
Stilus Magistri
Canosa: C’era una volta Zaganella
La maschera tipica dalla cultura popolare del Carnevale
martedì 4 marzo 2025
17.03
Dalla cultura popolare del Carnevale rievochiamo la maschera tipica di Canosa di Puglia: "Zaganella", dettagliatamente descritta nel Libro "Sulle vie dei ciottoli del dialetto canosino" del Giuseppe Di Nunno, pubblicato nel 2015. In Garzanti Linguistica "zaganella" significa beffa, scherno, derisione da una voce umbro-romanesca . In questa connotazione il lemma si associa alla maschera del Carnevale canosino. Zaganélle (sost. f. pettegolezzo), l'etimologia riconduce alla "zagana", nastro per orlare l'abito. In senso figurato il termine indica pettegolezzo, dicerie. Le note storiche riportano che a Canosa si attribuisce a persona che porta in giro dicerie e si impiccia in ogni ambiente sociale, come "Tetìlle u zaganellìste", personaggio evocato dal geometra Antonio Serlenga nell'anno 2000, nell'ambito delle attività culturali della Pro Loco. Lo stesso valente concittadino ha realizzato in cotto e a marionetta il volto della maschera di "Zaganella", con i nostri vivi apprezzamenti. Complimenti!
Ma di zaganelle se ne dicono tante in paese e in tanti ambienti.
Zaganèlle de Canàuse
Josce Savenìlle e Savenélle
fànne tande zaganélle!
Redénne e tagghjénne
che la léngue senz'affénne,
ma crèje jà Quaréseme
faciòme n'esème de cusciénse!
E salutiamo Carnevèle e la megghjère , poverìdde assettète a la buffétte.
E salutiamo Carnevèle appòse o canèle, quando un tempo il fantoccio antropologico era seduto su su una sedia sull'uscio di casa, quasi a darci il benvenuto di accoglienza.
Ricordi e valori di un tempo, naufragati nel consumismo e nella globalizzazione del Carnevale. Buone zaganelle a tutti!
Maestro Peppino Di Nunno
Ma di zaganelle se ne dicono tante in paese e in tanti ambienti.
Zaganèlle de Canàuse
Josce Savenìlle e Savenélle
fànne tande zaganélle!
Redénne e tagghjénne
che la léngue senz'affénne,
ma crèje jà Quaréseme
faciòme n'esème de cusciénse!
E salutiamo Carnevèle e la megghjère , poverìdde assettète a la buffétte.
E salutiamo Carnevèle appòse o canèle, quando un tempo il fantoccio antropologico era seduto su su una sedia sull'uscio di casa, quasi a darci il benvenuto di accoglienza.
Ricordi e valori di un tempo, naufragati nel consumismo e nella globalizzazione del Carnevale. Buone zaganelle a tutti!
Maestro Peppino Di Nunno