
Speciale
Nel ricordo di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego
Il post di Nunzio Di Giulio dedicato ai poliziotti uccisi a Trieste
Italia - sabato 5 ottobre 2019
23.17
Tantissimi i messaggi di cordoglio per la morte dei due agenti della Polizia, Pierluigi Rotta(34 anni) originario di Pozzuoli e Matteo Demenego(31 anni) di Velletri, uccisi ieri pomeriggio in Questura a Trieste. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, il seguente messaggio:«Ho appreso con profonda tristezza la notizia della barbara uccisione dell'agente scelto Matteo De Menego e dell'agente Pierluigi Rotta, feriti mortalmente presso la Questura di Trieste mentre erano impegnati in una operazione di servizio.In questa dolorosa circostanza, desidero esprimere a lei ed alla Polizia di Stato la mia solidale vicinanza, rinnovando i sentimenti di considerazione e riconoscenza per il quotidiano impegno degli operatori della Polizia al servizio dei cittadini.La prego di far pervenire ai familiari degli agenti le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore». Il presidente del Senato Elisabetta Casellati : «Esprimo il mio più sentito cordoglio alla Polizia di Stato per i due agenti rimasti uccisi a Trieste e tutto il mio sdegno per quanto avvenuto. Ai familiari dei due ragazzi che hanno perso la vita, mentre con coraggio e abnegazione svolgevano il loro dovere di tutori della sicurezza e della legalità, giunga tutta la mia vicinanza. Chi colpisce un uomo delle Forze dell'ordine, colpisce lo Stato. Oggi l'Italia intera piange due dei suoi figli migliori».
Dalle massime cariche dello Stato alla gente comune, ai colleghi dei poliziotti in servizio e in quiescenza come l'ispettore capo Nunzio Di Giulio che ha dedicato sui social un post significativo e toccante ai due giovani agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, e a tutti i tutori delle Forze dell'Ordine:
«Che cos'è un Poliziotto...
Un Poliziotto, come tutti gli uomini, è un impasto di santo e di peccatore. Tra tutti è il più necessario e il meno desiderato.
E' una creatura senza nome; che chiamiamo SIGNORE, quando c'è davanti e BASTARDO appena volta le spalle.
Il Poliziotto deve essere diplomatico, capace di distinguere tra le persone e dare a ciascuna l'impressione di essere il vincitore ma, se si presenta cortese…è un adulatore!
Se non lo è... diventa maleducato! Se è elegante… è vanitoso! Se è trasandato…è zotico!
Il Poliziotto deve prendere in un secondo decisioni che a un avvocato richiederebbero un mese.
Ma se si affretta…è negligente! Se va con i piedi di piombo… è pigro!
Il Poliziotto deve essere il primo ad arrivare sul posto di un incidente e deve saper emettere sentenze infallibili.
Deve esser capace di far ripartire il respiro che si è fermato e deve saper arrestare un'emorragia.
Deve saper cucire una ferita, o aspettarsi di essere citato in giudizio.
Il Poliziotto deve conoscere ogni arma. Deve saper sparare in corsa, e colpire dove non fa male.
Deve esser in grado di neutralizzare due uomini grossi due volte lui e con la metà dei suoi anni, senza danneggiare l'uniforme ed essere brutale.
Se siete voi a colpirlo per primo…, è un vigliacco! Se è lui a colpirvi… è considerato un violento!
Da un capello deve riuscire a descrivere il delitto e l'arma con cui è stato compiuto.
Deve acciuffare il criminale, o sapere, dove si nasconde. Ma se lo prende…, è fortuna! Se non riesce…, è un incapace!
Se il Poliziotto è promosso…, ha degli appoggi politici! Se non riesce…, è uno che non vale due soldi!
Il Poliziotto deve essere un sacerdote, un assistente sociale, un diplomatico, un simpatico ragazzo, un gentleman…, e deve essere un "GENIO" per riuscire a mantenere la famiglia con lo "STIPENDIO"del Poliziotto».
Dalle massime cariche dello Stato alla gente comune, ai colleghi dei poliziotti in servizio e in quiescenza come l'ispettore capo Nunzio Di Giulio che ha dedicato sui social un post significativo e toccante ai due giovani agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, e a tutti i tutori delle Forze dell'Ordine:
«Che cos'è un Poliziotto...
Un Poliziotto, come tutti gli uomini, è un impasto di santo e di peccatore. Tra tutti è il più necessario e il meno desiderato.
E' una creatura senza nome; che chiamiamo SIGNORE, quando c'è davanti e BASTARDO appena volta le spalle.
Il Poliziotto deve essere diplomatico, capace di distinguere tra le persone e dare a ciascuna l'impressione di essere il vincitore ma, se si presenta cortese…è un adulatore!
Se non lo è... diventa maleducato! Se è elegante… è vanitoso! Se è trasandato…è zotico!
Il Poliziotto deve prendere in un secondo decisioni che a un avvocato richiederebbero un mese.
Ma se si affretta…è negligente! Se va con i piedi di piombo… è pigro!
Il Poliziotto deve essere il primo ad arrivare sul posto di un incidente e deve saper emettere sentenze infallibili.
Deve esser capace di far ripartire il respiro che si è fermato e deve saper arrestare un'emorragia.
Deve saper cucire una ferita, o aspettarsi di essere citato in giudizio.
Il Poliziotto deve conoscere ogni arma. Deve saper sparare in corsa, e colpire dove non fa male.
Deve esser in grado di neutralizzare due uomini grossi due volte lui e con la metà dei suoi anni, senza danneggiare l'uniforme ed essere brutale.
Se siete voi a colpirlo per primo…, è un vigliacco! Se è lui a colpirvi… è considerato un violento!
Da un capello deve riuscire a descrivere il delitto e l'arma con cui è stato compiuto.
Deve acciuffare il criminale, o sapere, dove si nasconde. Ma se lo prende…, è fortuna! Se non riesce…, è un incapace!
Se il Poliziotto è promosso…, ha degli appoggi politici! Se non riesce…, è uno che non vale due soldi!
Il Poliziotto deve essere un sacerdote, un assistente sociale, un diplomatico, un simpatico ragazzo, un gentleman…, e deve essere un "GENIO" per riuscire a mantenere la famiglia con lo "STIPENDIO"del Poliziotto».