ultrà Canosa 2003?
Mah, non ci sono grosse differenze, tanto calore e passione per questo sport sia a Martina che a Foggia e Pescara. Essendo lontano da anni da Canosa conosco poche persone della tifoseria della nostra città.
- Fatte le dovute proporzioni, a quale calciatore vorresti rassomigliare?
Naturalmente a De Rossi, il centrocampista più completo al mondo secondo il mio punto di vista.
- Qualcosa che tu metti in campo e gli altri non hanno:
Il cuore è la mia arma in più, riesce a farmi arrivare dove gli altri si fermano.
- Il tuo punto debole ?
Il mio punto debole è la velocità, anche se nel mio ruolo non è indispensabile.
- Se ti dovessi dare un voto sul tiro di destro e di sinistro :
Destro 8 , sinistro 6.
- Francesco de Gregori scrisse una canzone sul coraggio di un giocatore a tirare un calcio di rigore... Ti assumi le responsabilità nel calciare un rigore che altri "declinano"?
Certo che me le assumo, mi presento sempre e se c'è qualcun'altro se ne parla e si decide insieme, ma se decido di tirare nessuno me lo impedisce.
- Qual'è l'emozione più grande fino ad adesso da professionista?
Il 13 giugno scorso, quando ho vinto questo campionato. Vincere in quel modo è stato stupendo! Indescrivibile!!!
- Descrivi il tuo gol più bello o più significativo:
L'anno scorso, un goal pesantissimo l'ho messo a segno in Pescara – Pistoiese, penultima partita di campionato, in cui ci siamo salvati all'ultima giornata grazie anche al goal mio. Ho tirato un missile da 33 metri. Impressionante! Non credo che farò mai un'altro goal così.
- Dove puoi arrivare?
Secondo me al massimo, non mollo! Ho il cuore che batte e tutte le qualità per arrivare. Mi servirebbe un po' di fortuna...anche se sembra che tutto mi sia avverso in questi anni.
- Quale consiglio daresti ai ragazzi che giocano nei campionati giovanili a Canosa e dintorni?
Il consiglio che posso dare è quello di non mollare mai, ma soprattutto di stare lontano dai guai. Con i sacrifici infiniti si ottengono le vittorie più belle e sofferte, ma sempre lontano dai guai.
- E' vero che il calcio è uno sport solo a pagamento a Canosa?
Mah, questo non lo so. Fino a 13 anni fa non era così. Adesso non saprei dire, ma non credo.
- Le associazioni sportive locali devono puntare maggiormente sui giovani canosini?
Anche questo dipende da vari fattori, se nei giovani del nostro paese si riscontra lealtà e voglia di fare allora si, altrimenti non si può chiedere alle persone che gestiscono di fare salti mortali al posto dei nostri giovani.
- Un calciatore rimane atleta anche nel periodo estivo o, per qualche settimana, può concedersi un po' più di relax anche nell'alimentazione o nei divertimenti notturni?
Sono sempre stato un atleta. Sono un caso a parte, nel senso che mai mi sono concesso alcol o droghe ma delle serate si...In estate è giusto che si stacchi per un po' la spina.
- Facendo prevenzione, informando i giovani dei pericoli sull'abuso di alcol e quant'altro di stupefacente prima di mettersi alla guida, dopo aver trascorso delle ore in birreria, in discoteca, può dare un consiglio.
Non bevete tanto, divertitevi con moderazione e non correte al volante. Alcol, droghe e velocità uccidono! E, soprattutto ricordatevi che la vita è unica e basta un attimo per perderla!
- Vasco o Liga? Sud Sound System o Negramaro?Sei Ore Dopo o My Personal Mood?
Liga, Negramaro e Sei ore dopo.
- "L'Allenatore nel pallone" di Lino Banfi è il film più visto in ritiro? L'attrice più cliccata?
Si l'allenatore nel pallone non manca mai nei ritiri di tutta l'Italia calcistica. L'attrice più cliccata non saprei ...A me piace Julia Roberts su tutte.
- Quante possibilità ci sono di vedere Tommaso Roberto Coletti con la maglia del Pescara anche nella prossima stagione? Ormai credo pochissime. Anche quest'anno ho dato tutto...sono stato pluripremiato da tutta la città abruzzese, ma la proprietà mi ha letteralmente regalato al Foggia. Staremo a vedere per il mio futuro.

Grazie Tommy Coletti e in bocca al lupo per la tua carriera! Grazie mille e crepi! Grazie a te e a Canosaweb per questo spazio che mi avete dedicato. Un abbraccio a voi tutti!

Intervista a cura di Bartolo Carbone
Tommaso ColettiNella Foto: Franco Merafina,Tommaso Coletti  e il padre
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