Alberi monumentali
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Territorio

La Puglia si conferma terra di patriarchi verdi

Sono 216 gli alberi monumentali nell’elenco Masaf

Con l'ottavo aggiornamento dell'Elenco ufficiale degli Alberi Monumentali d'Italia, il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha riconosciuto altri 95 patriarchi verdi, portando a 4.749 il numero totale degli esemplari tutelati nel nostro Paese. Tra questi, la Puglia si conferma terra di straordinario valore ambientale e culturale, con ben 216 alberi monumentali distribuiti in 72 Comuni. "Questi alberi non sono semplici presenze botaniche, ma monumenti viventi che raccontano storie di comunità, tradizioni, resilienza e bellezza. Rappresentano l'identità profonda della nostra terra – dichiara la senatrice pugliese Maria Nocco, esponente di Fratelli d'Italia – Custodirli e valorizzarli significa non solo tutelare l'ambiente, ma rafforzare il legame tra cittadini e territorio, in un'ottica di sostenibilità e consapevolezza". Tra i Comuni pugliesi più rappresentati figurano Monte Sant'Angelo, con 25 alberi monumentali, seguito da Brindisi (16), Martina Franca (15), Accadia (11) e Altamura (8). Sono ben 35 le specie arboree censite nella regione, dalla roverella, che domina con 67 esemplari, al leccio, cerro, sughera, pino d'Aleppo e tasso, veri simboli del paesaggio mediterraneo.

"La varietà delle specie e la diffusione capillare su tutto il territorio – aggiunge la senatrice FDI – ci restituiscono un'immagine della Puglia come giardino diffuso, un patrimonio verde da promuovere anche attraverso percorsi educativi, turistici e culturali. Non possiamo permettere che questi giganti muti vengano dimenticati: vanno raccontati, visitati, studiati, amati". Con 96 esemplari, è la provincia di Foggia a vantare il primato regionale, seguita da Bari (45), Brindisi (25), Lecce (22), Taranto (22) e Barletta-Andria-Trani (6). "Ringrazio il Ministro Lollobrigida e il Masaf per l'importante lavoro di tutela e aggiornamento dell'elenco. Come rappresentanti delle Istituzioni – conclude la Senatrice Maria Nocco (FDI) – abbiamo il dovere di trasformare questo censimento in azioni concrete di valorizzazione, a partire dai Comuni, che possono diventare protagonisti della promozione del proprio patrimonio arboreo, anche attraverso la scuola, l'associazionismo e le attività turistiche".
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