Ambulanza
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Vita di città

Sanità: Rifletta sig. Governatore Emiliano e riflettete voi tutti

Lettera firmata da Giuseppe Carbone

Chi scrive questa lettera è un comune cittadino, e voglio raccontarvi l'esperienza negativa vissuta qualche giorno fa. Avevo una nonna allettata da tempo, veniva trattata come una principessa, ed era assistita meglio che in un presidio ospedaliero. Purtroppo da un mese a questa parte ha iniziato ad avere uno scompenso glicemico che l'aveva portata prima ad coma diabetico, rientrato nel giro di qualche giorno con le cure adeguate e poi maledettamente alto negli ultimi giorni di vita.Il giorno che sfortunatamente il signore l'ha chiamata a se è successo l'imponderabile. Appena al mio rientro ho avvertito un silenzio anomalo, mi avvicinavo al letto dove lei giaceva e la trovavo in condizione presumibilmente di arresto cardiocircolatorio, naturalmente la cosa più immediata da fare è stata chiamare il 118 per cercare di rianimarla prontamente, ed è qui che le cose diventavano critiche; il tempo di risposta è stato spropositato "più di 5 minuti", l'operatore al telefono naturalmente cercava di comprendere la situazione e dopo averla illustrata mi informava dell'arrivo immediato di un'ambulanza, passano circa 10 minuti il telefono squilla e sull'altra linea è lo stesso 118 che mi comunicava l'indisponibilità di un'ambulanza qui a Canosa di Puglia(BT) e che erano costretti a mandarla da Andria, in quel momento mi sentivo gelare il sangue e lo stesso operatore con un tono alquanto dispiaciuto cercava di capire se la situazione era degenerata in modo tragico. In quel momento mia nonna non rispondeva a nessuno stimolo e l'operatore cercava di guidarmi per effettuare un massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo dei soccorsi. Sfortunatamente tutto risulterà poi vano come invano sono andati i tentativi per ricontattare lo stesso 118 per comunicare il decesso e quindi annullare ed occupare "ingiustamente" l'ambulanza. La cosa grottesca è che l'ambulanza è arrivata dopo 40 minuti ed ha girato a vuoto per almeno 10 in cerca dell'indirizzo, una volta giunto, il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Se al posto di mia nonna "che comunque presumibilmente non ce l'avrebbe fatta lo stesso" si fosse trovata una persona con un infarto in atto o un'emorragia, mi chiedo che cosa ne sarebbe stata di quella persona. Questa riflessione deve essere fatta da tutte le persone che a tavolino hanno deciso se una persona deve vivere o meno sostituendosi a Dio, se per risparmiare "ammesso che sia vero" valga la pena sacrificare le vite di innocenti per le incompetenze altrui. Rifletta sig. Governatore e riflettete voi tutti!
Giuseppe Carbone "Movimento Politico Condividiamo"
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