
Storia
In memoria delle vittime del sisma in Irpinia
Nella ricorrenza del 45°anniversario, il ricordo di Don Carmine Catalano
Canosa - sabato 22 novembre 2025
15.31
La storia narra che il 23 novembre 1980 alle ore 19,34 un terremoto di magnitudo 6.9 (10° della Scala Mercalli) devastò l'Irpinia, la Basilicata, una parte della Puglia, facendo registrare la morte di 3.000 persone, e quasi 300.000 sfollati. Quest'anno ricorre il 45°anniversario del terremoto dell'Irpinia che ha anche colpito la Città di Canosa di Puglia, in particolare la zona del centro storico. "Mentre ricordiamo con l'affetto della preghiera coloro che morirono, - evoca Don Carmine Catalano, parroco delle Parrocchie del Centro Storico di Canosa di Puglia - constatiamo che quel tragico evento costituì l'inizio dell'abbandono della zona, che ne porta ancora oggi le ferite. Questo anniversario sia per tutta la comunità un monito nell'assumere la consapevolezza che per un pieno recupero e per una giusta valorizzazione del centro storico. E' necessario- conclude Don Carmine Catalano- il coinvolgimento di tutti coloro che vi abitano e delle istituzioni." Il sisma del 1980 ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'Irpinia, della Basilicata e della Puglia. L'Italia, è un Paese ad elevata pericolosità sismica: il 40% della popolazione vive in zone dove il rischio è significativo in Irpinia, ricorda la Protezione Civile, che nel '900 ha subito altri due terremoti il 21 agosto 1962 e il 23 luglio 1930: 4.300 morti in un secolo di eventi.
Riproduzione@riservata
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