Issogne:Partigiano e soldato nazista
Issogne:Partigiano e soldato nazista
Il Pensare tra bellezza e verità

Un partigiano può abbeverare un nazista tedesco? Ingiustizia o amore?

Al tramonto della nostra vita saremo giudicati sull'amore

Nella mia parrocchia, ad Issogne in Valle D'Aosta, c'è un ciclo di affreschi che ricalca il giudizio universale. Nel riquadro che richiama la citazione Io ho avuto sete e mi avete dato da bere si vede un partigiano che offre una brocca d'acqua ad un soldato nazista. La cosa scandalosa è che i nostri paesi di montagna, in Valle d'Aosta, sono luoghi dove si contano una infinità di martiri partigiani. Non c'è famiglia che, in qualche modo, non sia coinvolta da quell'inutile ed insensata strage. La stessa bandiera valdostana, per metà di color rosso, richiama il sacrificio della vita dei partigiani che hanno offerto, a tutti, con il loro sacrificio, il dono della libertà. A ricordare i loro supplizi ci sono gli innumerevoli monumenti dedicati caduti delle guerre mondiali e dei corpi armati militari, a cui si presta tanta cura, venerazione e rispetto. Come è possibile dunque rappresentare un nazifascista con l'aureola che richiama la figura di Cristo stesso? Eppure il Vangelo afferma questa verità! In quel contesto, il Cristo assetato era il nemico ed a lui andava portata l'acqua. Mi chiedo: qualcuno potrà mai avere il coraggio, paragonabile a quello di don Eraldo, mio veneratissimo predecessore, un giorno, di far affrescare nella propria parrocchia un dipinto che rappresenta l'accoglienza dello straniero, contestualizzato nel nostro oggi? Penso che "non" sia giusto accogliere, ma non saremo giudicati sulla giustizia, ma sull'amore. Non era giusto che un partigiano desse da bere a un nazista, ma un partigiano che amava era in grado di riconoscerne il volto di Cristo. Non giustizia dunque ma amore. Se ci fermiamo alla copertina del Vangelo potremo essere persone giuste, ma chi non ama non vive. Chi non ama non si salva. "Al tramonto della nostra vita saremo giudicati sull'amore" (San Giovanni della Croce). Meglio essere giusti o amare? Ci può essere vera giustizia senza amore? Il Vangelo capovolge le apparenze. Forse è meglio non fermarsi all'apparenza, riscoprendo l'immagine di Dio proprio in coloro che vengono a disturbarci ed a rubarci la pace, la tranquillità o, come dice qualcuno, il pane e il lavoro. Che bello sarebbe sentirsi dire in quel giorno "Venite benedetti del Padre mio, perché ero straniero e mi avete accolto".
Salvatore Sciannamea
© 2005-2024 CanosaWeb è un portale gestito da 3CPower srl Partita iva 07161380725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
CanosaWeb funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.