
Il Pensare tra bellezza e verità
Le comunità di Andretta e Canosa unite per la Pace nel mondo
Dall'Alta Irpinia in pellegrinaggio giubilare
domenica 5 ottobre 2025
22.56
Una rappresentanza della comunità di Andretta, paese dell'Alta Irpinia, guidata dal parroco don Salvatore Sciannamea, fidei donum della Diocesi di Andria, ha visitato la sua città natale. Un pullman di pellegrini ha raggiunto Canosa di Puglia nella mattinata odierna sotto la pioggia battente. Il pellegrinaggio è stato pensato per vivere momenti di fede e spiritualità presso la Cattedrale San Sabino, Chiesa giubilare nell'Anno Santo della speranza:. L'occasione per conoscere il santo patrono di Canosa di Puglia e al contempo scoprire "l'incantevole bellezza della nostra Concattedrale". La celebrazione della Santa Messa, presieduta da don Salvatore Sciannamea è stata tra i momenti salienti della giornata pregando per la Pace nel mondo e contro ogni forma di guerra attraverso il dialogo, l'amore e la tolleranza, 'combattendo' l'odio e pensando sempre meno "al proprio io e maggiormente al noi". Al termine della Santa Messa, c'è stato tempo di svago e narrazione sulla storia e le tradizioni di Canosa di Puglia. Significativa attenzione al gruppo è stata offerta dal parroco don Felice Bacco e dal vicario don Antonio Turturro per l'accoglienza e l'accompagnamento nella visita dei luoghi sacri. Incantevole per gli andrettesi è stato il Mausoleo di Boemondo con la narrazione della storia della Cattedrale di San Sabino, nella sua composizione architettonica, stratigrafica e storica.
Con incanto e meraviglia, gli andrettesi hanno visitato il Museo Archeologico Nazionale scoprendo un "comune senso di appartenenza per tradizioni etrusche e greche tra Puglia e Campania", come anche la ricchezza proveniente dalle tombe canosine e la produzione 'principesca' dei vasi esposti nelle sale: dell'Ariete, dei Crateri, degli Archeologi, di Niobe, del Naskos, dei Cavalli e della Ceramica. Nel corso della mattinata gli andrettesi hanno incontrato l'assessore alla cultura Cristina Saccinto, per gli onori di casa e il saluto di benvenuti, evidenziando ai pellegrini l'importanza storica della città, in concomitanza con l'evento "Archeo e Grano Arso- Storia e Sapori di Canosa" in svolgimento a Canosa per celebrare il binomio "gusto e cultura". La visita è continuata presso la villa comunale, ammirando il lapidario di cui è ornata la villa nei suoi stili e periodi.
Dopo un frugale pranzo, presso la Sala Sabiniana, la comitiva ha continuato il suo pellegrinaggio presso la Basilica del Santo Sepolcro di Barletta per le reliquie della Santa Croce, la Cattedrale Santa Maria Maggiore e il Castello Svevo esternamente. "La bellezza di questa giornata ha segnato i volti e i cuori dei pellegrini, desiderosi di tornare per il solo fatto di aver solo potuto assaggiare qualcosa della nostra splendida storia e dell'incanto archeologico che è apoteosi stupefacente per l'Italia Meridionale tutta. Vogliamo augurarci che entrando per un attimo nello sguardo altrui, anche noi canosini possiamo innamorarci dal di dentro, sempre più, di ciò che ci circonda e più ancora di ciò che siamo." Ha riferito don Salvatore Sciannamea a margine del pellegrinaggio che con gratitudine ha ringraziato l'amministrazione comunale, rappresentata dall'assessore Cristina Saccinto, la comunità ecclesiale di Canosa per tramite di don Felice Bacco e la redazione di Canosaweb per la bellissima accoglienza donata alla rappresentanza della comunità andrettese.
Riproduzione@riservata
Con incanto e meraviglia, gli andrettesi hanno visitato il Museo Archeologico Nazionale scoprendo un "comune senso di appartenenza per tradizioni etrusche e greche tra Puglia e Campania", come anche la ricchezza proveniente dalle tombe canosine e la produzione 'principesca' dei vasi esposti nelle sale: dell'Ariete, dei Crateri, degli Archeologi, di Niobe, del Naskos, dei Cavalli e della Ceramica. Nel corso della mattinata gli andrettesi hanno incontrato l'assessore alla cultura Cristina Saccinto, per gli onori di casa e il saluto di benvenuti, evidenziando ai pellegrini l'importanza storica della città, in concomitanza con l'evento "Archeo e Grano Arso- Storia e Sapori di Canosa" in svolgimento a Canosa per celebrare il binomio "gusto e cultura". La visita è continuata presso la villa comunale, ammirando il lapidario di cui è ornata la villa nei suoi stili e periodi.
Dopo un frugale pranzo, presso la Sala Sabiniana, la comitiva ha continuato il suo pellegrinaggio presso la Basilica del Santo Sepolcro di Barletta per le reliquie della Santa Croce, la Cattedrale Santa Maria Maggiore e il Castello Svevo esternamente. "La bellezza di questa giornata ha segnato i volti e i cuori dei pellegrini, desiderosi di tornare per il solo fatto di aver solo potuto assaggiare qualcosa della nostra splendida storia e dell'incanto archeologico che è apoteosi stupefacente per l'Italia Meridionale tutta. Vogliamo augurarci che entrando per un attimo nello sguardo altrui, anche noi canosini possiamo innamorarci dal di dentro, sempre più, di ciò che ci circonda e più ancora di ciò che siamo." Ha riferito don Salvatore Sciannamea a margine del pellegrinaggio che con gratitudine ha ringraziato l'amministrazione comunale, rappresentata dall'assessore Cristina Saccinto, la comunità ecclesiale di Canosa per tramite di don Felice Bacco e la redazione di Canosaweb per la bellissima accoglienza donata alla rappresentanza della comunità andrettese.
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